REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Centro diurno per anziani, interventi per la realizzazione, potenziamento e riqualificazione

Inviato il 16/03/2021 | Di Intergeneration | @intergeneration

Descrizione

Spinto dal senso di solidarietà e inclusione, il team “InterGeneration” si pone l'obiettivo di monitorare l’andamento del Centro diurno per anziani, di verificare il suo impatto sul territorio e sullo stile di vita degli anziani, fascia sociale molto debole e spesso dimenticata.

Nel settembre 2011, L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha stabilito nuovi obiettivi di politica sanitaria europea (Salute 2020). Per raggiungere tali obiettivi, sono necessarie politiche efficaci per l’invecchiamento sano e un centro diurno per anziani di tale natura può dare sicuramente un notevole contributo in questa direzione. Il Team sta cercando di verificare se sono necessari ulteriori interventi per rendere ancora più inclusivo il Centro, perché la Salute è un diritto di tutti (l’invecchiamento sano è, inoltre, uno dei 21 obiettivi della HEALTH21 - la “Salute per tutti nel 21° secolo”). ll Centro nasce allo scopo di creare numerosi momenti di aggregazione, rappresenta un luogo d’intrattenimento e di servizi e si propone di assicurare effettive possibilità di vita autonoma e sociale, favorendo il rapporto di comunicazione interpersonale e le attività ricreative e culturali. Gli interventi hanno riguardato sia la parte esterna che quella interna della struttura e sono costati circa 65 mila euro, 15mila a carico del comune ed i restanti 50 mila a carico della regione. La struttura è composta da tre vani più servizi, è dotata anche di uno spazio all’aperto e di un campetto di bocce.
Il Centro è riservato a chi abbia compiuto i 60 anni di età, ai pensionati che abbiano compiuto i 55 anni di età, alle persone con invalidità superiore al 70% che abbiano compiuto i 50 anni di età.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto è stato concluso il 15/12/2015. Fa parte del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), programmazione 2007-2013 e appartiene all'area dell'Inclusione.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Il progetto è stato sicuramene positivo per quanto riguarda il suo impatto sul territorio e lo dimostra il numero degli iscritti (234). Le persone intervistate hanno tutti affermato la sua importanza dal punto di vista sociale per una parte della società che risulta spesso dimenticata. Un altro dato che dimostra un impatto positivo del centro è il numero di anziani che negli ultimi anni, ad Acri, è aumentato, soprattutto quello degli anziani soli che vivono nel Centro momenti di condivisione. Prima della pandemia, infatti, il Centro ha reso possibile diversi momenti di aggregazione: rappresentazioni teatrali, laboratori, riflessioni di gruppo ecc.

Punti di debolezza

Purtroppo, come in ogni progetto, i punti di debolezza non vengono a mancare. Sarebbero stati necessari più fondi economici per la dotazione di altri servizi, come spazi per laboratori o mense, utili a favorire un completo stato di benessere agli anziani. Altro aspetto da sottolineare è sicuramente una mancata “pubblicità” del centro stesso, che avrebbe incrementato in modo assolutamente positivo il valore dello stesso, e la sua utilità che ricopre sul nostro territorio. Dalle indagini fatte, infatti, quasi più del 50% delle persone intervistate non conosceva il Centro. Un altro punto di debolezza è il numero delle donne che, abituate a stare fra le mura di casa, all'inizio hanno fatto fatica a partecipare a questi momenti di aggregazione. Con gli anni, però, il loro numero è aumentato

Punti di forza

I fondi utilizzati per la ristrutturazione di questo edificio preesistente ha permesso sicuramente miglioramenti a livello territoriale, come la crescita economica del Paese e del settore socio-assistenziale. Sicuramente ha determinato un miglioramento della qualità della vita e di tutto il settore dei servizi sociali. Lo studio di questo centro, inoltre, ci ha consentito di avvicinarci a un mondo spesso messo da parte, facendoci conoscere le abitudini, lo stile di vita e i modi di pensare di un'altra generazione, che ha già vissuto la nostra età. L'inclusione e la solidarietà nei confronti degli anziani sono generalmente sottovalutati, ma soprattutto in questo periodo pandemico, in cui la loro fascia d'età è maggiormente a rischio, per loro dovremmo avere un occhio in più di riguardo. Il centro risulta essere unico come luogo di aggregazione per anziani, ci sono moltissimi iscritti, si trova al centro del paese e non presenta barriere architettoniche. Sicuramente questi aspetti sono senz'altro positivi.

Rischi

Non sono stati individuati rischi specifici, ma uno potrebbe essere la gestione del centro che viene rivendicata da diverse associazioni.

Soluzioni e Idee

Per incentivare la sua validità, a nostro parere, sarebbe opportuna una maggiore pubblicità del centro, incrementata dal volontariato che permette lo svolgimento di laboratori e attività ricreative. Sicuramente sarebbero necessari altri interventi per rendere la struttura ancora più accogliente, favorevole e funzionale dal punto di vista dei servizi (presenza di un servizio navetta, ulteriori spazi per lo svolgimento di attività creative).

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

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Connessioni

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone

Sono stati intervistati: la Dott.ssa Natalia Altomari, psicologa, psicoterapeuta, dottoressa in neuroscienze e responsabile del progetto "CON-"TE-MPO"-raneaMENTE", realizzato presso il centro; il Dott. Gennaro Fabbricatore, sociologo presso i Servizi Sociali del Comune di Acri; l' ing. Carlo Chimento, responsabile della costruzione del centro.

Domande principali

Alla dott.ssa Natalia Altomari abbiamo chiesto in che modo fosse venuta a contatto con il Centro e quale contributo una struttura di tale natura possa dare all'integrazione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale degli anziani. Al dott. Gennaro Fabbricatore abbiamo chiesto notizie sulla storia del Centro e sulla sua importanza dal punto di vista sociale e assistenziale. Infine, abbiamo intervistato l’ingegnere Carlo Chimento al quale abbiamo chiesto quali sono stati gli aspetti positivi e quali quelli negativi nella progettazione e nell’esecuzione del progetto e cosa ritiene che dovesse essere fatto e che si debba fare ancora.

Risposte principali

La dottoressa Altomari ci ha riferito di essere stata a contatto con il Centro grazie a un suo progetto ("CON-"TE-MPO"-raneaMENTE") che ha visto coinvolti gli anziani in prima persona. “L’invecchiamento sano”-ci ha riferito la dottoressa- è molto importante in risposta al rapido invecchiamento demografico in atto in generale in Europa, e più nello specifico, nel nostro territorio e un centro di tale natura, in questo senso, da’ un notevole contributo”.
Ha aggiunto, infatti, che la presenza del Centro agevola la comunicazione e la relazione tra i cittadini a cui è rivolto, favorendo il clima gruppale e alleggerendo il senso di solitudine dei cittadini anziani coinvolti in un paese come il nostro, Acri, che ha un numero elevato di anziani. Nella realizzazione del progetto (laboratori creativi, giochi, laboratori di danza/movimento, ecc ) è riuscita a coinvolgere tutto il gruppo e a svolgere con entusiasmo le attività.

Il dott. Gennaro Fabbricatore ci ha raccontato un po' la storia del Centro e ci ha messo in evidenza come l’analisi diacronica della composizione per età della popolazione acrese evidenzi un fenomeno di senilizzazione e un costante allargamento della quota di popolazione di età più matura negli ultimi 30 anni. Ci ha dato, inoltre, informazioni sull’età richiesta per iscriversi al Centro:
-tutte le persone che abbiano compiuto 60 anni;
-tutti i pensionati che abbiano compiuto 55 anni.
Ci ha, inoltre, invitato, a prendere visione del regolamento del Centro per poter visionare le informazioni complete e ci ha descritto il ruolo e le funzioni dei Servizi Sociali sul nostro territorio.
Ha aggiunto che la presenza di questo centro riveste un’importanza fondamentale perché favorisce momenti di incontro per una categoria di persone che spesso rimane da sola e che ha bisogno di sentirsi ancora attiva. Riconosce che il Centro si colloca geograficamente in un buona posizione e che anche dal punto di vista strutturale favorisce lo spostamento all'interno e all’esterno.


L’ingegnere Carlo Chimento ci ha spiegato come ha ricevuto dal Comune di Acri l’incarico di tecnico esperto per la progettazione del Centro. Ci ha presentato le varie fasi di progettazione, mostrandoci le varie piante tecniche e rivelandoci che, prima dei lavori, l'edificio era un volume tecnico della Telecom e che, grazie a a questo intervento e a un ulteriore impegno economico del Comune, si è provveduto alla sua ristrutturazione.
Ha messo in evidenza la sua importanza dal punto di vista sociale e inclusivo per un territorio come il nostro, che ha visto crescere il numero degli anziani negli ultimi anni. Ha aggiunto, inoltre, che tutto quello che era in programma è stato realizzato (amplificazioni degli spazi interni ed esterni, abolizione barriere architettoniche, ecc.).
Come punto di debolezza ha messo in evidenza che, vista la portata dell’intervento, sarebbe stata necessaria una dotazione finanziaria maggiore per la realizzazione di altri arredi e la copertura di uno spazio esterno utilizzato dagli anziani come campo da bocce.