REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITÃ CICLO-PEDONALE

Inviato il 27/02/2025 | Di Cycle Bridge

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto monitorato consiste nella realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto tra le località di Porto d'Ascoli e Martinsicuro. Il ponte è un simbolo di collegamento tra due regioni, Marche e Abruzzo, ed è un'infrastruttura la cui costruzione avrà effetti positivi sull'ambiente e sul turismo migliorando la qualità della vita e la rete di mobilità leggera del territorio.

Attività previste

Il progetto prevede la costruzione di un ponte ciclopedonale che collegherà le sponde nord e sud del fiume Tronto, unendo i due tratti attualmente separati della Ciclovia Adriatica. L'inizio dei lavori è stato previsto per giugno 2024, con completamento entro il 31 agosto 2025.

Origine del progetto

Il progetto del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto è stato avviato con l'obiettivo di collegare le regioni Marche e Abruzzo, unendo le località di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro. Questa iniziativa rientra nel più ampio contesto della Ciclovia Adriatica, un percorso cicloturistico che si estende lungo la costa adriatica italiana. Il progetto è stato finanziato con un investimento di circa 3,5 milioni di euro. La consegna dei lavori all'impresa aggiudicataria è avvenuta nel giugno 2024, come riportato dalla Regione Abruzzo.

Soggetti Beneficiari

I principali beneficiari del progetto sono:
-Cittadini locali: residenti delle zone di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro, che avranno un nuovo collegamento per spostamenti quotidiani.
-Ciclisti e pedoni: utenti della Ciclovia Adriatica e amanti delle attività all'aria aperta, che potranno usufruire di un percorso continuo tra le due regioni.
-Turisti: l'infrastruttura renderà l'area più attrattiva per il cicloturismo, promuovendo il turismo sostenibile.
-Attività commerciali locali: esercizi come ristoranti, bar e negozi potrebbero beneficiare dell'aumento del flusso turistico e della maggiore accessibilità.
Non emergono indicazioni specifiche su categorie di persone escluse dai benefici del progetto; tuttavia, è fondamentale assicurare che l'infrastruttura sia accessibile a tutti, comprese le persone con disabilità.

Contesto

Il territorio interessato dal progetto presenta la necessità di migliorare la mobilità sostenibile e di potenziare le infrastrutture turistiche. Il ponte ciclopedonale sul fiume Tronto risponde a questi bisogni, facilitando il collegamento tra le due regioni e promuovendo l'uso di mezzi di trasporto ecologici. Questo intervento si inserisce nel quadro del Piano Regionale delle Infrastrutture Marche 2032, che prevede lo sviluppo di reti ciclabili e infrastrutture sostenibili per migliorare la qualità della vita e l'attrattività turistica della regione.
Inoltre, il progetto contribuisce al completamento della Ciclovia Adriatica, rendendo più agevole e sicuro il percorso per ciclisti e pedoni lungo la costa adriatica. Questo intervento è in linea con le strategie di sviluppo sostenibile e valorizzazione del territorio promosse dalle amministrazioni locali e regionali.
Questi ed altri dettagli sono consultabili tramite il Decreto del Dirigente del Settore Infrastrutture e Viabilità n. 124 del 18 giugno 2024, disponibile sul Portale Gare d'Appalto della Regione Marche.

Avanzamento

La realizzazione del ponte ciclopedonale ha subito diversi ritardi. La realizzazione sarebbe dovuta iniziare durante il primo mese d'estate 2024
L'inizio effettivo dei lavori sarebbe dovuto poi essere posticipato a novembre 2024, ma ad oggi, il cantiere risulta ancora fermo, in quanto si sono presentati ulteriori ritardi come affermato nell'intervista allegata dalla dott.ssa Michela Ferroni, coordinatrice per la Regione Marche dell'attività di Programmazione interventi in materia di mobilità sostenibile.
vedi anche articolo: https://www.ilcentro.it/teramo/ponte-sul-tronto-a-breve-i-lavori-1.3345192

Risultati

Il progetto risulta avviato solamente sulla carta. In realtà i lavori sembrano fermi alla sola recinzione dell'area interessata anche se le autorità regionali affermano che sarebbero iniziati gli scavi per la costruzione dei piloni, come affermato dalla dott.ssa Michela Ferroni (coordinatrice per la Regione Marche dell'attività di Programmazione interventi in materia di mobilità sostenibile) durante l'intervista effettuata. Si conclude pertanto che, non è possibile valutare alcun genere di risultato. Abbiamo anche tentato l'organizzazione di una visita di monitoraggio ma l'operazione non è stata possibile proprio perché l'area non è presidiata, quindi non accessibile.

Punti di debolezza

Si parla del progetto da circa trenta anni in entrambe le regioni, ma solo nel giugno 2024 si è arrivati alla definitiva progettazione di un'opera che potrebbe risultare un'elemento interessante per la progettazione di attività turistiche delle due località interessate, San Benedetto del Tronto e Martinsicuro, ed anche dei comuni limitrofi.
Al momento, la più forte lamentela dei cittadini riguarda proprio la realizzazione, in quanto tutte le attività sono ancora sospese, quindi si temono ulteriori lungaggini burocratiche.

Punti di forza

Il punto di forza del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto è di sicuro la versatilità. Il ponte funge da collegamento strategico per due regioni con un turismo estivo molto ampio, tanto che potrebbero beneficiare di ciò attività presenti non solo in una regione, ma anche l'altra. Verrebbe poi diminuito l'inquinamento causato da gas, in quanto si favorisce l'utilizzo di mezzo sostenibili.

Rischi

Tra i vari rischi futuri per il progetto si può trovare:
-Ritardi nei lavori: Possibili nuovi slittamenti per problemi tecnici, burocratici o contrattuali.
-Problemi strutturali e ambientali: Rischi legati alla resistenza della struttura nel tempo e all'impatto sull'ecosistema fluviale e della riserva naturale della Sentina.
-Sostenibilità economica e sociale: Possibile bassa affluenza se non adeguatamente promosso e critiche per un uso non ottimale delle risorse pubbliche

Soluzioni e Idee

Alcune delle soluzioni adottabili:
-Accelerare i lavori → Monitorare i tempi di realizzazione con aggiornamenti periodici e risolvere rapidamente eventuali blocchi burocratici o tecnici.
-Manutenzione programmata → Assicurare fondi e piani di gestione per la sicurezza e la durata della struttura nel tempo.
-Promozione e incentivi all’uso → Organizzare eventi, campagne informative e servizi di bike sharing per aumentarne la fruibilità.
-Monitoraggio dell’impatto ambientale → Garantire che il ponte non alteri negativamente l’ecosistema del fiume.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

E' stata intervistata la dott.ssa Michela Ferroni, coordinatrice per la Regione Marche dell'attività di Programmazione interventi in materia di mobilità sostenibile (ad esempio, Sistema Nazionale Ciclovie Turistiche, fra cui la Ciclovia Adriatica).

Domande principali

Una delle due domande principali è stata:
Visto che il ponte si trova a ridosso di una riserva naturale, è stato fatto uno studio per verificare l'impatto ambientale e come il flusso di mezzi sostenibili potrebbe influenzarlo?
La seconda domanda principale è stata:
Dall'analisi di documenti è stato rilevato che, nonostante i progetti fossero stati approvati, i lavori risultano ancora fermi... Come mai?
Durante la progettazione, quali imprevisti sono stati rilevati?

Risposte principali

Per la prima domanda:
- E' stata fatta una Valutazione d'Incidenza Ambientale, ed il suo esito è stato positivo in quanto l'infrastruttura da realizzare è completamente eco-sostenibile e conforme all'ambiente. Il progetto tiene conto dello screening di VIncA. Per quanto riguarda i flussi di mezzi e turistici, non è stata fatta un'analisi puntuale. La Ciclovia Adriatica nel suo complesso tiene conto al rispetto dell'ambiente e al flusso turistico il quale ha vari indicatori per essere calcolata al meglio. Il singolo ponte non permette uno studio specifico sul flusso turistico, al contrario dell'intera Ciclovia Adriatica.
Per la seconda domanda:
-L'ITER del progetto è stato molto lungo, poiché interessava due regioni, quindi il tutto era raddoppiato. I lavori sono stati consegnati a giugno 2024, allestiti i cantieri nelle due rispettive regioni. Contemporaneamente, sono partite le operazioni in officina ed al momento stiamo risolvendo delle criticità strettamente collegate alla fase di esecuzione che a breve verranno risolte definitivamente per poter far ripartire i lavori.