REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Progetto per l'erogazione di servizi di incontro di domanda e offerta di lavoro e di sostegno all'inserimento lavorativo nei centri per l'impiego

Inviato il 11/12/2015 | Di Team-magini se vincessimo?

Descrizione

Il progetto si è proposto i seguenti obiettivi:
migliorare la qualità e l’efficacia del sistema regionale dei servizi per l’impiego, assicurando le condizioni logistiche, tecnologiche e organizzative per il consolidamento dei servizi offerti secondo elevati standard di dotazioni e prestazioni; rafforzare e innovare gli standard di qualità dei servizi di incontro della domanda e dell’offerta di lavoro, realizzato dai Centri per l’impiego pubblico; incrementare la qualità del servizio reso alle imprese, la puntualità e la linearità del rapporto, la riconoscibilità del servizio, allo scopo di consentire a: a. un maggior numero di utenti in difficoltà di trovare efficacemente lavoro; b. un maggior numero di imprese di proseguire nei propri processi di sviluppo attraverso l’individuazione di risorse umane adeguate.Più di preciso, il progetto ha voluto: potenziare il rapporto dei Centri Pubblici per l’Impiego con le imprese, per accrescere la qualità e la quantità in valore assoluto dei posti di lavoro disponibili; assicurare ai Centri Pubblici per l’Impiego una maggiore capacità di stimolare l’offerta di lavoro, raccoglierla, diffonderla, attraverso la costituzione in ogni Centro di uno specifico gruppo di lavoro e la messa a disposizione di risorse umane specializzate che si occupano di:
- gestire i rapporti con le imprese;
- erogare i servizi per rispondere al bisogno delle aziende che cercano personale;
- erogare servizi per supportare, promuovere e favorire l’inserimento lavorativo delle persone in cerca di lavoro. Le attività che sono state realizzate e continuano ad essere realizzate, dato che il progetto è stato rifinanziato anche successivamente, sono le seguenti:
servizi di incontro domanda offerta di lavoro e preselezione; servizio specifico di incontro domanda e offerta mirato per le donne straniere del settore socio-assistenziale, in via sperimentale presso il Centro per l’impiego di Modena; servizio promozione dei tirocini formativi e di orientamento; ricollocazione professionale (compatibilmente con le risorse disponibili); consulenza alle imprese sulle problematiche di assunzione di personale e in specie sulle opportunità di ottenere sgravi contributivi e incentivi pubblici legati alle assunzioni e alle diverse tipologie contrattuali.
I servizi di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro e di preselezione sono rivolti sia alle aziende che alle persone in cerca di lavoro. Si tratta di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e di segnalare alle aziende i candidati maggiormente rispondenti ai profili professionali richiesti. In particolare si prevede:
per le persone:
a. l’erogazione di colloqui di preselezione: per accertare le competenze, ricostruire le esperienze formative e professionali del candidato e verificare la sua effettiva disponibilità e propensione ad una determinata attività lavorativa;
b. l’inserimento in banca dati delle informazioni raccolte durante il colloquio di preselezione per poter effettuare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e segnalare i nominativi alle imprese che ne fanno richiesta;
c. la segnalazione dei nominativi alle imprese;
d. la possibilità di autocandidarsi sulle richieste di lavoro pubblicate sul sito della Provincia. per le aziende:
a. la raccolta e l’analisi delle richieste di personale;
b. l’individuazione e la segnalazione dei candidati più idonei al profilo professionale richiesto (con produzione di rose fino a 15 nominativi);
c. la pubblicizzazione in forma anonima della richiesta di lavoratori nella bacheca dedicata del Centro Pubblico per l’Impiego e sul sito Internet:
www.lavoro.provincia.modena.it/centrimpiego/cercalavoro. Le azioni specifiche di intermediazione nei servizi di assistenza domiciliare è stato avviato in via sperimentale presso il Centro per l’impiego di Modena e prevedono:
1. per il lavoratore:
a. il Centro per l’Impiego rileva i dati delle persone che sono disponibili e provvede alla valutazione delle competenze per i servizi di cura per le famiglie;
b. il lavoratore potrà ricevere per SMS la richiesta di contattare il centro per verificare la disponibilità per una specifica proposta di lavoro;
c. il lavoratore può sostenere i colloqui di lavoro anche presso il Centro e riceve assistenza per il Contratto di lavoro;
d. annualmente il CPI richiede ai lavoratori una conferma della disponibilità per mantenere aggiornati gli archivi;
2. per le famiglie che hanno bisogno di personale di cura:
a. riceve informazioni sulle norme relative ai contratti di lavoro domestico e su quanto previsto dalle istituzioni pubbliche sugli assegni di cura. Tale Servizio è disponibile
riceverlo sia presso il Centro per l’Impiego sia presso i Servizi Sociali;
b. attivano una ricerca di personale assistita e si prevede l’affiancamento nei colloqui (che si potranno tenere presso il Centro per L’Impiego.

La promozione dei tirocini è finalizzato a promuovere queste esperienza di formazione e orientamento per favorire la crescita professionale e le scelte lavorative del tirocinante. L’inserimento in azienda è finalizzato ad agevolare l’incontro tra aziende e risorse umane e a facilitare l’inserimento lavorativo del tirocinante. Il servizio prevede:
1. l’erogazione di colloqui approfonditi sui tirocini per informare sulle caratteristiche e modalità del tirocinio e verificare le competenze e la motivazione del potenziale tirocinante;
2. l’eventuale stipula di convenzione con aziende per l’attivazione del tirocinio, per le aziende non associate alle organizzazioni datoriali con le quali sono in essere convenzioni quadro che permettono lo snellimento delle procedure amministrative;
3. la definizione del progetto formativo di tirocinio;
4. l’individuazione di un tutor che segue il tirocinante durante tutta l’esperienza del tirocinio;
5. il rilascio della dichiarazione delle competenze acquisite con il tirocinio.

Le azioni di ricollocazione professionale favoriscono la ricollocazione di persone in difficoltà (lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, lavoratori/trici a bassa occupabilità, disoccupati di lunga durata) attraverso un processo guidato che accompagna e sostiene il lavoratore nella ricerca di una nuova collocazione lavorativa.
Il servizio prevede per le persone:
- la diagnosi delle competenze;
- il rafforzamento delle capacità di autopromozione nel mondo del lavoro;
- la definizione e la realizzazione di un progetto individuale di inserimento lavorativo;
- la possibilità di partecipare a corsi di formazione professionale;
- la promozione diretta dei loro CV al sistema locale delle imprese.

Le azioni di consulenza alle imprese rappresentano il servizio meno formalizzato e al tempo stesso con maggiori potenzialità di miglioramento della visibilità.

L’attività di consulenza alle imprese è quella centrale del progetto e prevede di realizzare incontri con le imprese per individuare i loro specifici fabbisogni di personale per poi cercare un migliore incontro con le persone disoccupate.
In pratica, le azioni concrete sono state realizzate attraverso l’assunzione a tempo determinato di 7 lavoratori a tempo pieno e 2 a tempo parziale con competenze specifiche sull’orientamento e la selezione del personale. Prima di questo progetto, i Centri Pubblici per l’Impiego affidavano all’esterno (a centri di formazione professionale) i servizi che invece si intende internalizzare.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto si è realizzato tra il marzo 2008 e il marzo 2010, poi è stato rifinanziato per altre due volte sugli stessi fondi, con alcune modifiche tenuto conto dell’esperienza che via via si stava facendo. Le assunzioni del personale dipendente dei Centri Pubblici per l’Impiego sono avvenute per mezzo di concorso pubblico e gli addetti hanno iniziato a lavorare e continuano a farlo, sulla base dei nuovi finanziamenti.

Tutte le azioni previste sono state avviate nel periodo considerato dal progetto sotto osservazione, ma in generale l’attività non si è conclusa, perché continua con il supporto di altri finanziamenti. Le azioni di consulenza per le imprese sono state meno di quanto previsto perché negli stessi anni si è manifestata la più grave crisi economica del dopoguerra. In quel periodo le imprese che avevano bisogno di fare nuove assunzioni erano molte meno di quelle che, purtroppo, erano costrette a licenziare o a mettere in cassa integrazione i loro dipendenti.

Risultati

I risultati attesi sono stati ridimensionati dalla crisi economica che ha determinato un netto calo delle richieste di personale da parte delle imprese del territorio.

Nel 2008, rispetto al 2007, c’è stato un calo deciso (34,8%) delle richieste di personale avanzate dalle imprese, che si è ulteriormente aggravato nel 2009 ( -50,8%). Ci sono stati quindi molte meno richieste dalle aziende ai servizi offerti dai centri pubblici per l’impiego. L’accesso delle persone in cerca di occupazione, invece, è molto aumentato. In questo difficile contesto economico e occupazionale, dove le richieste di personale non solo sono numericamente diminuite, ma dal punto di vista qualitativo si sono orientate verso profili maggiormente specializzati, i servizi di incontro domanda/offerta di lavoro, sono stati in grado di mantenere pressoché inalterati i loro livelli di performance, in termini di capacità di rispondere positivamente alle richieste aziendali: più del 90% delle richieste di personale sono state normalmente evase tramite segnalazioni di nominativi e anche gli esiti occupazionali delle segnalazioni si sono mantenuti pressoché costanti rispetto alla situazione pre-crisi.

Il giudizio dei responsabili del progetto è comunque positivo, perché in un contesto di calo generalizzato delle offerte di lavoro pervenute ai Centri Pubblici per l’impiego, le richieste di fruire del servizio preselezione da parte delle aziende sono calate in maniera proporzionalmente inferiore. Nel periodo intercorso tra ottobre 2008, inizio della situazione di crisi, fino a marzo 2010, il dato che mostra un sostanziale mantenimento del numero di richieste gestite dai Centri per l’impiego, è molto importante e dimostra una sostanziale fiducia e soddisfazione delle imprese per il servizio fornito dagli operatori. Inoltre, i responsabili del progetto segnalano una ripresa delle richieste pervenute nell’ultimo quadrimestre del progetto, coincidente con l’avvio dell’attività sistematica di promozione dei servizi presso le imprese.

Il mis-matching quantitativo tra posti disponibili e candidati ha determinato un aumento delle attività in favore delle persone e parallelamente un rallentamento delle attività di gestione delle richieste di personale avanzate dal sistema imprenditoriale. Anche per far fronte a questa situazione, è stata pianificata a partire dal mese di ottobre 2009 un’azione più strutturata di promozione dei servizi presso le imprese, con l’obiettivo di dare maggiore diffusione ai servizi offerti dai CPI presso il sistema imprenditoriale locale.

In particolare, questa attività di promozione, avviata dal mese di novembre 2009, ha previsto azioni di:
1. individuazione di aziende attive sul territorio per la creazione di un portfolio di potenziali clienti;
2. promozione dei servizi per l’inserimento lavorativo dei Centri per l’impiego e raccolta dei fabbisogni professionali delle imprese del territorio, anche attraverso visite dirette in azienda.

Nel corso degli anni successivi le richieste di personale pervenute al servizio preselezione sono progressivamente aumentate. Attualmente i Centri per l'impiego gestiscono circa 2.000 richieste all'anno.

La crisi economica ha inciso anche sul numero dei tirocini attivati che ha subito un calo rispetto al periodo precedente all’avvio del progetto. Se il calo tra il 2007 e il 2008 è nell’ordine del 16%, tra il 2008 e il 2009 si assiste ad un calo del 22%, attribuibile al contesto negativo, piuttosto che all’attività dei Centri per l’Impiego. Tra il 2007 e il 2008 aumentano i colloqui con le persone interessate ad attivare un tirocinio, ma questo dato si ridimensiona nella seconda annualità di progetto. Dal punto di vista qualitativo, nel passaggio tra la prima e la seconda annualità, si è modificata la distribuzione per fascia di età. Se nel periodo 2008 – 2009 quasi la metà dei tirocini interessava persone di età inferiore ai 20 anni, nell’anno successivo questa percentuale è scesa al 33%, mentre è praticamente raddoppiato il coinvolgimento dei giovani tra 25 e 29 anni. Il coinvolgimento di fasce di età e di titoli di studio più elevati sembra confermare una maggiore difficoltà dei giovani a entrare nel mondo del lavoro, quindi una loro maggiore disponibilità ad esperienze, il più delle volte non retribuite, capaci di rafforzare le competenze e di aumentare le occasioni di entrare in relazione con imprese.

L’impressione che si ricava dalla intervista e dai documenti è che i responsabili ritengano soddisfacente il risultato del progetto, tenuto conto della crisi economica che nello stesso periodo ha minacciato l’occupazione e la stessa esistenza di numerose imprese del territorio.

Punti di debolezza

Il progetto ha trovato un forte limite e allo stesso tempo un’opportunità derivante dalla esplosione contemporanea della crisi economica che ha profondamente colpito anche un territorio dove la disoccupazione è stata sempre molto contenuta.

Punti di forza

Lo studio di questo progetto ha prodotto nuova conoscenza.

“La cosa che mi è piaciuta di più di questo progetto, ma soprattutto che mi ha incuriosito, è la creazione di uno staff qualificato con il compito di fare conoscere alle imprese i servizi del Centro per l’Impiego. Attraverso le attività di pre-selezione, tirocini e formazione più aziende sono interessate a rivolgersi ai CPI e così si aumentano le opportunità di lavoro degli utenti. Non ero a conoscenza di questa funzione e pensavo che i CPI si rivolgessero solo a chi è in cerca di lavoro.”

“Mi ha colpito il fatto che i programmi del FSE sono diretti a rendere la persona autonoma nel cercare un’occupazione e non di renderla occupata”.

“La cosa che mi è rimasta più impressa è l’attenzione che ci mettono i CPI nel fare avere a tutti quelli che lo richiedono i requisiti a rendere i soggetti interessati occupabili”.

“La cosa che mi ha colpito di più è che i finanziamenti ottenuti sono stati impiegati nel modo corretto, tanto da riceverne altri negli anni successivi, anche se a mio parere non si è prodotto un effetto di lunga durata, ma solo nel periodo in cui il progetto è stato attivo”.

“Mi ha colpito particolarmente il fatto che vengano organizzati anche colloqui per il collocamento delle persone con disabilità che godono di particolari diritti, perché non ne ero a conoscenza”.

Rischi

Il maggior rischio è costituto dalla caduta dei finanziamenti dedicati che hanno permesso, e permettono tutt’ora, di pagare gli stipendi al personale qualificato per realizzare queste nuove azioni di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Il blocco delle assunzioni negli enti pubblici non fa ben sperare e costituisce una minaccia nella prosecuzione di questo genere di azioni.

Soluzioni e Idee

Sembra che l’attivazione del CPI, possibile con i finanziamenti comunitari, abbia prodotto una maggiore possibilità di collaborazione con le imprese del territorio. Il Centro ha avuto la possibilità di organizzare al suo interno nuovi sportelli e nuove azioni, diverse da quelle esclusivamente amministrative che erano tradizionali del collocamento. Per un lungo periodo, questi servizi erano affidati dalla Regione in appalto a soggetti esterni, specialmente ai Centri di Formazione Professionale di natura privata.

Il personale specializzato, assunto a seguito dei finanziamenti comunitari, ha un contratto a termine e questa situazione non favorisce la loro motivazione. Inoltre, non ci sono garanzie che gli altri addetti, con contratto a tempo indeterminato, quindi stabili, abbiamo nel frattempo acquisito le competenze necessarie. Occorrerebbe che questo personale venisse assunto stabilmente permettendo loro di sentirsi sicuri e motivati a fare sempre meglio il loro mestiere.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Visita diretta documentata da foto e video

È stata intervistata la dottoressa Eugenia Scandellari che è Istruttore Direttivo, cui è affidato il Coordinamento Organizzativo dei progetti e dei servizi del Centro Pubblico per l’Impiego della Provincia di Modena.

Domande principali

Risposte principali