REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Finanziamento piani comunali di raccolta differenziata - Castellammare Di Stabia

Inviato il 10/02/2022 | Di Cattleya | @cattleya_4ap

Descrizione

Sversamenti abusivi, il lungomare spesso sporco, il fiume Sarno che sfocia con il suo carico di rifiuti e veleni, le infiltrazioni camorristiche: il tema dei rifiuti a Castellammare di Stabia (Na), soprattutto nel primo decennio del 2000, è stato caratterizzato da mancanze progettuali, lentezze, soldi mal spesi o utilizzati per scopi clientelari. Ma negli ultimi anni le Amministrazioni locali hanno sicuramente avviato un cambio di rotta, abbandonando la soluzione discariche e puntando ad una buona raccolta differenziata, sfruttando anche i vari finanziamenti regionali ed europei.
Il progetto monitorato riguarda un finanziamento FESR (Fondi Strutturali relativi alla programmazione 2007-2013) di quasi un milione di euro, a cavallo tra il 2015 ed il 2016, per il miglioramento della raccolta differenziata con beneficiario il Comune di Castellammare di Stabia. Era quello un periodo molto critico per la città stabiese: il sistema di raccolta "porta a porta" avviato nel 2014 aveva dato i suoi frutti, con una differenziata che arrivò quasi al 60%, il doppio rispetto all'anno precedente. Ma il fallimento proprio in quell'anno della società comunale Multiservizi che si occupava del servizio, fece sprofondare Castellammare in una grossa crisi. Automezzi sequestrati, raccolta ferma, esternalizzazione frettolosa del servizio ad una società anch'essa alle prese con problemi economici, fece abbassare nuovamente la differenziata di otto punti percentuali. A fine 2015 si sprofondò al 50% di differenziata. E' qui che entra in gioco il "Finanziamento Piani Comunali di Raccolta Differenziata" dei fondi di coesione (949.154 euro) che abbiamo monitorato. Abbiamo cercato di capire se le risorse economiche investite abbiano inciso sul miglioramento del servizio di raccolta differenziata e abbiamo anche cercato di analizzare gli aspetti positivi ma anche eventuali errori e criticità.
Il monitoraggio è avvenuto innanzitutto attraverso i dati ufficiali del catasto rifiuti dal sito ISPRA e dai database regionali, ma in generale abbiamo allargato poi il monitoraggio all'attuale gestione del servizio rifiuti in generale (pulizie strade, pratiche di riduzione, etc) ascoltando gli attori principali che governano o vivono il territorio. In particolare i cittadini, l'Amministrazione e alcune locali associazioni ambientaliste che si occupano di rifiuti. Il tutto per capire gli errori del passato e proporre idee per il futuro.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Ricostruire la storia di questo progetto e l’andamento del finanziamento non è stato facile e ci sono ancora ombre e punti non risolti. Proviamo a ricostruire il tutto e ci scusiamo per la lunghezza ma purtroppo è importante capire i vari passaggi.
Il progetto fu approvato nel POR FESR 2007-2013 per incrementare la raccolta differenziata a Castellammare di Stabia all'indomani del fallimento della locale società in house Multiservizi.
Il finanziamento europeo avrebbe consentito l’acquisto di macchinari e attrezzature per la raccolta dei rifiuti urbani, e avrebbe dovuto favorire l’avvio di una migliore gestione dei rifiuti in città, visto che la differenziata era in caduta libera dopo il periodo d'oro del 2013-2014, proprio a causa del fallimento della locale società pubblica Multiservizi.
La Regione Campania, Ente programmatore, approvò il progetto “Finanziamento Piani comunali di raccolta differenziata - Castellammare di Stabia” CUP E89G09000040002, nell’Asse 1 del Programma “Gestione integrata del ciclo dei rifiuti”.
Dal sito di Open Coesione, il progetto ha un inizio effettivo datato dicembre 2014 ed un’ottimistica data di conclusione del dicembre 2015 ed ha ad oggi uno stato di avanzamento fermo ancora al 93%: pagati 889154€ sui 949.154 previsti: mancano cioè 60.000 euro di pagamenti.
Capire come sono stati utilizzati questi fondi non è stato facile, causa mancanza di informazioni dettagliate in rete, nessuna informazione sul sito del Comune e anche difficoltà da parte dei tecnici del Comune di Castellammare a darci una risposta su progetti cosi datati.
Però come team non ci siamo arresi e navigando in rete ed incrociando i vari dati raccolti, abbiamo un po’ ricostruito la storia di questo finanziamento. Innanzitutto il punto di partenza è la Gazzetta Ufficiale n.91 del 05/08/2015 in cui è pubblicizzata l’avvio della procedura della gara di questo progetto (CUP CUP E89G09000040002 - CIG 6262329D5C). La gara ha come oggetto “Fornitura di automezzi e attrezzature per la raccolta differenziata”. La gara è prevista per il 10 settembre 2015 (aperture buste). Da poco tempo a Castellammare di Stabia era terminata definitivamente l’esperienza di gestione della società in house Multiservizi spa (sentenza del tribunale di Torre Annunziata n.13/0214 del 19/02/2014 ) che seppur tra mille difficoltà economiche aveva portato la città a quasi il 60% di raccolta differenziata, in pratica tra le prime nella provincia di Napoli. La liquidazione della Multiservizi è confermata anche dalla delibera di Consiglio Comunale del 03/03/2014 n.17, delibera molto dettagliata che ripercorre anche i bilanci della società.
L’amministrazione decide cosi proprio tra il 2014 ed il 2015 di esternalizzare il servizio rifiuti che passerà alla discussa Ego Eco srl di Cassino ad inizio 2015 (esperienza che durerà poco per problemi economici della società, mancati versamenti ai lavoratori e anche per vicende processuali per infiltrazioni camorristiche) e poi alla fine del 2015 alla Button srl di Sarno. E’ questo proprio il periodo dell’assegnazione del finanziamento da noi monitorato. Capire ufficialmente come sia stato speso il finanziamento (cioè quali attrezzature preciso siano state acquistate e da chi) e perché il finanziamento risulti fermo al 93% è stato praticamente impossibile.
Ma mettendo insieme notizie, dati ed articoli si può fare una ipotesi più che attendibile. Vedendo la data del primo ed unico pagamento (889.154 euro) datato 24/12/2015, è presumibile pensare che questo finanziamento sia servito in questo passaggio del servizio dalla Ego Eco srl alla Button di Sarno per l’acquisto della attrezzature. O per restituire somme all’uscente Ego eco. Comunque è un finanziamento legato a queste fasi di esternalizzazioni e per riassestare il servizio ed il parco automezzi dopo tutti questi cambi di società (Multiservizi, Ego Eco e poi Button). Consideriamo anche che sia la Multiservizi che la EgoECo fallirono ed è probabile, leggendo alcuni articoli di giornali dell'epoca, che gli stessi automezzi passarono ai creditori.
Ma perché tale finanziamento a distanza di anni risulta ancora fermo al 93%? Su questo punto pensiamo ci sia qualche problema tecnico-amministrativo forse non riportato sul sito di OpenCoesione. Infatti cercando in rete sul sito della regione Campania, troviamo due fonti che ci fanno capire che il finanziamento è completato e chiuso.
Dal sito infatti dei FESR Campania 2007-2013 risulta che il “totale importi pagati CHIUSURA dell'intervento” è di 889154€.
Inoltre da un Burc Campania del 2017, troviamo una nota di determina dirigenziale che recita:
"Determina dirigenziale: n. 1120 R.G. del 16/01/2017, n. 54 R.P. Ambiente del 29/12/2016 - Approvazione quadro economico a consuntivo afferente la procedura aperta per l'appalto della fornitura di automezzi ed attrezzature per la raccolta differenziata dei rifiuti, in attuazione del progetto finanziato coi fondi P.O.R. Campania F.E.S.R. 2007/2013 Obiettivo Operativo 1.1 D.G.R. n. 1169/2008 - intervento a sostegno dell'attuazione dei piani comunali per la raccolta differenziata - Conclusione del programma operativo e rimborso delle somme anticipate. CUP: E89G09000040002 CIG: 6262329D5C "
Si parla quindi di CONCLUSIONE del programma operativo.
Pensiamo quindi che il finanziamento sia chiuso e concluso ad una cifra di 889154€.

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Al di là però della ricostruzione effettuata precedentemente sullo stato di avanzamento e al di là dei dettagli formali, è chiaro che questo finanziamento di fine 2015 serviva per migliorare il servizio di raccolta differenziata attraverso acquisti di automezzi e attrezzature. La nostra analisi di dati sulla percentuale di raccolta differenziata, ci mostra che questo finanziamento è riuscito a bloccare certamente quel crollo immediato iniziato ad inizio 2015 (dal 58% al 50%) creando anche presumibilmente una base per un piccolo miglioramento che si avrà solo dal 2017 (quando poi è subentrata una nuova società, ovvero l’A2Technology di Segate), però non è riuscito a riportare Castellammare di Stabia ai fasti del 2014. Infatti anche i successivi anni non hanno smosso la città dal 53% di differenziata. Ora nel 2022 è previsto un nuovo bando per l’ennesimo cambio di società (indirizzo pubblicato sul sito del Comune), ma con lo scioglimento dell’attuale Consiglio Comunale avvenuto praticamente mentre scriviamo questo report, ed il conseguente commissariamento, non sappiamo se il bando verrà portato avanti.
Insomma una storia complicata, come è sempre stata complicata qualsiasi vicenda legata ai rifiuti da queste parti. D’altra parte ancora non si conoscono le motivazioni che hanno portato allo scioglimento per infiltrazioni camorristiche dell’Amministrazione di Castellammare di Stabia, ma pare che ci siano vicende legate anche ai rifiuti di qualche anno fa….
Alleghiamo a questo report, link, documenti ed articoli legati a questa ricostruzione.

Punti di debolezza

Il finanziamento, a giudicare dai dati sulla percentuale di differenziata, non è riuscita a riportare Castellammare di Stabia a quel 60% di differenziata registrato nel 2014. I motivi riscostruendo la storia sono vari. Sicuramente non basta comprare automezzi per migliorare la differenziata, soprattutto in una città che da poco stava sperimentando il "porta a porta" ed era reduce dal fallimento della collaudata società comunale Multiservizi. Hanno influito negativamente:
- ritardi nell'avvio;
- troppi cambi di gestione in breve tempo;
- mancanza di un Piano industriale di lungo respiro;
- non prevedeva probabilmente una spesa per educazione alla differenziata;
- mancanza della consegna dei kit di buste della differenziata a casa (aspetto di cui si sono lamentati quasi tutti i cittadini da noi interpellati);
- nessun vero impulso all'isola ecologica;
- mancanza di un servizio di premialità;
- ad ammissione della stessa Amministrazione, da noi intervistata, non era prevista nel contratto di gestione delle varie società, la pulizia dell'arenile (eppure sono stati finanziati automezzi...), uno dei posti più belli della Città ma purtroppo spesso pieno di rifiuti, come filmato da noi stessi e come denunciato da tanti cittadini anche nelle interviste e nel questionario on line.

Punti di forza

Sicuramente uno dei punti di forza è stato quello di riuscire a frenare la caduta libera della differenziata in quel periodo e cercare in contemporanea di contenere i costi. Infatti all'indomani della chiusura del finanziamento, i costi del servizio per abitante hanno avuto un calo significativo: da 221 euro ad abitante a 203 (dati ISPRA).

Rischi

L'amministrazione ai nostri microfoni ha dichiarato di voler cambiare decisamente rotta sul tema dei finanziamenti sulla raccolta differenziata. Ed infatti ha già indetto un nuovo bando nel 2022 per un cambio di società, con degli indirizzi politici precisi: educazione nelle scuole, potenziamento isola ecologica, centro di stoccaggio sfruttando finanziamenti PNRR, inclusione servizio arenile nella gara. Il rischio è però dettato dall'attuale Commissariamento e non sappiamo quindi se questo nuovo bando verrà mandato avanti nel 2022. Inoltre non è prevista l'introduzione di un meccanismo di premialità o tariffa puntuale.

Soluzioni e Idee

Abbiamo proposto all'Amministrazione di Castellammare di Stabia alcune idee, frutto anche del questionario svolto con i cittadini:
- introduzione di un sistema di premialità per premiare i cittadini più virtuosi.
- migliorare servizio di pulizia arenile.
- distribuzione dei kit di buste della differenziata in luoghi facilmente raggiungibili anche a piedi.
- impulso all'educazione nelle scuole.
- sostegno ad attività commerciali che puntino alla vendita di prodotti sfusi o alla spina, per la riduzione dei rifiuti.
- comunicare meglio alla cittadinanza il percorso virtuoso dei rifiuti differenziati (dove vengono smistati, etc).
- potenziare isola ecologica (orari, premialità, ingombranti, etc).
- ridurre giorni del conferimento indifferenziato (da due ad uno).

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Facebook
  • Instagram
  • Blog/Sito web del Team
  • Interviste ai media

Connessioni

  • Sindaco, Città di Castellammare di Stabia
  • Vicensindaco ed Assessore Ambiente, Città di Castellammare di Stabia
  • Assessore all'Istruzione, Città di Castellammare di Stabia
  • Utente finale, Legambiente Campania
  • Utenti finale, cittadini di Castellammare di Stabia

Contatti con i media

  • Giornali Locali
  • Blog o altre news outlet online

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Promesse concrete

Descrizione del caso

Facciamo una premessa: mentre scriviamo questo report, il Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche ed è iniziato il Commissariamento. Abbiamo fatto in tempo, per fortuna, ad esporre tutto il nostro monitoraggio all'Amministrazione, facendo osservare loro la ricostruzione storica di quel finanziamento (all'epoca ovviamente c'era un'altra Amministrazione), l'impatto avuto in quegli anni e le conseguenze successive. E assieme abbiamo convenuto che un grande miglioramento del servizio di raccolta differenziata non avvenne. Fu un intervento necessario, perchè dopo il fallimento della Multiservizi era necessario ripartire con nuovi mezzi e forniture, ma Castellammare non è mai più tornata al "periodo d'oro" del 2014 (differenziata al 60%). Però pensiamo che la parte positiva del nostro monitoraggio sia stata non solo la ricostruzione ma anche l'analisi dell'attuale situazione del servizio dei rifiuti in città. L'Amministrazione ha ascoltato le tante interviste ai cittadini, ha visionato i risultati del nostro questionario on line, ha seguito i nostri post social, ha ascoltato anche le idee venute dal nostro incontro con Legambiente Campania. Sono diverse le cose che l'Amministrazione ha annotato, in particolare segnaliamo queste:
1) l'Amministrazione si è resa conto del problema consegna kit delle buste della differenziata, che avevano probabilmente sottovalutato. E nel nuovo bando 2022 per il cambio gestione certamente avrebbero affrontato meglio questo aspetto.
2) Sul fronte pulizia lungomare erano concordi con noi, e questo aspetto verrà anch'esso indicato meglio negli indirizzi del nuovo bando 2022. Alla nuova società, da contratto, verrà dato anche il compito della pulizia arenile.
3) L'Amministrazione ha ricevuto i feedback sul problema isola ecologica, su cui c'è poca comunicazione.
L'aspetto del nostro monitoraggio che invece sembra non aver incontrato una piena accoglienza è l'idea di introdurre una premialità per i cittadini più virtuosi. Nel nostro sondaggio, il 73% degli intervistati è favorevole a questo sistema. L'Amministrazione ha risposto che nel nuovo bando non verrà introdotto un puntuale sistema di premialità (cioè per singolo cittadino virtuoso), ma il modo per far risparmiare i cittadini sarà la lotta all'evasione ed aumentare la differenziata.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

1) Utenti finali:
I cittadini (sia con questionario on line che con videointerviste sul campo)

2) Persona esperta sul tema rifiuti:
Dott.ssa Gloria del Giudice, referente scuola di Legambiente Campania (che tra l'altro è proprio di Castellammare di Stabia). Intervista trascritta ed allegata a questo report.

3) Amministrazione di Castellammare di Stabia:
Gaetano Cimmino (sindaco)
Antonio Cimmino (Vicesindaco e Assessore all'Ambiente)
Maria Romano (Assessore all'Istruzione)

4) Esperto di monitoraggio civico e politiche di coesione:
Francesco Di Costanzo (Europe Direct Napoli)

Domande principali

1) Ad una cittadina: "Quale consiglio darebbe all'Amministrazione per migliorare ed incentivare la differenziata?"
2) A Legambiente Campania: "Dott. ssa Gloria Del Giudice, Castellammare sta cambiando nuovamente la società di raccolta dei rifiuti nel 2022 è previsto un nuovo bando. Quali sono le soluzioni per aumentare la raccolta differenziata che lei vorrebbe indicare alla nuova società?"
3) All'Amministrazione: "Sindaco Gaetano Cimmino, dai nostri dati abbiamo visto che la raccolta differenziata, eccetto l'anno 2013-2014, poi ha avuto un calo e non riesce a decollare. Come mai secondo lei?"


Risposte principali

1) Cittadina: "Tramite voi vorrei lanciare un appello alle nostre istituzioni perché appunto cerchino di informare meglio la cittadinanza sull'effetto positivo della raccolta porta a porta e su quello che avviene al rifiuto dal momento in cui lo si raccoglie dalla porta di casa di un cittadino: lo si porta dove? In quale discarica? Come lo si differenzia? Tutta questa informazione manca. Si è fatto molto per abituare il cittadino al porta a porta però la mancanza di informazione rischia di perdere il bene che si è fatto".
2) Dott.ssa Del Giudice: "Sicuramente farei una campagna più forte di comunicazione cioè metterei un po’ a squadra Comune o Associazioni per cercare di fare in modo che la raccolta differenziata sia più puntuale.
Una soluzione efficace sarebbe ridurre i giorni di indifferenziato: io più aumento i giorni per la consegna dell’indifferenziato e più faccio una cattiva differenziazione dei rifiuti. Invece diminuendo il giorno della raccolta indifferenziata faccio conferimento differente sicuramente. Poi consiglierei una sinergia, possiamo farlo con voi, noi associazioni e l'amministrazione. Nel lontano 2014, siamo stati all'epoca tra i Comuni virtuosi per la raccolta della carta e cartone, abbiamo avuto questo primato quindi possiamo impegnarci da questo punto di vista. Quindi dobbiamo chiedere all’amministrazione di aumentare questa campagna di sensibilizzazione".
3) Sindaco Gaetano Cimmino: " Buongiorno a tutti e grazie per l'opportunità che stamattina date a noi come amministratori di esprimerci rispetto a un vostro progetto. Allora per quanto riguarda la questione della raccolta differenziata secondo me, da un'analisi che è stata fatta, non decolla perché ci sono alcuni quartieri nei quali praticamente non si è ancora capito bene come e quando si deve differenziare il rifiuto. In maniera particolare, i dati ci dicono che nel quartiere del centro antico e nel quartiere del Savorito non riusciamo a portare la percentuale della raccolta differenziata tale da superare il limite del 53%, quindi sicuramente con la gara che è stata predisposta dal dirigente del settore (nuovo bando 2022 ndr), interverremo in questi quartieri per sensibilizzare ancora di più le modalità con le quali verrà appunto svolta la raccolta differenziata. Quindi sicuramente uno dei problemi è quello che bisogna sensibilizzare questi quartieri e l'opinione pubblica, perché secondo me se si spiega bene e se si sensibilizzano bene queste due realtà, quindi centro storico e Savorito (periferia nord e centro storico), penso che riusciremo tranquillamente a superare la soglia del 53%."