REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
PASSEGGIARE OLTRE I CONFINI

Inviato il 21/02/2022 | Di B-C-A équipe | @https://twitter.com/BCA_Equipe?t=4pyCrAL0L31b3ZtL3HEdsw&s=09

Descrizione

Insubriparks è un progetto Interreg di cooperazione transfrontaliera tra Italia-Svizzera 2014-2020 rientrante nell' Asse 2 - Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, per la cooperazione transfrontaliera, con l'obiettivo generale di aumentare l’attrattività turistica delle aree dei parchi e dei territori di referenza, ampliare il bacino di utenza e aumentare la collaborazione con soggetti esterni al partenariato, con risultati economico sociali positivi e fruizione turistica ecosostenibile e slow.
L’idea sottesa al progetto è quella di “Parchi senza confini”, poiché il territorio interessato dal finanziamento condivide la stessa storia, natura e demografia, pur appartenendo a Stati diversi. L'attenzione, dunque, è posta sul territorio della regione storica dell'Insubria, aldilà dei confini nazionali, come dimostra lo stesso nome del progetto. L’Interreg, come ci ha spiegato il dott. Terza, è l’occasione per dialogare con le realtà dalle due parti dei confini e creare dei percorsi comuni di valorizzazione e di completamento della rete infrastrutturale dei singoli parchi.

Esso realizza, più in particolare, la cooperazione tra le provincie di Como, Varese e il comune di Chiasso nel Mendrisiotto: tre parchi regionali italiani (Parco Regionale Spina Verde, Parco Regionale Campo dei Fiori, Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate) e due svizzeri (Parco del Penz, Fondazione Parco delle Gole della Breggia) insieme al lavoro per divulgare la bellezza e la ricchezza della natura, custodendo gli investimenti nel futuro, potenziando la comunicazione e accrescendo la consapevolezza dei cittadini dei territori. Oltre ai parchi citati, gli altri partner del progetto sono Associazione Pro Val Mulini Onlus, Politecnico di Milano-Polo di Como, SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana), OTR Mendrisiotto Turismo.

Il progetto vuole rispondere ad alcune esigenze individuate sul territorio, quali l’integrazione delle offerte culturali tra i partner, l’identificazione turistica e univoca dei parchi insubrici e la simmetria nei modelli di gestione dei parchi tra i due stati.

Il progetto è stato presentato in data 20 ottobre 2017 sulla piattaforma dei bandi online di Regione Lombardia (SIAGE), la presentazione della proposta progettuale è stata approvata il 30/10/2018 ed il progetto è stato finanziato con Decreto del Dirigente Regione Lombardia, struttura Autorità di Gestione, del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera e Rapporti con la Confederazione Elvetica e i Cantoni n. 18691 del 12/12/2018 (D.G. Enti locali, montagna e piccoli comuni, Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 51 - lunedì 17/12/2018). Il progetto è, evidentemente, di fatto partito nel 2019. Visto questo intervallo di tempo si è resa necessaria la modifica di alcune idee di output, in particolare la revisione dell’idea di sviluppare un’applicazione che presentasse i percorsi dei sentieri del parco, perché realizzata già da altre app (es. Google maps).
Come indicatori (che siano concreti, raggiungibili e sostenibili nel tempo) del progetto, è stato individuato il numero di accordi che si riuscirà a sottoscrivere con soggetti esterni al partenariato, soggetti che gestiscono beni culturali simili, per avere uno scambio di pubblicità e favorire la promozione turistica-culturale.

I dati di Open Coesione, relativamente all’avanzamento dei finanziamenti, sono stati nei giorni scorsi aggiornati al 31/12/2021.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Sulla base dell’intervista al dott. Vittorio Terza, direttore del Parco Capofila del finanziamento, Spina Verde, si rileva che, per l’erogazione dei finanziamenti, la regione Lombardia è stata molto puntuale e tutti i progetti programmati sono stati avviati.
Il Parco Pineta, in base alla nostra visita sul campo e a quanto riferitoci dal dott. Terza e dal Presidente Parco Pineta, sig. Clerici, è il partner che ha il livello di avanzamento più completo (80%).
Il Parco Campo dei fiori, l’unico che non siamo riusciti a sentire personalmente, sulla base di quanto riportato sul proprio sito in data 14/02/2022 “sta portando a termine l'allestimento di tre spazi interni ubicati in strutture già presenti sul territorio che permettano di offrire percorsi espositivi educativi, ma anche ludico/ricreativi, e realizzare tre allestimenti che implementino i tracciati e i siti di rilevanza geo-ambientale all’interno del territorio del Parco Regionale Campo dei Fiori. I tre punti sono :
1) Casa del Sole - Colonia Elioterapica a Barasso
2) Biolab presso il Villaggio Cagnola della Rasa di Varese
3) Baita del Fondista a Cunardo”
Il Parco racconta una storia geologica, naturalistica, antropologica e artistica molto ricca e varia. Sono anche riportate alcune attività didattiche svolte nelle scuole.

Per Spina Verde:
Il WP4 del progetto (Realizzazione del sentiero di collegamento Porta Sud, in territorio di San Fermo della Battaglia, in direzione Montano Lucino attraverso il collegamento verso il fiume Seveso) è avviato da poco e in via di realizzazione;
Il WP5 comprende il recupero di alcune fortificazioni della Prima Guerra Mondiale collocati sul monte Sasso, che è già visitabile, da inserire nei circuiti culturali del Parco e la realizzazione dell’eco-museo presso l’ex municipio di Drezzo in Colverde è stato appena appaltato.
Premettendo un leggero ritardo da parte dei partner nell’avviare alcune iniziative (ritardo dovuto alla Pandemia), oggi siamo al 55% della spesa e i lavori sono tutti avviati. La seconda tranche dei pagamenti è stata approvata il 2/03/2022.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Punti di debolezza

Tra i punti di debolezza che riteniamo di evidenziare dopo l’indagine condotta ci sono:
- La scarsa e/o non sempre efficace comunicazione del progetto Insubriparks (in base al questionario raccolto all’interno del nostro istituto, il 91,5 % degli intervistati non conosce l’esistenza di questo progetto) e delle importanti attività dei parchi. Come ci è stato riferito dal dott. Terza è adesso e nei prossimi mesi che si sta lavorando maggiormente sull’attività di marketing per cercare di diffondere il nuovo brand. I partners Svizzeri, ci scrivono che “non svolgono attività particolari di marketing centrate sul tema dei parchi di livello regionale, ma attività che rientrano nella generale presentazione dei luoghi da visitare.”
- Difficoltà a visitare il parco da parte di disabili, dovuta alla morfologia del territorio.

Punti di forza

Il progetto presenta, secondo la nostra indagine, importanti punti di forza:
- l’attenzione particolare rivolta al target giovani e famiglie;
- il contributo fornito al miglioramento del paesaggio;
- la promozione di attività di turismo sportivo (che è quella più richiesta dal campione di cittadini da noi intervistato)
- la ricostituzione e salvaguardia della biodiversità nei parchi;
- lo sviluppo del turismo di prossimità, fortemente incrementatosi durante il Covid, e facilitato per la semplicità dei percorsi e per la ricchezza di attrattive culturali (Castello di Baradello, Linea Cadorna, Planetario, Museo Etnografico e, per quanto riguarda il parco delle Gole della Breggia il percorso del cemento);
- l’implementazione di attività di educazione ambientale. Questo è il punto di forza più importante, poiché, come affermato dalla dott.ssa Mascolo, l’accesso al Parco non prevede un biglietto da pagare in euro, ma un biglietto da pagare in RISPETTO dell’ambiente.
l'occasione per dialogare con i partner, creare percorsi comuni valorizzando e completando azioni già iniziate

Rischi

Il rischio futuro per il progetto monitorato riguarda il mantenimento delle infrastrutture e dei lavori già realizzati e la necessità di tenere alta l’attenzione sul Rispetto e l’Educazione ambientale

Soluzioni e Idee

Secondo noi è importante una maggiore collaborazione con la comunità scolastica (scuole secondarie di secondo grado) e una maggiore disseminazione delle attività già svolte.
E’ diffusa (secondo quanto emerge dal nostro questionario) l’idea e la percezione che i parchi siano pieni di rifiuti di vario tipo, poco curati, che necessitino di manutenzione. Si tratta di una considerazione generale che va corretta, attraverso la diffusione di una cultura di tutela in cui lo stesso cittadino si riconosca come custode del parco e della natura, in linea con uno degli schemi del progetto stesso “Uomo e Natura”.
Il nostro suggerimento è proprio quello di potenziare i controlli nell’area dei Parchi e di promuovere il più possibile un turismo consapevole.
Il progetto è in via di realizzazione e molte attività di marketing devono ancora essere implementate per affermare e far crescere il brand Insubriparks.
Inoltre sarebbe utile realizzare percorsi digitali, ricorrendo alla Realtà Aumentata, che permettano a chiunque di vivere il parco, al di là dei limiti fisici, propri e/o dell’ambiente da visitare.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Instagram
  • Eventi territoriali organizzati dai team

Connessioni

Contatti con i media

  • Giornali Locali

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Descrizione del caso

Pensiamo che il nostro monitoraggio abbia avuto un impatto positivo sul progetto "Insubriparks", soprattutto per quanto riguarda la parte di comunicazione, uno dei principali obbiettivi dei parchi coinvolti che, al momento del nostro monitoraggio, era ancora da rafforzare.
Ogni nostro step è stato condiviso sui social; questo ha portato alla scoperta di nuovi progetti realizzati con i fondi europei concessi ai parchi.
L'intervista al Parco Spina Verde è stata pubblicata su un giornale locale "La lezione si fa nel parco, Studenti nella Spina Verde"; secondo noi è stato un passo fondamentale per far conoscere a più persone possibili il programma monitorato.
Inoltre ad ogni report siamo stati guidati e seguiti dall'account ufficiale di Insubriparks, il quale ha visto, rispetto all'inizio del nostro monitoraggio, un aumento di followers, dovuto all'avanzamento del progetto e quindi ai maggiori contenuti da pubblicare.
Il sondaggio da noi condotto a livello di istituto ha permesso a molti di venire a conoscenza del progetto Insubriparks e ci ha permesso di evidenziare la percezione che in molti hanno dei parchi come zone non curate e trattate male dai cittadini stessi. A conferma di questo e per combattere i problemi di sporcizia e attività illegali, spesso associati all'ambiente parco, il consiglio regionale lombardo ha approvato un piano di intervento, nel quale rientra il Parco Pineta. Tale piano prevede l’installazione di telecamere, foto trappole e sniffer, presidio fisico del territorio, iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro (che si aggiungono a quelle già svolte da Insubriparks), al fine di contrastare e impedire attività illecite. Si tratta di un intervento importante poiché ogni parco è un elemento di ricchezza, di storia, di natura del territorio che va custodito gelosamente, al di là di ogni confine.
Infine concludiamo con l'invito all'Europe Direct Lombardia a Milano, dove parleremo del nostro progetto e esporremo il nostro percorso dall'inizio.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con altre tipologie di persone

Mario Clerici, presidente del Parco Pineta, partner del progetto
dott.ssa Antonella Bertolotti, Project Officer del progetto per Regione Lombardia
dott. Vittorio Terza, direttore del Parco spina Verde, capofila del Progetto
dott.ssa Nadia Fontana-Lupi, Mendrisiottoturismo con un’intervista fatta in forma scritta: invio di domande via mail e ricezione delle risposte nello stesso modo
studenti e docenti del nostro istituto, sito a Tradate e Venegono inferiore. La maggior parte della comunità scolastica dell’istituto abita proprio nelle province di Varese e Como e rientrano nei gruppi target del progetto.

Domande principali

Clerici: Come è nato il Parco Pineta? Come avete usato, principalmente, i fondi ricevuti con il progetto Insubriparks?
Bertolotti: La sua è una figura professionale di cui non conoscevamo l’esistenza: qual è il ruolo del Project Officer? Quali indicatori vengono valutati per finanziare un progetto?
Terza: Terminato il progetto, come continuerà il rapporto con la Svizzera?
Nadia Lupi:Quale impulso ha dato il progetto Insubriparks alla vostra pianificazione del turismo? Al termine del progetto quali aspettative e come continuare a rapportarsi con la parte italiana?

Risposte principali

Il Parco è nato negli anni Ottanta, in un momento di intensa urbanizzazione del territorio, come necessità di istituire delle aree protette e tutelare il territorio. Molti parchi regionali della Lombardia nacquero in quel periodo.
I fondi ricevuti sono stati destinati alla realizzazione del Planetario con un proiettore di ultima generazione che ci permette di fare un viaggio all’interno del Sistema Solare. L’obiettivo definitivo è quello di creare un Centro Didattico Culturale aperto e fruibile il più possibile.

Il Project Officer è un mediatore tra l’Unione Europea che stanzia i fondi e i soggetti beneficiari, ma soprattutto è un “animatore del territorio” perché collabora per favorire la diffusione e disseminazione del progetto.
Il finanziamento di un progetto è valutato secondo indicatori diversi in relazione all’Asse di riferimento (ad esempio numero di soluzioni al problema della mobilità di una certa zona, numero di turisti che visiteranno un parco). Tuttavia l’elemento più importante è rappresentato dal senso che il progetto può avere nel lungo periodo o, per meglio dire, dal “cambiamento” che esso è in grado di generare.

”Spesso si lavora con Interreg, nell’ottica “Natura senza confini”, quindi è naturale proseguire la collaborazione. Le conoscenze messe a disposizione dagli amici dell’Ufficio turistico del Mendrisiotto ha fornito molti spunti e sostegno, considerando che il lavoro di Mendrisiotto turismo è proprio la promozione turistica.”

Ogni progetto INTERREG rappresenta l’occasione per ampliare lo sguardo della nostra attività. Questo ci ha permesso di conoscere e collaborare in particolare sul tema della messa in rete dei nostri parchi regionali (che sono tre con il parco della Valle della Motta che non è nel progetto), di seguire da vicino le loro attività e di avere scambi più frequenti, oltre che chiaramente conoscere e confrontarci con una realtà vicina che ha dei punti in comuni, ma anche molti punti diversi dai nostri. Per i nostri parchi questo progetto rappresenta l’occasione per mettersi in rete e quindi raggiungere un pubblico diverso.
Il tema deve essere trattato e approfondito nel corso dei prossimi mesi. Sicuramente vorremmo poter considerare questo INTERREG come un punto di partenza per potere avere nuovi momenti di collaborazione e di sviluppo di scambi regolari con i partner di progetto.