REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIQUALIFICAZIONE DI UN ISOLATO URBANO (PIAZZALE VISCONTI) INTERAMENTE DESTINATO A SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI (SAP)​

Inviato il 26/05/2023 | Di Gruppo PINQuA 2 - 2023

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto monitorato è denominato "“CASE DI PIAZZALE VISCONTI: UN PROGETTO DI RESILIENZA E RIGERAZIONE URBANA” e consiste in un "Intervento sperimentale di rigenerazione e resilienza urbana tramite esoscheletro adattivo e sistema costruttivo Cross-Lam degli edifici ERP sull’isolato di Piazzale Ermes Visconti a Bergamo" (Relazione tecnico-illustrativa della proposta).
Piazzale Ermes Visconti è un isolato urbano interamente di proprietà pubblica situato nel quartiere "Villaggio degli Sposi" nella periferia sud-ovest di Bergamo. Si tratta di cinque complessi abitativi, nello specifico tre di proprietà del Comune di Bergamo e due di proprietà dell'Azienda Lombarda per l'Edilizia Residenziale Bergamo-Lecco-Sondrio (di seguito ALER). I primi versano in discrete condizioni manutentive mentre i secondo risultano in condizioni precarie; in generale, sussistono criticità relative all'isolamento termino e relative alla presenza di barriere architettoniche. Una situazione, dunque, nella quale un progetto di riqualificazione assume una significatività rilevante che si spera porterà numerosi benefici alle persone e alle famiglie che vivono nelle abitazioni del Piazzale e nei dintorni.
Complessivamente sono una quarantina gli appartamenti ricavati dalle cinque palazzine (24 alloggi distribuiti tra le tre palazzine di proprietà comunale e le restanti di proprietà ALER), destinate ad aumentare grazie alla futura riqualificazione.
L'obiettivo del progetto è il miglioramento dei servizi abitativi, della fruibilità dello spazio pubblico e della qualità architettonica ed urbana oltre che una maggiore efficienza a livello energetico. Nello specifico si intende attuare un recupero degli edifici tramite la demolizione e il successivo completo rifacimento degli edifici di proprietà ALER (con l'utilizzo di innovative tecnologie di costruzione) e la riqualificazione dei tre edifici comunali.

Il costo complessivo dell'intervento è pari a €14.770.000: l'ammontare sarà quasi interamente finanziato dai fondi stanziati a favore dell'Italia dalla Commissione europea nell'ambito del Next Generation EU (NGEU), mentre €1.149.224,48 di costi sarà sostenuto da ALER con risorse proprie e €698.163 saranno le risorse stanziate del Comune di Bergamo.
I lavori inizieranno entro la fine del 2023, mentre la piena funzionalità delle abitazioni dovrebbe essere raggiunta nel primo trimestre del 2026. E' opportuno precisare che la progettazione si dividerà in 3 fasi: preliminare, definitiva ed esecutiva. Ad oggi si è giunti a completamento della prima fase, poiché per il momento è stato realizzato solamente uno studio di fattibilità.

L'ente che garantirà la gestione e il coordinamento dell'intero intervento è il Comune di Bergamo. L'intera realizzazione del progetto è, invece, in capo ad ALER (ente attuatore).

Attività previste

Con riferimento alle attività previste, in riferimento alle palazzine di proprietà comunale si attuerà un adeguamento sismico tramite l'installazione di esoscheletri adattivi che permetteranno di abbattere le barriere architettoniche e interferire il meno possibile con gli alloggi interni. L'adeguamento energetico, invece, avverrà tramite l'installazione di pannelli fotovoltaici. Le palazzine ALER, invece, verranno demolite e ricostruite interamente.
Dove possibile si cercherà di ridimensionare gli alloggi, dando risposta a diverse tipologie di utenze e forme di abitare quali co-housing, residenze per anziani, residenze per studenti fuori sede, per soggetti diversamente abili e per persone sole. Si nota, dunque, una particolare attenzione e vocazione sociale del progetto, in linea con le finalità del bando PINQuA.
Infine, è previsto un ampio spazio aperto destinato alla socializzazione e condivisione fra residenti grazie alla creazione di orti urbani e alla costruzione di una piastra sopraelevata, che renderà l'area relativa alle palazzine inaccessibile alle auto.

Origine del progetto

Il piano di riqualificazione delle Palazzine Ermes Visconti rientra nel PINQuA, un ambizioso programma di investimenti promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) che ha origini nella Legge 160/2019. Infatti, "(i)l comma 437 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ha istituito un Fondo denominato “Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare”, finalizzato a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all'edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l'accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un'ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall'Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City)" (Delib. n. 30/2023/G della Corte dei Conti, disponibile al seguente link: https://www.corteconti.it/Download?id=4fd8f5e9-98c6-49ae-8148-50a7ff86f3ce). Essendo il PINQuA coerente con la programmazione Next Generation EU, esso è stato successivamente inserito all'interno del PNRR, in particolare nella Missione 5 "Coesione e Inclusione" e nella relativa Componente 2 che mira a rafforzare la resilienza e l'inclusione dei soggetti e gruppi più vulnerabili.

Una descrizione puntuale del Programma PINQuA è riportata nel seguente Report redatto dall’Unità di Missione PNRR del Ministero delle Infrastrutture- e della Mobilità Sostenibili in collaborazione con la DIGES (Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali): https://www.mit.gov.it/nfsmitgov/files/media/notizia/2022-06/Report%20PINQuA.pdf (ultimo accesso 1 luglio 2023).

In base a quanto riportato nella Relazione tecnico-illustrativa, la proposta relativa alle Palazzine Ermes Visconti deriva dal Comune di Bergamo (in particolare: Sindaco, Assessorato riqualificazione urbana, urbanistica, edilizia privata, patrimonio; Direzione edilizia scolastica, sportiva e opere pubbliche di riqualificazione) ed è frutto di un rapporto di partenariato fra il Comune di Bergamo stesso; ALER Bergamo-Lecco-Sondrio; la Comunità e Reti di quartiere del “Villaggio degli Sposi” in Bergamo; il Politecnico di Milano - Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito.

Soggetti Beneficiari

I soggetti beneficiari sono gli attuali residenti nelle palazzine (tra i quali 5 proprietari di altrettante unità abitative che sono state in passato alienate, distribuite nei tre blocchi di proprietà del Comune) ma anche chi ne farà uso. Chi fruisce attualmente degli alloggi è prevalentemente una popolazione anziana e/o extracomunitaria; vi sono persone disabili. In prospettiva, si prevede che alcuni alloggi vengano destinati a studenti universitari fuori sede. In aggiunta, l'intera comunità potrà beneficiare del progetto di riqualificazione, in quanto esso ha ripercussioni sull'isolato dal punto di vista estetico e civile, dal momento che ambisce a riprogettare un quartiere all'avanguardia con gli standard che la stessa città ha acquisito negli ultimi anni. Non solo i nuovi spazi che verranno creati potranno favorire maggiori occasioni di socializzazione ma essi potranno anche essere sede di nuove attività commerciali destinati a tutti i residenti locali.

Contesto

La domanda abitativa in Italia, incluso il Comune di Bergamo, è particolarmente pressante ed è sempre più espressa da nuclei abitativi “fragili” come donne sole con figli, famiglie mono-genitoriali, coppie giovani, anziani con pensioni basse. Ciò motiva il progetto qui monitorato, volto a offrire alloggi destinati alla locazione a canone moderato, passando anche attraverso la riqualificazione di strutture già esistenti, al fine dunque di promuovere e sostenere l’abitare sociale anche in virtù del principio del “right of urban beauty” (Relazione tecnico-illustrativa della proposta). Da un lato si cerca di dare risposta al bisogno di housing sociale, dall’altro il progetto mira a promuovere nuovi servizi o attività volte al sostegno di forme di lavoro e integrazione sociale. In termini più ampi, il Comune intende contrastare il processo di declino che ha interessato il quartiere.

Il progetto legato alle palazzine Ermes Visconti assomiglia, nelle sue finalità, al secondo progetto PINQuA finanziato da fondi PNRR del Comune di Bergamo relativo alla riqualificazione dell'ex carcere di Sant'Agata (oggetto di un altro monitoraggio Monithon sia nel 2022 che nel 2023).

Avanzamento

Grazie ad un incontro avvenuto presso la sede dell'Assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Bergamo abbiamo potuto intervistare l’Assessore Brembilla, l’Architetto Bolognini (che si occupa degli impianti tecnologici) e il responsabile della Direzione edifici e impianti Mario Tadé. Dall’intervista è emerso che l'approvazione della prima fase preliminare è avvenuta ad aprile 2023, attraverso indagini fatte sui terreni da parte del Comune di Bergamo. Parallelamente anche ALER ha eseguito delle indagini sugli edifici. Il 20 Aprile 2023 è stato approvato il progetto preliminare in Giunta cui seguirà il progetto definitivo ed entro fine anno quello esecutivo. Lievi ritardi sono stati motivati sia dalla necessità di trovare degli accordi con i residenti nelle palazzine: da un lato, è stato necessario avviare un dialogo con i proprietari dei cinque alloggi che sono di proprietà effettiva di alcuni inquilini; dall’altro, il Comune ha identificato soluzioni alloggiative alternative per i nuclei familiari che dovranno abbandonare le proprie abitazioni presso le palazzine Ermes Visconti in vista dell’inizio dei lavori. Tali soluzioni alternative sono state identificate con l’accordo degli inquilini, cercando di identificare soluzioni per loro adeguate (ad esempio, vicinanza ad altri parenti se richiesto o dimensioni abitative ritenute più adeguate). Gli inquilini hanno la possibilità di permanere presso le nuove abitazioni identificate e dunque non fare ritorno alle Palazzine Ermes Visconti.

Nonostante secondo un recente rapporto della Corte dei Conti sembra che il Comune di Bergamo non abbia una cabina di regia rispetto al coordinamento dei progetti PNRR, incluso quello qui monitorato (si veda la DELIBERAZIONE 22 dicembre 2022, n. 252/2022/GEST – Corte dei Conti, disponibile al seguente link: https://www.corteconti.it/Download?id=ce1733a2-febf-4049-b699-c68efd410454), secondo gli intervistati vi è un presidio costante sul progetto ed è stata creata internamente una cabina di regia che si occupa del monitoraggio costante dei progetti.

Risultati

Attraverso l'intervista condotta presso il Comune di Bergamo, si è riscontrato che il progetto è stato approvato a seguito di alcune indagini svolte sul terreno e verrà reso esecutivo entro fine 2023.
Nel dettaglio, il programma ha avuto piccole variazioni sia a seguito del confronto con gli attuali residenti, sia in virtù delle procedure di identificazione di sistemazioni alternative per i condomini in vista dell'inizio dei lavori e soprattutto con i proprietari degli alloggi ceduti dal Comune in passato, sia a causa del rincaro dei prezzi. Al fine di rispettare la spesa prevista, il Comune ha previsto una piccola riduzione del numero dei posti auto, più precisamente di uno, ed è stata parzialmente rivista la natura tecnica dell'adeguamento sismico che risulterà un po' meno incisivo rispetto a quanto riportato inizialmente nella Relazione-tecnica illustrativa della proposta complessiva.
In definitiva, il programma è in lieve ritardo. Non solo alcuni condomini erano restii nel cambiare appartamento almeno in una fase iniziale (si rammenta, infatti, che le palazzine sono abitate anche da soggetti fragili, inclusi giovani con disabilità) ma la Guerra in Ucraina ha implicato conseguenze sui prezzi che hanno richiesto una revisione progettuale.

Punti di debolezza

I punti di debolezza del progetto in atto riguardano principalmente i ritardi rispetto al cronoprogramma e la scarsa conoscenza del progetto anche tra gli abitanti del quartiere. Infatti, nonostante la Relazione tecnico-illustrativa evidenzi che la proposta è anche frutto di una partnership con il comitato di quartiere, secondo un'intervista svolta con un membro attivo della Rete di Quartiere del Villaggio degli Sposi il progetto non è stato discusso nell'ambito della Rete, nemmeno attraverso incontri ad hoc organizzati con il Comune.
Inoltre, si ha una mancanza di riflessione per quanto riguarda la gestione degli spazi destinati alle nuove attività commerciali. Al momento, infatti, non è stato ancora discusso chi potrebbe gestire queste attività.
Rispetto agli interventi e al piano di azione stabiliti nella relazione tecnico illustrativa della proposta complessiva, gli adattamenti antisismici saranno meno incisivi. Ciò è principalmente dovuto alla necessità di limitare il più possibile lo spostamento dei cinque proprietari delle case comunali e far sì che i medesimi possano rientrare nei propri alloggi in tempi brevi.

Punti di forza

Il progetto ha una particolare vocazione per le utenze più fragili che abitano la maggior parte degli appartamenti di questo quartiere di periferia.
La realizzazione della riqualificazione, dunque, dovrebbe garantire a persone sole, famiglie con individui diversamente abili, anziani e studenti fuori sede di trovare un nuovo luogo di comfort a due passi dalla città nel rispetto delle più innovative tecnologie energetiche, antisismiche e non solo: le nuove palazzine saranno, infatti, ideate per creare un luogo volto all’interazione fra gli abitanti dell’isolato.
Il fatto di poter permettere a studenti universitari, normalmente lontani da casa, di poter frequentare questo isolato in maniera stabile, inoltre, potrebbe produrre benefici intesi come agevolazioni nel vivere la vita universitaria e potrebbe favorire una maggiore socialità.

Rischi

I rischi che potrebbero mettere in pericolo l'efficacia del progetto, riguardano il rispetto delle tempistiche, il rischio che rappresenti un intervento isolato non accompagnato da interventi complementari e infine ulteriori eventuali rincari dei prezzi.

Soluzioni e Idee

Le soluzioni che il nostro gruppo di monitoraggio propone, riguardano da un lato una maggiore consapevolezza del progetto, in quanto ampio. Ciò potrebbe avvenire attraverso la cooperazione e coesione dei diversi attori sociali, in modo da creare un modello di public governance, extra-organizzativo. Il coinvolgimento dei cittadini, più o meno organizzati, potrebbe condurre a benefici. In particolare si potrebbe coinvolgere maggiormente la rete di Quartiere in modo tale da rendere il progetto ancora più inclusivo.
Inoltre, si potrebbe creare una sezione del sito comunale di aggiornamento progettuale a fini di maggiore accountability.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

Connessioni

  • , Libera Bologna
  • , LIES
  • , Period Think Tank
  • , OnData
  • , Trame di quartiere
  • , Parliament Watch Italia
  • , The Good Lobby
  • , Università di Torino
  • , Monithon Europe ETS
  • , Caritas Italiana

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento

Le persone intervistate al comune sono: l'assessore Brembilla, il Dirigente Tadé, l'architetto Bolognini.
E' stata condotta un'intervista, poi, con il consigliere Comunale nonché residente e membro attivo della Rete di Quartiere del Villaggio degli Sposi, Viviana Milesi.
Un questionario è stato sottoposto a studenti dell'Università di degli Studi di Bergamo.

Domande principali

1) In data 10 Maggio 2023 sono stati avviati i lavori relativi al progetto? Qual è l'aggiornamento rispetto al cronoprogramma? Quali sono le motivazioni rispetto a eventuali ritardi (posta all'assessore Brembilla, al Dirigente Tadé e all'architetto Bolognini presso il Comune di BG)

2) Le soluzioni alloggiative previste per gli inquilini potranno anche essere anche definitive o sono solo precarie? (domanda posta ai tre intervistati di cui al punto 1)

3) Siete a conoscenza della relazione della Corte dei Conti (DELIBERAZIONE 22 dicembre 2022, n. 252/2022/GEST - "RELAZIONE SUI PROGETTI DEL PNRR DEL COMUNE DI BERGAMO"?). Chiarimenti in merito? (domanda posta ai tre intervistati di cui ai punti 1 e 2)

4) La rete di Quartiere Villaggio degli Sposi è stata coinvolta nella progettazione del progetto di riqualificazione delle Palazzine Ermes Visconti? Cosa ne pensano i residenti? (Consigliere comunale, residente e membro attivo del Quartiere del Villaggio degli Sposi, Viviana Milesi).

Risposte principali

1) Rispetto al cronoprogramma (e come aggiornamento del monitoraggio condotto nel 2022 dal precedente gruppo di monitoraggio), ci sono stati alcuni avanzamenti. in primo luogo, c'è stato un incontro con i proprietari degli alloggi e con gli inquilini in generale che ha portato ad un accordo (identificazione di alloggi alternativi in via provvisoria o definitiva; revisione del progetto con riferimenti agli interventi anti-sismici per evitare che i proprietari debbano abbandonare i propri appartamenti per un tempo troppo lungo).
Sono stati dati gli incarichi per realizzare le indagini sui terreni e parallelamente anche ALER sta seguendo le indagini sugli edifici.
Il 20 aprile 2023 è stato approvato il progetto preliminare in Giunta, cui seguirà il progetto definitivo ed, entro fine anno, quello esecutivo.

2) Gli spostamenti degli inquilini potranno essere anche definitivi. Sarà una scelta libera, in quanto gli inquilini possono sia rimanere all'interno dei nuovi appartamenti sia ritornare nei vecchi appartamenti ristrutturati.
Dall’intervista fatta, il Dirigente del comune Tadé risponde: "l'esperienza ci porta a dire che gli inquilini quando si spostano dalla loro casa originaria, nel 90% dei casi non ritorna nel vecchio appartamento. Ciò per diversi motivi, tra cui la vicinanza ai familiari, parenti, amici o al lavoro".

3) I tre intervistati non sembravano a conoscenza della Relazione della Corte dei Conti. Dopo aver spiegato brevemente di cosa si trattasse (in termini generali, la Corte dei Conti scrive a pag. 27 che "L’ attività istruttoria espletata dalla nel corso del 2022 nei confronti del Comune di Bergamo non ha evidenziato la predisposizione di alcuna specifica governance in ambito comunale. Parimenti non è stato possibile apprezzare se e in quale misura la task force regionale sopra richiamata abbia fornito assistenza all’Ente locale"), essi si sono mostrati perplessi rispetto alle rilevazioni effettuate dalla Conti. Infatti non solo esiste una cabina di regia interna e un preciso coordinamento dei progetti, ma nel caso specifico del progetto relativo alle Palazzine Ermes Visconti il Comune collabora in partnership con ALER (azienda lombarda) che è soggetto attuatore, ritenendo pertanto il coordinamento implicito nella partnership stessa.

4) La rete di Quartiere non ha mai discusso al suo interno il progetto, né sono stati organizzarti incontri a tal fine con il Comune. Si ritiene, tuttavia, che il progetto sia necessariamente positivo per i residenti in quanto volto a riqualificare il Piazzale che versa in situazione di degrado.