REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIPRISTINO DELLA ROGGIA SAN GIUSTO IN COMUNE DI MONFALCONE
Inviato il 17/02/2023 | Di TEAM BUONARROTI EXPLORING
Cosa abbiamo scoperto
Obiettivi del progetto Tweet
Il nostro monitoraggio civico indaga il ripristino della "ROGGIA SAN GIUSTO" nel comune di Monfalcone.
Si tratta di una riqualificazione strutturale e ambientale di questo antico corso d’acqua che attraversava la città, ma anche la vita dei cittadini.
Un tempo elemento caratterizzante della vita sociale ed economica di Monfalcone, la Roggia di San Giusto, rappresentava l’anima della comunità.
Il torrente era il lavatoio delle massaie monfalconesi, sulle cui rive trascorrevano ore a lavorare e parlare.
La Grande Guerra ha fatto scempio anche di questo fiumiciattolo ed è per questo che, nei primi anni trenta del Novecento, si decise la tombatura. Ancora peggio negli anni ’60 -70 furono costruiti dei condomini lungo il corso della Roggia che scaricavano le loro acque nere anziché nel sistema fognario nel canale. Per dare meno nell’occhio i tratti sono stati tombati e piano piano è interamente scomparso dalla vista dei cittadini. Coprendo interamente il canale, la situazione è andata peggiorando in quanto altri sversamenti sono stati occultati e diretti nel canale. Questo finchè l’ARPAV non ha lanciato l’allarme coinvolgendo l’IRIS ACQUA, facendo partire le ispezioni. L’ARPAV aveva individuato la Roggia come collettore di sostanze inquinanti in quanto nel suo percorso prendeva in carico queste sostanze portandole al punto di sbocco nel Golfo di Panzano e aveva addirittura riscontrato, in base alle correnti, delle tracce sulle spiagge. Siamo negli anni tra il 2013-2014 e viene sollevata la gravità del caso. Scattano le prime indagini. Si arriva al 2018 quando parte questo grandioso progetto che oggi, dal sodalizio tra il Governatore del Friuli Venezia Giulia Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint e la società IRISACQUA, nella persona del presidente Graziani, è mirato all’azione di riqualificazione e messa in sicurezza della Roggia di San Giusto. I lavori sono in corsa e procedono a pieno ritmo. È un’impresa di risanamento ambientale in primis e di rivalutazione territoriale poi. C’è la speranza che sia riportato alla luce almeno un tratto della Roggia San Giusto. Questo comporterebbe in termini di ritorno di immagine un impatto notevole e il turismo ne beneficerebbe.
Attività previste
La squadra di geologi, guidata dall’ing. Englaro e la squadra dei tecnici, guidata dall’ing. Graziani, lavorano a stretto contatto. Fin dal 2017 quando il Dossier è stato aperto, si sono in primis svolti i lavori di preparazione al progetto che sono durati circa 18 mesi. E’ stata eseguita una profonda ricognizione strutturale. Attraverso video-ispezioni si sono eseguite indagini geologiche. E’ stato analizzato lo stato delle acque definendo la natura e la gravità dell’inquinamento. Si sono individuati i punti di sversamento delle acque reflue e sono stati predisposti gli interventi per inibirli e contemporaneamente azionare il sistema fognario. Il progetto intende riqualificare il canale con un lavoro di pulizia e di consolidamento importante.
Origine del progetto
Consultando antiche mappe in libri di storia del territorio monfalconese abbiamo tracciato il percorso della Roggia. La Roggia di San Giusto sgorga dal Carso. Nasceva in borgo San Michele- località Pozzale ai piedi del colle carsico della Gardisca, antico castelliere. Riceveva il contributo di altre rogge in località chiamata Fontane. La Roggia attraversava poi la piazza quasi in diagonale, procedeva per l’attuale Via Rosselli e dopo il Duomo svoltava a destra per Via Giacich. Prima della costruzione dei canali Dottori e Valentinis ai primi del Novecento la Roggia si estendeva a Panzano fino allo sbocco in mare nell’attuale bacino, nei pressi della SVOC (SOCIETA’ DI VELA O. CONSULICH). L’idea del progetto nasce soprattutto per una necessità strutturale e ambientale. Il corso d’acqua, tombato negli anni trenta ha continuato a fare da collettore dei tanti condomini che sono nati lungo il suo percorso. Il canale di origini medievali era stato costruito con materiali edili poveri, ma funzionali per quell’epoca. Nel corso della storia, c’è stato un notevole aumento delle costruzioni, ma soprattutto dei mezzi di trasporto pubblici e privati molto pesanti che gravavano sul canale sottostante. Il pericolo di crolli e implosioni aleggiava costante sulla citta’. Inoltre importanti sversamenti inquinanti arrivavano fino al mare della città e hanno reso per anni la zona non balneabile. Motivazioni queste molto serie, che hanno portato l’amministrazione comunale ad attivarsi e a chiedere supporto finanziario e tecnico per attuare questa pregevole opera di riqualificazione della Roggia e del territorio. Ecco mettersi in moto la macchina amministrativa, che seguendo la trafila burocratica del piano di fattibilità tecnica ed economica, dei pareri degli esperti, del piano esecutivo, della gara d’appalto…. Ora si sta operando a lotti e si sta procedendo verso la finitura prevista per giugno 2023 quando si attende il tanto agognato collaudo.
Soggetti Beneficiari
Il progetto va inquadrato in un più ampio piano di riqualificazione della città. Contestualmente agli scavi per la Roggia non solo per risanarla e consolidarla, ma dove sarà possibile anche portare alla luce un tratto, si stanno, eseguendo anche lavori di emersione di antiche mura medioevali, intorno alle quali nascerà un museo, di una fontana nella piazza centrale in corrispondenza dell’antico corso a ricordare il suo passaggio in quel punto e lavori di realizzazione di una piattaforma sul mare in corrispondenza del punto più a nord del Mediterraneo. Già meta di turismo didattico con il percorso della Grande guerra e il museo della cantieristica, Monfalcone offrirà una risposta culturale e turistica in termini di attrattiva e iniziative. La popolazione e i turisti potranno godere di questo restyling e la città ne beneficerà in ritorno di immagine.
Contesto
Il progetto rientra nel piano operativo per il dissesto idrogeologico per il 2019 – PCM del 2 dicembre 2019 (pubblicato sulla G.U. n.14 del 18/01/2020) che prevede interventi di sistemazione di versanti franosi, consolidamento e difesa idraulica, ripascimento e difesa delle aree costiere, messa in sicurezza di abitati.
Avanzamento
In data 6 marzo 2023 il team ha tenuto un incontro con le figure istituzionali del comune di Monfalcone nelle persone del Sindaco Anna Maria Cisint , l'ing. Graziani della Irisacqua e il capo geologo Ing. Englaro. Sono state poste domande sia dal punto di vista amministrativo chè tecnico. I lavori procedono secondo i piani predisposti e non ci sono ritardi. La squadra sta operando in sincronia e il finanziamento coprirà interamente l’esecuzione dei lavori fino al collaudo. Il team ha documentato con audio e foto l’evento e i lavori lungo il percorso.
Risultati
Il progetto è ancora in corso.
Punti di debolezza
Reputiamo non ci siano punti di debolezza.
Punti di forza
Il progetto monitorato ci ha avvicinati al passato e fatto riscoprire una storia a noi sconosciuta. Abbiamo cercato vecchie immagini della Roggia, ci siamo immersi in biblioteca tra antichi volumi della storia della città e questo ci ha entusiasmato e incuriosito tantissimo. La ricerca continua. Questo progetto è come una mappa al tesoro. Tanti aneddoti, tante immagini, tante storie ci hanno portato ad appassionarci come dei veri ricercatori. Il monitoraggio è stato supportato da questo spirito di indagine e di esplorazione. E’ stato bello il lavoro di squadra e l’impegno adoperato a cura di tutti, ciascuno nel proprio ruolo.
Rischi
Reputiamo non ci siano rischi futuri per il progetto monitorato. Il piano di intervento, studiato e programmato all'inizio, viene seguito scrupolosamente e questo fa sì che non ci siano intoppi e cambiamenti di strategia.
Soluzioni e Idee
Il progetto monitorato non richiede suggerimenti e interventi da implementare. Nulla è lasciato al caso perchè gli amministratori e tecnici operano in sinergia affrontando quotidianamente il piano cronologico dei lavori.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
- Interviste ai media
Connessioni
- Sindaco, Amministrazione
- Presidente, direzione lavori
- ingegnere, ispezione del sottosuolo
Contatti con i media
- Blog o altre news outlet online
- Altro
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
Descrizione del caso
L'amministrazione del Comune di Monfalcone e i tecnici impegnati nei lavori e nella supervisione, sono stati molto contenti dalla partecipazione e dall'interessamento mostrato. Questo li incoraggia e li motiva notevolmente per il bene della collettività. Infatti il Team è stato invitato a visionare nei prossimi tempi nuovi siti collegati alla riqualificazione della Roggia e a monitorare e a fornire anche impressioni. Questo ha lusingato molto gli studenti.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
- Intervista con i referenti politici
Il sindaco della città di Monfalcone Dott.ssa Anna Maria Cisint
Dott. Gianbattista Graziani alla guida della società IRISACQUA
Ingegnere Comunale Dott. Enrico Englaro
Domande principali
DAL SITO DEL MINISTERO DELLE POLITICHE DI COESIONE, RISULTA LA CONCESSIONE DI UN FINANZIAMENTO DI 1 MILIONE E 731000 EURO. VOGLIAMO CHIEDERE: L’IMPORTO STANZIATO RIUSCIRA’ A COPRIRE L’INTERA OPERA E I TERMINI PER LA CHIUSURA DEI LAVORI SARANNO QUELLI PREVISTI DI GIUGNO 2023 COSI’ COME SI LEGGE DAL SITO? (Domanda rivolta al Sindaco A.M. Cisint)
QUALE E’ STATO UNO DEI PRINCIPALI PROBLEMI TECNICO-AMBIENTALE CHE EVETE RISCONTRATO? (Domanda rivolta alL'ING. GRAZIANI IRISACQUA E ALL'ING. DEL COMUNE ENGLARO)
Risposte principali
Il finanziamento ottenuto, per l'esattezza è di euro 6.000.000,00, ottenuto in piu' fonti, permettendo di procedere a lotti. L'avanzamento dei lavori è in linea con l'erogazione del finanziamento e la chiusura prevista per giugno 2023 dovrebbe essere rispettata.
Uno dei problemi più importanti che si è dovuto affrontare è stato relativo alle colonie murine. Il corso della Roggia. tombato da decenni. è divenuto l'habitat naturale dei topi. Scoperchiando il corso, era prevedibile la fuoriuscita incontrollata e quindi sono state dapprima messi appunto dei sistemi di contenimento e poi fortificate, per l'intera città, sistemi di dispositivi per tenerli lontani.