REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIGENERAZIONE URBANA: RIQUALIFICAZIONE EX PALAZZETTO DELLO SPORT PER REALIZZAZIONE NUOVA GAMeC

Inviato il 5/04/2024 | Di De Iaco Francesca, Manno Sofia, Merello Lucrezia

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Con la riqualificazione dell'area dedicata all'ex palazzetto dello sport in piazza E. Tiraboschi, questo progetto si pone l'obietto di investire per ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale riqualificando le aree pubbliche e promuovendo attività culturali e sportive. Una specifica linea di intervento supporta persone con disabilità o non autosufficienti.

Attività previste

Il progetto prevede la creazione di un nuovo spazio pubblico museale ad uso culturale, tramite il mantenimento dell’originale struttura del palazzetto da destinare al piano terra oltre all’attività museale anche ad attività commerciali, la manutenzione straordinaria dell’ attuale biglietteria e delle scale esterne, lo smontaggio e rimozione selettiva degli arredi, dei materiali di rivestimento e delle strutture non portanti, del manto di copertura, lo smontaggio parziale della struttura della copertura (capriate), la demolizione delle tribune in calcestruzzo armato e dei setti in c.a. con rinforzo dei pilastri, delle fondazioni e dei pilastri di bordo, la realizzazione dei nuovi pilastri di bordo a sostegno della nuova copertura in acciaio, la realizzazione dei nuclei di vani scala ed ascensori, dei nuovi setti centrali di sostegno dello scalone centrale a partire dalla loro fondazione, delle travi reticolari della nuova copertura, dei solai intermedi, l’ampliamento con nuovo volume basso destinato all’ingresso ed il nuovo piano della terrazza. Il progetto di rigenerazione dell’edificio trasforma radicalmente la struttura interna con la demolizione delle gradinate e mantenendo invece intatta la struttura dei pilastri e le murature di tamponamento che descrivono e caratterizzano la forma ellittica dell’edificio. La soluzione progettuale non comporta aumento di volume, in quanto la trasformazione prevista rimane sostanzialmente inclusa all’interno della struttura esistente, mantenendo traccia del disegno originale del perimetro dell’edificio ed il volume puro dell’elisse e dell’elemento di ingresso. La diminuzione della presenza di popolazione all’interno dell’immobile, consequenziale alla nuova destinazione d’uso museale rispetto a quella del Palazzetto dello Sport, comporterà anche un minore carico insediativo.
La progettazione ha tenuto conto dell’alto valore sociale e culturale dell’intervento soddisfacendo i seguenti requisiti prestazionali:
uso di metodologie costruttive volte all’ottimizzazione dei costi e della durata dei tempi di efficientamento energetico dell’involucro edilizio;
attenta valutazione volta alla riduzione del rischio sismico;
accuratezza nelle scelte progettuali volte al recupero del patrimonio culturale;
confort acustico interno ed esterno;
valorizzazione dei luoghi e spazi esistente;
uso materiali ecocompatibili e derivati dal recupero con riferimento ai Criteri Ambientali Minimi (CAM);
attenzione verso scelte progettuali che garantiscano contenuti costi di gestione e manutenzione, sia dal punto di vista architettonico che impiantistico.
La superficie complessiva quasi triplicherà: dagli attuali 2.200 metri quadrati a poco meno di 6.000. Confermando e ripulendo dai volumi aggiuntivi il contenitore a pianta ellittica e mantenendo la posizione dell’ingresso verso piazzale Oberdan, il progetto trasforma l’attuale avancorpo, ne mantiene il sedime e lo abbassa in altezza in modo da costruire un portale che consente allo spazio pubblico di “fluire” all’interno dell’edificio.
I lavori sono iniziati il 27/09/2023 e i lavori avranno durata di circa due anni per rispettare il termine del 2026 data la provenienza di parte dei fondi dal PNRR.

Origine del progetto

Il progetto è stato attivato nell'ambito della Missione 5 del PNRR, Componente 2, dedicata alle infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore. Si tratta in particolare dell'investimento 2.1: "Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale". Il progetto è stato approvato con Decreto del Ministero dell'interno del 30 dicembre 2021 a seguito della presentazione di un progetto da parte del Comune di Bergamo.

Soggetti Beneficiari

I soggetti che traggono vantaggio dal progetto sono i cittadini in generale, le imprese (data la presenza di attività commerciali nel progetto) e la città.

Contesto

Lo spostamento della GAMeC nell’ex Palazzetto dello sport ha una ragione che va al di là dell’esigenza di trovare nuovi spazi (soffitti più alti che possano favorire installazioni artistiche di grandi dimensioni). Risiede, infatti in un progetto più ampio che vede Bergamo cambiare la sua identità. Oltre ad essere una città poggiata su un forte tessuto industriale, economico, manifatturiere, Bergamo ha investito molto nel turismo, sono stati fatti investimenti vari, e la cultura è diventato uno dei motori di sviluppo della città. Come evidenziato dall’Assessore ai lavori pubblici nel corso dell’intervista, oggi l’asse attrattivo della Città è quello situato tra il Centro Piacentiniano e Città Alta. C’è un altro polo importante che è quello relativo all’Accademia Carrara che però è fuori dal circuito principale. Si crea una sorta di triangolo con tre vertici: centro Piacentiniano, Città Alta e la zona dell’Accademia Carrara che già nel PGT 2010, dove tutto questo – chiamato “Ambito strategico 1” – rappresentava il polo della cultura, del tempo libero e dello sport. Si allargava così tale ambito strategico anche al Palazzetto e allo Stadio. Il progetto mette quindi insieme aspetti di natura ambientale (tre parchi: Suardi, Marenzi, del Galgario), edifici pubblici di grande rilevanza (ex Caserma Montelungo), istituzioni culturali (Accademia) e il palazzetto, nonché gli Orti di San Tommaso. Attorno a questo ci sono altri luoghi importanti: La Chiesa di San Bernardino, l’Edificio Comunale Principe di Napoli (ovvero un ex asilo dismesso). Si può fare riferimento agli allegati per una rappresentazione su mappa.
Si è trattato quindi di mettere insieme un puzzle: l’operazione sulla ex Caserma Montelungo con la creazione di una residenza universitaria (si tratta di un’operazione da 70 mln euro, per la creazione di 450 posti letto); gli Orti di San Tomaso (erano legati alla riqualificazione dell’ex monastero delle Canossiane, si è chiusa questa operazione urbanistica che ha dato al Comune 13.000 mq di orti che sono divenuti proprietà pubblica). Si sta realizzando un passaggio ciclopedonale che arriverà nel cortile della vecchia GAMeC e in Piazza Carrara. Con 3,6 mln di euro Principe di Napoli verrà sistemato come la Cascina Cuccagna di Milano. Sarà un contenitore di attività diverse: spazi associativi, cultura, laboratori sul tema del cibo.
Si porta così a compimento un progetto, iniziato 20 anni fa, di scala urbanistica unico nel suo genere e di grande rilevanza pubblica.
Il progetto della nuova GAMeC non consisterà solo nel rifacimento dell’edificio ma anche nella sistemazione dello spazio esterno. Ad esempio, verrà realizzata una grande aiuola che fa da separazione con il parcheggio senza modificare i posti auto. Verrà creato uno spazio pedonalizzato che rafforzerà il collegamento tra il parco e la piazza, quindi il Museo e la Montelungo.
In definitiva, la GAMeC non risponde solo a bisogni funzionali ma ha dietro un progetto urbano di grande valore.

Avanzamento

Sulla base dell'osservazione del cantiere dall'esterno (vedi foto allegate), si evince che i lavori sono in corso e presumibilmente stanno interessando la parte interna del palazzetto dato che l'esterno non risulta ancora modificato.
Si allega link e foto del progetto insieme allo schema delle fasi costruttive. Durante l'intervista effettuata con l'Assessore ai lavori pubblici del Comune di Bergamo, è emerso che i lavori si trovano nella fase 5.

Risultati

Il progetto non ha ancora prodotto risultati in quanto non ancora terminato; ma risulta coerente con la missione 5 del PNRR che prevede la riqualificazione di aree urbane implementandole con diversi fini e servizi per la promozione della cultura e dell'inclusione sociale. Come già specificato, il progetto include anche la realizzazione di attività commerciali come ristoranti e negozi che potenzialmente creano una maggiore attrattiva.

Punti di debolezza

Alcuni articoli di giornale menzionano l’esistenza di segnalazioni circa l’effettiva congruenza urbanistica, idraulica e ambientale relativa al trasferimento della GAMeC all’ex Palazzetto dello Sport del Comune del Comune di Bergamo, dato che sotto al Palazzetto scorre il fiume Morla. Durante l'intervista effettuata con l'Assessore ai lavori pubblici questo tema è stato approfondito. L’Assessore ha spiegato che il Palazzetto ha una struttura ardita proprio perché per metà poggia sulla roggia Morla. Si tratta di un canale che passa sotto al parcheggio antistante il palazzetto e in parte sotto al Palazzetto stesso. Per un terzo, infatti, il palazzetto poggia sul solaio della roggia. La sua configurazione ellittica trova effettivamente giustificazione nel fatto che accompagna la curva che il Morla fa al di sotto del Palazzetto. A fronte di ciò, non sono emersi particolari punti di debolezza in generale e su questo tema specifico, in quanto il progetto è stato ampiamente e puntualmente esaminato da esperti nel campo, prima di essere approvato (vedi delibera allegata).

Punti di forza

Il maggior punto di forza del progetto è la creazione non solo di uno spazio adibito alla cultura ma anche di un luogo di incontro e aggregazione sociale che offra una molteplicità di servizi.
Inoltre, il progetto risulta ambizioso in campo internazionale data l'importante presenza di artisti internazionali che hanno esposto le loro opere all'interno della GAMeC attuale.

Rischi

Sulla base dell'osservazione del cantiere dall'esterno (vedi foto allegate), si evince che i lavori sono in corso e presumibilmente stanno interessando la parte interna del palazzetto dato che l'esterno non risulta ancora modificato.
Il principale rischio del progetto potrebbe essere rappresentato dalla scadenza prevista per Marzo 2026. Tuttavia, durante l'intervista, l'Assessore ai lavori pubblici ha confermato che i lavori si stanno svolgendo entro le scadenze e i tempi previsti.

Soluzioni e Idee

Per aumentare l'efficacia del progetto potrebbe essere interessante creare una convenzione tra i vari musei limitrofi alla nuova GAMeC, che dia la possibilità, con un unico biglietto, di avere accesso a più spazi espositivi.
Un'altra idea potrebbe essere quella di ampliare gli orari di visita anche nelle ore serali in concomitanza con eventi particolari, come la presenza di ospiti internazionali.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Sono stati intervistati:
Assessore ai lavori pubblici: Valesini Francesco
Assessore alla cultura: Ghisalberti Nadia

Domande principali

Alleghiamo in PDF la traccia dell'intervista inviata via mail ai soggetti di interesse.

Risposte principali

Il progetto è in linea con il PGT, in quanto non prevede consumo di ulteriore suolo, ma piuttosto la riqualificazione di una struttura già esistente. Inoltre, la posizione della nuova GAMeC assicura la vicinanza e interazione con altri centri di cultura quali l'Accademia Carrara e l'Accademia di Belle Arti.
Uno dei benefici derivanti dal progetto è la possibilità per GAMeC di compiere un ulteriore salto verso il poter ospitare progetti che richiedono grandi spazi e di affermarsi ancor di più come un riferimento dell’arte contemporanea nel nostro paese ma anche rispetto un’internazionalità di proposte.