REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
POLARISUP

Inviato il 17/03/2021 | Di newaybenini | @newaybenini

Descrizione

Il progetto POLARISUP si occupa del reinserimento sociale di ex detenuti minori e giovani adulti nella comunità. L'obiettivo è l'incremento dell'occupabilità e della partecipazione nel mercato del lavoro di questi soggetti, per raggiungerlo occorre informare le persone e far capire a tutti che ognuno può intraprendere una nuova strada. E' importante monitorare questo progetto per dare una seconda possibilità alle persone sottoposte a provvedimenti giudiziari e per aiutare ad abbattere i pregiudizi che la società crea nei loro confronti. POLARISUP è finanziato dai fondi strutturali relativi alla programmazione 2014-20. Il progetto, ormai finito, era attivo nel territorio di Melegnano nel biennio 2018-19. Il programmatore è Regione Lombardia, Fuoriluoghi Onlus è attuatore e beneficiario.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto monitorato è terminato il 31/01/2019 ma il portale di OpenCoesione non risulta aggiornato, peccando così di trasparenza amministrativa. Però, sulla base delle informazioni raccolte durante l'intervista, abbiamo scoperto che i beneficiari non hanno responsabilità riguardo l'aggiornamento del portale.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Il risultato maggiore di questo progetto è che il 95% dei ragazzi ha concluso il percorso di messa alla prova in maniera positiva.

Punti di debolezza

Durante la realizzazione di questo progetto purtroppo ci sono alcuni ragazzi che, ad un certo punto, rinunciano a concludere il percorso a causa di problemi psichici o perché affetti da dipendenze. Per quelli che invece continuano, una difficoltà riscontrata sta nell'inserimento dei ragazzi in alcune attività di volontariato o di associazioni, le quali negano il permesso poiché preferiscono che i volontari siano "normo dotati" (non "delinquenti") e che "non abbiano problemi" dato che devono aiutare altre persone in difficoltà. Perciò il ragazzo viene visto come 'esterno' dalla società civile, come se fosse solo un beneficiario e non anche una risorsa. A causa di questa situazione non si riesce a creare un vero progetto di reinserimento.

Punti di forza

Tra i punti di forza del progetto monitorato la determinazione e l'amore con i quali agiscono gli educatori e i beneficiari ci hanno colpito molto.
Inoltre ci sono piaciute le attività socialmente utili praticate dal ragazzo per reinserirsi nella società, le quali lui stesso sceglie secondo le sue passioni e le sue capacità.

Rischi

Il problema principale è “Regione Lombardia” che non effettua una programmazione a medio termine riguardo le politiche di Welfare. I progetti regionali hanno durate di finanziamento che non consentono la completa presa in carico dei ragazzi intercettati, che invece hanno percorsi più lunghi rispetto alla durata dei progetti. L'ente responsabile deve utilizzare le proprie risorse per per il pagamento del personale e dei materiali necessari per i periodi di attesa fra un finanziamento e l'altro. Per loro è difficile poiché non hanno grandi riserve per finanziare quei progetti. La paura è quindi che i fondi finiscano e che non si riescano a reperire. Infine, un ultimo rischio è che, negli ultimi anni, l'illegalità e quindi i ragazzi in messa alla prova stanno aumentando.

Soluzioni e Idee

La Regione Lombardia quindi dovrebbe dare una tempistica diversa, più lunga, a questi progetti per avere continuità tra un progetto e un altro. Inoltre la Regione Lombardia si dovrebbe impegnare ad essere più attiva affinché le azioni siano più integrate.
Riguardo l'illegalità e l'aumento di giovani in messa alla prova, c’è bisogno di azione, attenzione e maggiore prevenzione.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Matteo Avalli: beneficiario Fuoriluoghi
Alessandra Naldi: giornalista
Dott.ssa Francesca Oggioni: Eurodirect, Regione Lombardia
Beatrice Piras: educatrice
ragazzo: studente universitario

Domande principali

1. Quanto è effettivamente efficace questo progetto? (Matteo Avalli: beneficiario Fuoriluoghi; ragazzo: studente universitario)
2. Quali sono i meccanismi con cui un ragazzo viene inserito nel progetto? Che percorso deve compiere? (Beatrice Piras: educatrice, Alessandra Naldi: giornalista)

Risposte principali

1. Il progetto è ben strutturato, efficace, pensato bene e risulta un'esperienza sia pratica che formativa.
I percorsi riusciti sono il 70%, quelli lavorativi sono i meglio riusciti, infatti circa il 90% dei ragazzi riesce ad ottenere un'assunzione.
2. La prima cosa è la segnalazione da parte dei servizi sociali, con i dati e le caratteristiche del ragazzo, e anche il giorno dell’udienza per la concessione della messa alla prova (fino all’udienza il ragazzo è agli arresti domiciliari o in custodia cautelare). Se viene concessa la messa alla prova, parte il progetto, con il contatto operatorio e l’inizio delle attività.