REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Cascade

Inviato il 17/05/2023 | Di car1.it | @car1_it

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto Cascade si propone i seguenti obiettivi:
- Aumentare la consapevolezza dell'ambiente marino e l'attrattiva delle aree marine transfrontaliere;
- Aumentare la conoscenza verso i contenuti specifici del progetto e l'area transfrontaliera contemplata;
- Incrementare la protezione e il recupero della biodiversità in ambito marino e costiero in Italia e Croazia.

Attività previste

Le attività del progetto sono state mirate:
- alla definizione degli effetti di eventi estremi sugli ecosistemi marini;
- allo sviluppo di metodologie e azioni di ripristino basate su evidenze scientifiche;
- allo sviluppo e miglioramento dei sistemi di monitoraggio;
- all’accesso ai dati del monitoraggio attraverso un sistema informativo;
- all’implementazione di azioni pilota tese al ripristino;
- al miglioramento dei sistemi di gestione integrata.
Un’altra attività realizzata grazie a CASCADE è stata l’installazione di 3 sonde multiparametriche autonome per l’acquisizione di dati fisico-chimici delle acque, posizionate nella laguna di Grado e Marano, in Friuli Venezia-Giulia.

Origine del progetto

CASCADE è la proposta progettuale del programma di finanziamento INTERREG Italia – Croazia , che vede l’ARPA FVG tra gli enti che hanno contribuito a concepirla e sottoporla alla valutazione della commissione valutatrice, grazie al coordinamento della Regione Puglia in qualità di Lead Partner. La proposta ha superato il controllo di ammissibilità, che è il primo passo della serie di valutazioni a cui viene sottoposto ogni progetto INTERREG, prima di essere considerato finanziabile. CASCADE si inserisce nell’asse prioritario 3, Environment and cultural heritage, con l’obiettivo specifico di migliorare la qualità delle condizioni ambientali e della biodiversità marina e costale, anche per mezzo di tecnologie innovative ed approcci di monitoraggio integrato di misure e simulazioni numeriche.

Insieme di enti che hanno contribuito:
- La Regione Puglia - Assessorato alla Mobilità, alla Qualità Urbana, ai Lavori Pubblici, all'Ecologia e al Paesaggio rappresenta la massima autorità regionale nel campo della conservazione dell'ambiente e del paesaggio. Area pilota e sviluppare protocolli di informazione e monitoraggio condivisi per supportare azioni concrete di contrasto alla vulnerabilità ambientale e alla salvaguardia dei servizi ecosistemici.
- Il Centro per la ricerca marina (CMR), parte dell'Istituto nazionale Ruđer Bošković, è specializzato nella ricerca marina, nelle analisi ecologiche e nel monitoraggio a lungo termine dell'Adriatico settentrionale. Il CMR ospita un database con i dati di monitoraggio a partire dall'anno 1972. Nel progetto CASCADE, CMR contribuirà principalmente all'armonizzazione del piano e della metodologia di monitoraggio, con un'espansione del nostro programma di monitoraggio nazionale e concentrandosi sull'identificazione degli hotspot.
- La regione di Dubrovnik-Neretva è la regione più meridionale della Repubblica di Croazia. DNR ha oltre il 60% dell'area sotto Natura 2000. Con la partecipazione a CASCADE, DNR vuole affrontare sfide comuni attraverso la cooperazione transfrontaliera per raggiungere uno sviluppo sostenibile e contribuire alla protezione della biodiversità nell'ambiente marino, condivisione di esperienze, azioni congiunte, miglioramento di politiche con l'obiettivo di garantire la coerenza territoriale dell'area transfrontaliera
- ARPA FVG è l'Agenzia pubblica per l'Ambiente della regione Friuli Venezia Giulia. Nel Progetto CASCADE, contribuirà a migliorare la conoscenza dell'ecosistema del Mare Adriatico e ad aumentare ulteriormente la collaborazione con i partner del progetto. L'obiettivo è mantenere un monitoraggio continuo e di alta qualità del mare Adriatico, attraverso misure e modelli. L'attenzione sarà focalizzata sull'ambiente che ospita specie minacciate che vivono nell'area pilota 1 (Laguna di Grado e Marano e Golfo di Trieste).
- IUAV è un'Università pubblica con competenze in pianificazione territoriale e urbanistica, infrastrutture verde-blu, pianificazione dello spazio marittimo (PSM), progettazione urbana, valutazione ambientale, paesaggio e politiche agricole. IUAV è coinvolto nell'attuazione della direttiva MSP in Italia, ha una vasta esperienza nei test pilota MSP e ha coordinato l'Erasmus Mundus sulla MSP. All'interno di CASCADE, IUAV coordinerà le attività del P5 (Tegnùe-Veneto), condividendo competenze specifiche su MSP, LSI, Ocean Literacy.
- L'Università di Bologna (UNIBO) è la più antica università dell'Europa occidentale. Al progetto MARLESS parteciperanno esperti del Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale in Risorse Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia, del Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Scienze Ambientali e del Dipartimento di Medicina Veterinaria. L'attività principale sarà il coordinamento e il monitoraggio delle azioni pilota per prevenire, recuperare e trattare i rifiuti marini, compreso il Toolbox delle parti interessate.
- Il Servizio Idro-Meteo-Climatico Arpae-SIMC svolge attività di ricerca in meteorologia, oceanografia, climatologia e temi correlati, inclusi studi di pericolosità e ambientali, nell'ambito di progetti europei, nazionali e locali. Per il monitoraggio e la modellazione marina, Arpae-SIMC esegue modelli operativi costieri e marini per fornire previsioni giornaliere e gestisce reti di monitoraggio ambientale per dati meteorologici, marini e costieri. Arpae è l'agenzia tecnica ambientale dell'Emilia Romagna, Italia.
- DELTA 2000 è Agenzia di Sviluppo Locale, GAL Gruppo di Azione Locale nell'area del Delta del Po e FLAG per la regione Emilia-Romagna. È una società che rappresenta le principali istituzioni pubbliche locali e gli attori economici e sociali PMI, associazioni e altri soggetti privati. In CASCADE collabora per rafforzare le attività di disseminazione e comunicazione verso le principali parti interessate per rendere efficace la strategia per la protezione ambientale della costa adriatica e comunicare i risultati del progetto
- UniSalento è un'università pubblica di medie dimensioni. Dispone di otto Dipartimenti che coprono aree di interesse scientifico e umanistico e sono responsabili di corsi di laurea magistrale e dottorato di ricerca nelle aree tematiche di loro pertinenza. Il DiSTeBA promuove e coordina attività di ricerca nel campo delle scienze ecologiche e ambientali, tra le altre, e offre strutture di ricerca indoor e outdoor attraverso le sue stazioni di campo, i siti sperimentali sul campo e gli osservatori. I gruppi di ricerca coinvolti in CASCADE hanno esperienza di coordinamento di progetti internazionali e rappresentano il Dipartimento in consorzi e centri di competenza nazionali ed europei, iniziative internazionali e reti europee di eccellenza.
- L'Istituto di oceanografia e pesca (IOF) è un'istituzione scientifica nazionale con attività di ricerca scientifica multidisciplinare. È attivamente coinvolto nello sviluppo di sistemi di monitoraggio e previsione per il Mare Adriatico. IOF è il leader del WP3 del progetto CASCADE, incaricato di compilare i set di dati esistenti da tutti i partner del progetto, valutare i pericoli, gli impatti e la vulnerabilità dell'ecosistema nelle aree pilota 4 e 6 e impostare i sistemi di gestione integrati.
- ATRAC è un'istituzione senza scopo di lucro il cui ruolo chiave è quello di fornire formazione e istruzione al personale coinvolto nei sistemi di preparazione e risposta nella regione adriatica. Altre attività importanti includono aiutare i paesi dell'Adriatico a sviluppare i loro piani di emergenza, valutazioni del rischio e altri documenti pertinenti, nonché condurre
efficacemente le normative internazionali che regolano la preparazione e la risposta agli incidenti che provocano inquinamento marino.
- L'importanza del miglioramento delle condizioni ambientali dei fondali e delle aree costiere e mira a tracciare il movimento delle correnti marine nell'area portuale e ad introdurre il miglior modello per prevenire la sedimentazione di fanghi/fanghi. La città di Nin raccoglierà informazioni ed esaminerà le attività di monitoraggio esistenti nell'area pilota e metterà a disposizione osservazioni esistenti e risultati del modello sul pilota, oltre a realizzare uno studio sulla protezione ambientale e un modello di onda.
- L'Università del Molise (UNIMOL) conta circa 9.000 studenti, 1.300 laureati ogni anno, 105 dottorandi e circa 600 tra docenti e non docenti. L'Envixlab ha una solida conoscenza scientifica e applicata sull'ecologia e la conservazione biologica degli ecosistemi costieri. UNIMOL ha lavorato all'identificazione dei siti Natura2000 e alla valutazione dei servizi ecosistemici delle dune costiere del Mediterraneo. UNIMOL partecipa a LTER Network-Italy con uno dei siti inseriti nel progetto CASCADE.
- L'ente pubblico Mare e Carso svolge attività di protezione, manutenzione e promozione delle aree protette della Regione spalatino-dalmata. Nel progetto CASCADE Sea and karst svolgerà attività di monitoraggio della Pina nobilis in via di estinzione che contribuirà a chiarire le cause delle epidemie di mortalità di massa. L'esperimento che coinvolge la cattura di larve di gusci di penna nobili con il tentativo di coltivare i gusci e infine reintrodurre la specie in mare può portare alla rinascita della popolazione.

Soggetti Beneficiari

Il progetto, il cui beneficiario ufficiale è la Regione Puglia, può fornire vantaggi per i seguenti soggetti:
- la popolazione residente;
- le autorità pubbliche locali, regionali e nazionali;
- le associazioni;
- le ONG;
- le organizzazioni come anche le università e gli istituti di ricerca.

Contesto

Il contesto in cui opera il progetto monitorato è il mare Adriatico, che collega le coste italiane e croate e il cui livello di biodiversità è di fondamentale importanza per i due Paesi, Italia e Croazia. Le informazioni acquisite saranno impiegate per valutare il livello di vulnerabilità della biodiversità dell’ecosistema, con l'obiettivo finale di ripristinare le specie in via di estinzione e sostenere la gestione integrata. Con le risorse messe a disposizione dal progetto, Arpa FVG ha realizzato due importanti attività: il monitoraggio di due specie ritenute scomparse nel Golfo di Trieste e l’installazione di una rete di monitoraggio nella laguna di Marano-Grado, mentre la Regione Puglia ha acquisito dati con una boa satellitare legati all'ecosistema marino della zona protetta di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi.
Altri progetti simili o complementari utilizzati per ampliare e approfondire il progetto CASCADE sono:
- oceanity.eu
- adri.cmcc.it
- medfs.cmcc.it
- witoil.cmcc-opa.eu
- gutta-visir.eu
- cascade.cmcc-opa.eu
- adriaticoceanliteracy.eu

Avanzamento

Il progetto avviato il 01/01/2020 e concluso il 14/04/2023 con l’evento finale tenutosi a Lecce dove si sono affrontate le tematiche del progetto ha evidenziato come il progetto ha raggiunto gli obiettivi prefissati.
L’evento chiude un ciclo di dodici appuntamenti, organizzati dalla Regione Puglia, in qualità di Lead Partner. Gli eventi in presenza sono stati sette e sono stati rivolti alle scuole, che attraversando la Riserva naturale di Torre Guaceto, una delle area pilota del Progetto CASCADE, hanno scoperto la bellezza e la vulnerabilità di un ecosistema prezioso, hanno compreso l’importanza della conservazione della biodiversità e gli effetti devastanti causati dalle attività umane e dalla presenza delle plastiche, e sono stati rivolti ai sub, che nelle escursioni subacquee hanno esplorato i fondali dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto tra coralli, scorfani, paguri, polpi, gamberetti, aragoste, stelle marine, ricci, cernie e murene. L’attività di sensibilizzazione e disseminazione ha visto anche coinvolti cittadini, professionisti, autorità locali, associazioni ambientaliste in cinque eventi online, quali workshop, scientific training e seminari, che hanno permesso un confronto, tra gli esperti nel settore e gli interessati, sulle azioni di pianificazione e gestione integrata delle aree marine e costiere.
L’Interreg CASCADE, nella più ampia strategia della Regione Puglia, ha raggiunto l’importante risultato di costruire e consolidare procedure di intervento comuni per difendere il mare incentivando le collaborazioni già in atto, realizzando attività formative, promuovendo scambi di esperienze innovative per la conservazione del mare e delle sue specie.

Risultati

Il progetto Cascade vuole evidenziare i problemi che riguardano l’ecosistema marino così come la sua biodiversità affinché vengano risolti per essere preservati.
Analizzando giusto un piccolo pezzo del mondo del progetto abbiamo potuto osservare come il mare e le specie marine che lo abitano siano a rischio, causa il notevole innalzamento della temperatura dei mari degli ultimi anni, unito ad altre cause di cui l’uomo è responsabile, ha portato al cambiamento degli equilibri degli ecosistemi marini, mettendone a rischio le specie che lo abitano.

Punti di debolezza

In base alle interviste agli scienziati del CMCC, abbiamo capito che un aspetto negativo che è stato riscontrato durante la realizzazione del progetto è stata la dipendenza da terze parti: se il progetto dipende da fattori esterni, partner o altri parti interessate, bisogna menzionare che la dipendenza da tali entità può portare a rischi imprevisti o ritardi, come abbiamo rilevato nella pubblicazione di alcuni dati, la cui pubblicazione era prevista per Dicembre 2022, ma ritardata a fine Maggio. Praticamente il gran numero di enti partecipanti, che è chiaramente un punto di forza (la possibilità di unire tante competenze per uno scopo comune, la salvaguardia del mare e della biodiversità dell'ecosistema marino), può essere un boomerang proprio per eventuali ritardi nella comunicazione tra gli enti stessi.

Punti di forza

In base alle interviste agli scienziati del CMCC e all'analisi dei vari portali sviluppati nell'ambito del progetto Cascade e di altri progetti "paralleli" dal CMCC (e da altri enti), che sono in grado di far visualizzare a ogni cittadino la situazione del mare per quanto riguarda le correnti, la temperatura, la clorofilla, ecc... , abbiamo dedotto i seguenti punti di forza del progetto Cascade:

1. Generazione di conoscenza: I progetti di ricerca dati come CASCADE consentono di generare nuove conoscenze e informazioni basate sui dati raccolti e analizzati, identificando inefficienze o problemi di qualità.
2. Innovazione e sviluppo: Un progetto di ricerca dati delle acque consente di monitorare la salute ambientale dei mari.
Questo può aiutare a identificare potenziali minacce o impatti negativi sull’ecosistema marino, permettendo così lo sviluppo di nuove soluzioni o approcci.
3. Sviluppo di politiche e normative: I dati raccolti nel corso del progetto di ricerca possono essere utilizzati per sviluppare politiche e normative per la protezione della qualità delle acque.

Rischi

I rischi che potrebbero mettere in pericolo l’efficacia del progetto monitorato possono includere, esclusivamente come "potenziali scenari futuri", ipotizzati sulla base dei nostri ragionamenti e di quanto ascoltato durante le interviste:

1. Privacy e sicurezza dei dati: Con la crescente preoccupazione per la privacy dei dati personali, i progetti di ricerca dati devono affrontare il rischio di violazioni della privacy o di accesso non autorizzato ai dati raccolti.
Il rischio di non conformità può comportare sanzioni legali, multe o altre conseguenze negative per il progetto.

2. Qualità e integrità dei dati: La qualità e l’integrità dei dati raccolti nel corso del progetto di ricerca possono essere compromesse da vari fattori.
Ciò potrebbe includere errori umani durante la raccolta dei dati, errori nei sistemi o nelle procedure utilizzate per l’elaborazione dei dati o la presenza di dati incompleti o inaccurati.
Tali problemi potrebbero influire sulla validità e l’affidabilità delle conclusioni o delle analisi derivate dalla ricerca.

3. Rischi finanziari: Il progetto CASCADE è finanziato dal Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Croazia 2014/2020.
I possibili rischi finanziari futuri possono includere l’aumento dei costi,l’insufficiente allocazione dei fondi o la mancanza di finanziamenti, che potrebbero influire sulla capacità di proseguire il progetto e sulla sua qualità.

4. Obsolescenza tecnologica: Con il passare del tempo la tecnologia utilizzata per la ricerca dati può diventare obsoleta, rendendo difficile la gestione dei dati.
Questo potrebbe richiedere aggiornamenti e finanziamenti costosi dei sistemi utilizzati, al fine di mantenere la compatibilità con le nuove tecnologie emergenti.

Soluzioni e Idee

Ciò che pensiamo sia necessario è rendere il progetto più accessibile a tutti; usando mezzi più semplici, si potrebbero rendere i dati fruibili ad un maggior numero di persone, implementando dati specifici per ogni zona della nazione Italiana in modo che ogni cittadino possa essere conscio delle condizioni dell’ecosistema marino limitrofo alla propria area di residenza.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Per il report abbiamo intervistato alcuni operatori del CMCC tra cui:
GIUSEPPE CALÒ che ci ha spiegato il nuovo supercalcolatore che il CMCC usa,che analizza i dati fornitagli dall’esterno attraverso i suoi tanti server e poi invia all’esterno la risoluzione al problema propostogli con un unico dato e come viene utilizzato per il progetto Cascade.
MATTEO SCURO: che ci ha mostrato un web application realizzato per il progetto Cascade. Questo consente di inglobare un agglomerato di dati provenienti da più data provider.
PAOLA AGOSTINI: che si occupa dell'amministrazione e ci ha mostrato come il CMCC è composto, come opera, da chi è finanziato e la sua storia.
RITA LECCI: che ci ha posto all’attenzione le previsioni che il CMCC ha fatto riguardanti il Mar Mediterraneo e Mar Nero che sono consultabili sul sito Zeus. Queste previsioni riguardano la temperatura, clorofilla, salinità, correnti, livello del mare per diversi livelli di profondità. I dati possono essere reperiti sul sito Copernicus.eu.

Domande principali

Le domande che sono state poste agli intervistati sono state le seguenti:
Nell'ambito del progetto Cascade: 1) come il CMCC analizza la molteplicità di dati che riceve? 2) che tipo di dati il CMCC analizza e come li converte? 3) come il CMCC si relaziona con gli enti con cui collabora?

Risposte principali

I ricercatori del CMCC hanno risposto alla domande poste da noi dicendo, in sintesi:
- i dati che il CMCC riceve vengono analizzati da un supercomputer composto da diversi server che lavorano analizzando il problema come piccoli dati e poi li restituiscono come unico dato finale;
- i dati che il CMCC analizza riguardano la temperatura, clorofilla, salinità, livello del mare per le diverse profondità del Mar Mediterraneo e Mar Nero.
Alcuni ricercatori, come Matteo Scuro del CMCC, ci hanno mostrato come alcuni dati che il CMCC riceve dagli enti con cui collabora non potevano essere visualizzati, ma grazie al CMCC stesso sono stati elaborati dei programmi che lo hanno reso possibile.