REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MONITORAGGIO E UBICAZIONE AREE DI SMALTIMENTO ABUSIVO - INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E PROGETTO DI IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA - COMUNI DI CASERTA E MADDALONI
Inviato il 3/02/2021 | Di Smalty dream
| @smaltydream
Descrizione
Il progetto vuole accrescere la capacità di offerta, qualità e efficienza del servizio di gestione dei rifiuti, rafforzando le filiere produttive a esso collegate e recuperare alle opportunità di sviluppo sostenibile i siti contaminati, anche a tutela della salute pubblica. Grazie alle nuove tecnologie e alla realizzazione di un sofisticato impianto di videosorveglianza fisso, controllato a distanza, da centrali operative, ubicate presso la sede della polizia municipale, si può combattere lo smaltimento abusivo dei rfiuti, tutelando l'ambiente e la salute pubblica. Inoltre il progetto prevede anche la riqualificazione ambientale di alcuni siti, opportunamente individuati, oggetto dell'abbandono abusivo ed incontrollato di rifiuti con danni a carico dell'ambiente, della salute pubblica (la percentuale delle persone che si ammalano di cancro, nella Regione Campania, è decisamente alta se rapportata a quelle di altre regioni) e non ultimo a danno delle tasche dei cittadini a cui carico è la rimozione dei rifiuti abusivi attraverso la tassa che viene pagata.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Sulla base delle informazioni raccolte direttamente dai soggetti coinvolti, abbiamo acquisito che la realizzazione dell'impianto di videosorveglianza è stata completata nel 2018, mentre la riqualificazione ambientale è bloccata in quanto non è stato possibile operare sui siti inizialmente individuati. L'amministratore delegato della società ITS S.R.L., soggetto realizzatore, ci ha spiegato che essendo al momento bloccata la parte relativa alla riqualificazione ambientale, il progetto non si può considerare concluso dal punto di vista del collaudo generale dell'opera; non si sa se i fondi rimanenti saranno utilizzati per altre opere a beneficio della collettività. Anche il funzionario della Regione Campania ha confermato che è stato erogato solo una parte del finanziamento. L'assessore alla sostenibilità ambientale ed igiene pubblica del comune di Maddaloni, dott. Liccardo, ci ha fornito dati puntuali relativamente alla tempistica del progetto. In particolare, la regione Campania, utilizzando i fondi di sviluppo e coesione 2007- 2013, con una propria delibera ha finanziato gli obiettivi riservati ai comuni firmatari del patto "Terra dei fuochi" ( firmato l’11 luglio 2013). Tale patto nasceva dall’esigenza di contenere e limitare l’abbandono di rifiuti che innescavano roghi degli stessi. A novembre 2013 i comuni di Maddaloni e Caserta si uniscono per presentare un progetto finalizzato, appunto, all'ottenimento di questi finanziamenti previsti dal bando regionale; il comune di Caserta è individuato come comune capofila. A settembre 2014, la regione Campania, ammette a finanziamento i comuni di Maddaloni e Caserta, però solo nel febbraio 2016, viene emanato il decreto di assegnazione delle somme e firmato l’accordo di programma. A settembre 2016, il comune di Caserta trasmette alla regione Campania il progetto definitivo, a febbraio 2017 pubblica il bando per l’affidamento delle attività di realizzazione. Il contratto di aggiudicazione viene firmato a ottobre 2017; la consegna delle aree per quanto riguarda Maddaloni avviene a gennaio 2018; il piano di sicurezza necessario per iniziare i lavori viene presentato a marzo 2018; i lavori sono ultimati tra maggio e giugno 2018.
Risultati
Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativiIl progetto, concluso per quanto riguarda l'impianto di videosorveglianza, ha consentito di individuare e sanzionare un certo numero di persone solite nell'attività di smaltimento abusivo di rifiuti, così come testimoniato dal Comandante della Polizia Municipale di Caserta, dai diversi articoli di giornale e comunicati stampa, allegati al presente report e dall'assessore del comune di Maddaloni. Per il comune di Maddaloni, relativamente all'impianto di videosorveglianza sono state previste postazioni in zone periferiche, precisamente in: via De Filippo, via Mastrantuono (nei pressi della centrale turbo gas), via Ficucella, via Lamia (verso Cancello), via Pintime (parte centrale di Maddaloni) e via Quaranta Moggi (verso l’area di Calatia a confine con San Nicola La Strada).
Relativamente alla riqualificazione ambientale, le zone inizialmente previste sono state più volte cambiate. Alla fine si è scelta l’area di via Starzalunga, antistante il parco Lourdes, anch’essa un’area soggetta all’abbandono incontrollato di rifiuti. Con la riqualificazione urbana si è ultimata e realizzata la recensione dell'area, anche se l’abbandono dei rifiuti ingombranti si è spostato su aree all’esterno della stessa. L’area doveva anche essere dotata di una piantumazione però non è stata realizzata, non prevedendo il progetto il finanziamento dell’impianto di irrigazione. Le giostrine che dovevano andare su questa area, sempre finanziate, sono state donate e montate all’interno della scuola dell’infanzia di via Feudo. I lavori, per il completamento della riqualificazione dell'area di via Starzalunga, saranno finanziati con fondi a carico del bilancio comunale 2021.
Punti di debolezza
Diverse sono le difficoltà riscontrate nell'attuazione e realizzazione del progetto. Problematiche subentrate dopo la progettazione non hanno consentito la riqualificazione ambientale dei siti inizialmente individuati; la mancanza dell'obbligatorietà della manutenzione, nella progettazione, mette a rischio il futuro funzionamento dell'impianto di videosorveglianza; il non prevedere nella progettualità tutto ciò che serve per la realizzazione e il mantenimento ne rende difficile la realizzazione stessa (se si prevede la piantumazione di un'area bisogna prevedere a finanziamento anche l'impianto di irrigazione); tempi troppo lunghi tra l'ammissione al finanziamento e la realizzazione (iniziato nel 2013, terminato nel 2018); la scarsità di personale e risorse finanziare da parte degli enti locali; il dissesto finanziario del comune di Caserta che ha rallentato i pagamenti verso la società ITS (soggetto realizzatore).
Punti di forza
Del progetto monitorato ci è piaciuto il grosso potenziale delle tecnologie per il controllo del territorio. Dalla centrale operativa, la Polizia Municipale grazie agli impianti di videosorveglianza fissi, può contribuire alla riduzione dello smaltimento abusivo dei rifiuti, sanzionando chi commette l'illecito, con benefiche ricadute sull'ambiente e sulla salute pubblica. La collaborazione tra il comune di Caserta e quello di Maddaloni; la firma del patto "Terra dei fuochi".
Rischi
Il più grande rischio è la mancanza di risorse finanziarie necessarie per la manutenzione degli impianti. Nessun impianto può funzionare senza manutenzione. Inoltre con il tempo la tecnologia va avanti e l'impianto potrebbe risultare obsoleto. Altra criticità è che gli impianti di videosorveglianza sono fissi: coloro che non hanno un senso civico finiscono per smaltire i rifiuti abusivi in altre zone.
Soluzioni e Idee
Fondamentale è la manutenzione degli impianti per garantirne il funzionamento e l'efficienza per cui degli appositi fondi dovrebbero essere previsti anche a carico del bilancio comunale. Una progettualità dovrebbe sempre prevedere un obbligo di manutenzione e tutto ciò che serve per rendere fattibile l'intervento. Inoltre bisognerebbe estendere il monitoraggio alla maggior parte del territorio comunale con interventi complementari e maggiori investimenti per evitare che lo smaltimento abusivo venga spostato in altre zone non monitorate (molto efficienti da questo punto di vista gli impianti di controllo mobili come le fototrappola). Altrettanto fondamentale è predisporre azioni che sensibilizzino i cittadini alle buone pratiche e al buon esempio anche attraverso progetti come questo, affinchè tutti abbiano qual senso civico senza il quale nessuna azione potrà mai risolvere il problema. Molto interessante sarebbe anche mettere in piedi, da parte dell'amministrazione comunale, un sistema premiante attraverso sconti sulla tassa rifiuti per chi rispetta le regole e un sistema sanzionatorio per chi non le rispetta.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
- Intervista con i referenti politici
A causa dell'emergenza epidemiologica è stato possibile incontrare i soggetti coinvolti solo a distanza. In questa fase tutta la Regione Campania è in zona rossa, qualsiasi spostamento è vietato se non per motivi di lavoro, salute o urgenza. Con ciascuno abbiamo fissato una riunione sulla piattaforma google meet, della durata massima di 50 minuti e somministrato le domande, allegate al presente report, precedentemente preparate. Tutti si sono resi immediatamente disponibili e, senza alcuna difficoltà, siamo riusciti a reperire le informazioni e i dati. Di seguito i soggetti che abbiamo incontrato nella settimana dal 15 al 20 marzo, ad eccezione dell'assessore del comune di Maddaloni che abbiamo incontrato il 23 marzo. Solo per la Regione Campania il contatto è stato telefonico e via mail.
Dott. Pietro Fedele Amatulli in rappresentanza della società KIQUAL S.R.L che si è occupata della fase di progettazione dell'impianto (realizzatore)
Dott. Nello D'Anna, amministratore delegato della società ITS S.R.L. che si è occupata della fase di realizzazione dell'impianto (realizzatore)
Dott. Luigi De Simone comandante della Polizia municipale del comune di Caserta (comune attuatore e beneficiario)
Dott.ssa Francesca Grieco Funzionario dell'Ufficio Regionale di Staff 50.17.91 "Infrazioni Comunitarie e Piano Regionale dei Rifiuti" (soggetto programmatore)
Dott. Apperti, attivista Lega Ambiente e consigliere comunale (cittadino informato)
Dott. Salvatore Liccardo, assessore alla sostenibilità ambientale ed igiene pubblica del comune di Maddaloni (comune beneficiario e referente politico)
Domande principali
Le principali due domande poste agli intervistati sono state:
- Perché l’esigenza dell'installazione di impianti di videosorveglianza?
- Quali criticità sono state riscontrate?
Risposte principali
Le principali due risposte degli intervistati:
- La presenza di un impianto di videosorveglianza permette un controllo del territorio e contribuisce alla riduzione dello smaltimento abusivo dei rfiuti.
- Le maggiori criticità riscontrate sono state: scarsità di risorse finanziarie che non garantiscono la manutenzione degli impianti; tempi troppi lunghi tra la fase iniziale e quella finale; non sempre la progettualità prevede tutto il necessario per la realizzazione e mantenimento dell'opera; scarsa efficienza nella gestione del progetto, a livello di enti locali, per mancanza di risorse finanziarie e di personale; dissesto finanziario del comune di Caserta.