REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MANTENIMENTO E TUTELA DELLA BIODIVERSITA' BIOLOGICA, INTERVENTI DI RIMBOSCHIMENTO E MIGLIORAMENTO DELL'ASSETTO IDROGEOLOGICO NEI COMPLESSI BOSCATI MONTE INICI, ALCAMO MARINA-BALESTRATE E FASTUCHERA

Inviato il 17/03/2021 | Di Gli imboscati | @Imboscatiteam

Descrizione

Il progetto di cui stiamo realizzando il monitoraggio civico riguarda i lavori di mantenimento e tutela della biodiversità, gli interventi di rimboschimento, di rinaturalizzazione, miglioramento dell’assetto idrogeologico, la difesa per la salvaguardia della struttura e della salute del patrimonio forestale e potenziamento delle aree attrezzate esistenti nei complessi boscati di Monte Inici, Alcamo Marina, Balestrate e Fastuchera.
Come scritto nella delibera CIPE n. 26 del 10/08/2016, i decisori pubblici hanno avviato "un’intensa interlocuzione con le amministrazioni regionali e le città metropolitane del Mezzogiorno per cogliere le opportunità di sviluppo infrastrutturale, anche di natura ambientale, ed economico di tali territori", destinando alla Regione Siciliana 2.320,40 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.
L’Unione Europea, mediante tale Fondo, ha erogato un finanziamento di € 955.000 con inizio lavori il 30/09/2016. La Regione Siciliana è stata l’Ente Programmatore, il Servizio per il Territorio di Trapani l’Ente attuatore, il beneficiario del finanziamento il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale
Dai dati riscontrati su OpenCoesione lo stato di avanzamento del progetto risulta ancora in corso e l'erogazione delle somme ferma al 65% del finanziamento totale. Ma nel corso del nostro monitoraggio, grazie all'intervista al dirigente dell’Azienda Demanio e Foreste di Trapani dott. Giuseppe Giarrizzo, abbiamo appreso che in realtà i lavori risultano conclusi e i finanziamenti erogati per il 98% del totale. Il 2% rimanente è stato accantonato per il pagamento degli incentivi di progettazione di cui alla legge 163/2006 art. 92.
Monte Inici è la più vasta area boschiva della provincia di Trapani ed è attualmente oggetto dell’interesse di varie associazioni ambientaliste, sia comunali che regionali, che chiedono interventi urgenti e mirati per la salvaguardia e la valorizzazione del sito.
“L’Aquila”, come è definita la montagna per la sua forma, ha circa 153 km di sentieri e il suo bosco è nato il 23 marzo 1927 per volontà di Mussolini. Gli incendi, susseguitisi nei vari anni, hanno distrutto parte dell’habitat naturale della montagna e minacciato anche lo sviluppo turistico del luogo.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto risulta concluso e i finanziamenti erogati per il 98% del totale. Il 2% rimanente è stato accantonato per il pagamento degli incentivi di progettazione di cui alla legge 163/2006 art. 92.

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Nonostante il nostro impegno nella ricerca dei dati e nell'individuazione dei risultati ottenuti, le indagini esperite non ci hanno consentito di identificare i reali interventi attesi, a fronte dei finanziamenti erogati.
Sentite le associazioni costantemente impegnate sul territorio per la sua salvaguardia, il progetto realizzato sembrerebbe non aver inciso in maniera significativa sul ripristino delle condizioni ottimali della vita del bosco.

Punti di debolezza

L'area oggetto di intervento era molto vasta e nel periodo di realizzazione del progetto gli incendi hanno devastato parte del bosco, inoltre le informazioni ottenute non ci hanno consentito di focalizzare al meglio i reali interventi effettuati a fronte dei finanziamenti erogati. L'impressione che abbiamo avuto è stata quella che il progetto realizzato non abbia inciso in maniera significativa e tangibile sul ripristino delle condizioni ottimali della vita del bosco, prima della devastazione del fuoco.

Punti di forza

Il progetto si occupa della salvaguardia dell'ambiente e in particolare del ripristino di flora e fauna in luoghi appartenenti al nostro territorio, luoghi che possiamo vivere per trascorrere intere giornate a pieno contatto con la natura.
Abbiamo scoperto di avere a due passi da casa un tesoro di cui non conoscevamo l'esistenza, come l'ape nera, la coturnice e la manna e ci siamo immersi nelle tradizioni dei nostri avi che sulla montagna trovavano tutte le risorse per vivere e commerciare, come ghiaccio, legna e carbone. Tutto ciò rappresenta un'attrattiva turistica importante utile per superare il concetto di un turismo esclusivamente stagionale.

Rischi

Gli effetti del progetto svolto potrebbero rivelarsi non duraturi nel tempo se non verranno supportati da ulteriori interventi della stessa natura e non verranno adottate soluzioni suggerite non dal burocrate di turno ma da qualche “imboscato” che il bosco lo vive, lo conosce e lo ama.

Soluzioni e Idee

I rifugi, ben cinque sul Monte Inici, dovrebbero essere resi agibili e accoglienti per eventuali incontri a scopo didattico, culturale e turistico. In questo contesto potrebbero essere recuperate e valorizzate le storie dei montanari e dei lavoratori dei secoli scorsi delle nostre zone, “storie” che sono parte integrante della nostra storia.
Il recupero dei rifugi darebbe anche la possibilità di attuare giornate di vita vissuta nel bosco, per conoscere e amare le bellezze faunistiche e naturalistiche del territorio, caratterizzato da una forte componente sulfurea che conferisce unicità alle specie vegetali presenti.
Le grotte presenti sul Monte Inici devono essere rese fruibili in sicurezza dal pubblico, anche da quello profano, che avrebbe la possibilità di immergersi in un'atmosfera di altri tempi e unica nel suo genere.
Sarebbe auspicabile un incremento del numero delle guardie forestali, attualmente piuttosto esiguo, per pulire nei giusti tempi il viale parafuoco, di vitale importanza per la protezione del bosco da eventuali incendi, e manutenere il bosco prevenendo la pericolosa caduta di alberi ed evitare il dissesto idrogeologico del territorio.
Risulterebbe utile creare un itinerario turistico-naturalistico, da offrire al pubblico per 365 giorni all'anno, da affiancare al turismo balneare; gli studenti e i giovani potrebbero diventare parte attiva nel far conoscere e valorizzare tale percorso.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

- Sig. Ferdinando Senia, rappresentante delle associazioni CAI, GEI (Gruppo Escursionisti Monte Inici) e Amici della Terra
- Dott. Giuseppe Giarrizzo, dirigente dell'azienda Demanio e Foreste di Trapani
- Prof.ssa Mariangela Galante, referente e portavoce del Coordinamento SalviAmo i boschi-Sicilia

Domande principali

Domande poste al Sig. Senia:
1) I problemi che si registrano dopo una stagione di incendi sono molteplici e alcuni di questi riguardano anche specie animali e/o vegetali. Ci risulta che avete chiesto un incontro al sindaco e all’assessore regionale perché avete evidenziato uno stato di abbandono di monte Inici che richiede interventi urgenti e mirati. Ci potrebbe spiegare quali sono?
2) Cosa è stato fatto per cercare di evitare il rischio incendi e quali sono i problemi più difficili da risolvere quando gli incendi si verificano?

Domande poste al Dott. Giarrizzo:
1) Dai dati pubblicati sul sito di OpenCoesione, l'erogazione delle somme è stata pari al 65% del finanziamento totale ed è avvenuta in unico anno, il 2017. Qual è l'effettivo stato di avanzamento del progetto e come è stata suddivisa, in maniera analitica, la somma erogata? In quali voci è stata suddivisa?
2) Chi è stato il beneficiario e come ha provveduto alla realizzazione dell’intervento progettuale?

Domande poste alla prof.ssa Galante:
1) Da 7 anni il 21 novembre si celebra la “Giornata dell’albero” nel bosco della Vaccheria. Gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Castellammare del Golfo, guidati dagli insegnanti e dai volontari del coordinamento “Salviamo Monte Inici”, partecipano alle attività ludico-formative sul tema ambiente e vengono coinvolti nella piantumazione e adozione di circa un centinaio di alberi. Con l’istituzione di questa Giornata siete riusciti a sensibilizzare ragazzi e adulti?
2) Su quali misure di mantenimento e tutela dell’ambiente noi delle giovani generazioni dovremmo fare più leva?


Risposte principali

Risposte del Sig. Senia:
1) Il verificarsi degli incendi ha arrecato numerosi problemi non solo alla flora ma anche alla fauna: il coniglio non riesce più a vivere in quei luoghi così come la martora, l’istrice, l’ermellino e l’aquila del Bonelli che, solita arrivare sul monte in primavera, a causa della distruzione di parte del bosco non trova più ratti e serpenti per nutrirsi. L’ incendio distrugge l’habitat naturale e anche l’aspetto paesaggistico viene stravolto. La montagna è abbandonata e il bosco tende a deteriorarsi. Ѐ necessario il ripristino del bosco e del sottobosco e bisogna sistemare le strade di accesso. La montagna ha cinque rifugi e uno potrebbe essere utilizzato non solo come base logistica dell’associazione ma anche per accogliere studenti e/o turisti e svolgere con loro attività riguardanti la vita del bosco.
2) Per gli incendi è stato fatto molto poco. Il viale parafuoco che delimita la montagna dal territorio privato è lungo circa 45 km e spesso non è pulito in tempi utili (entro la metà di maggio, tutti i viali parafuoco, soprattutto lato sud, da dove soffia lo scirocco, devono essere puliti) e si arriva all’estate con una ripulitura non completa. A mio parere le vecchie leggi erano migliori di quelle nuove che purtroppo non hanno apportato miglioramenti.
Per migliorare la situazione bisognerebbe ripristinare vecchi sistemi di prevenzione degli incendi: mezzi più efficienti, diversa gestione dei canadair, personale qualificato.

Risposte del dott. Giarrizzo:
1) Il progetto è stato finanziato con decreto n. 1289 del 30.09.2016, anno in cui tuttavia non è stata effettuata alcuna spesa; nel 2017 sono stati spesi € 809.328,57, nel 2018 € 116.507,48 e nel 2019 € 9.419,57, per un totale di € 935.255,62, pari al 98% dell'importo finanziato.
Il 2% rimanente si riferisce ad accantonamenti da utilizzare per il pagamento degli incentivi di progettazione di cui alla legge 163/2006 art. 92
2) Il beneficiario del finanziamento è stato il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale e il Servizio 16 – Servizio per il Territorio di Trapani – ha attuato gli interventi progettuali
I lavori sono stati eseguiti dal Servizio per il territorio di Trapani in amministrazione diretta, approvvigionandosi di beni e servizi ed utilizzando la manodopera a garanzia occupazionale di cui alla legge regionale n. 16/2006.

Risposte della prof.ssa Galante:
1) Io spero che chi ha piantato un albero se ne prenda cura, che non gli venga in mente di dargli fuoco e che denunci gli atti dolosi. Piantare un albero significa piantare anche una coscienza diversa.
Oltre agli alberelli che crescono io vedo crescere una nuova sensibilità ma soltanto con un cambiamento radicale da parte della cittadinanza potremo avere un cambiamento strategico a livello politico. Piantiamola con gli incendi, piantiamo alberi!
2) Per prima cosa dovete prendere coscienza del problema degli incendi, conoscere la normativa di riferimento, esigere che le leggi vengano messe in atto, controllare la pulizia a bordo strada nel nostro territorio e denunciare ciò che non va. Uno dei problemi più gravi è che purtroppo noi non siamo abituati a concepire il nostro bosco come un patrimonio comune.