REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Report (AF)FONDO PERDUTO

Inviato il 11/03/2022 | Di affondoperduto | @https://twitter.com/affondoperduto?t=EEAoX1BL78qkuC9jUuV-Jw&s=08

Descrizione

Il centro abitato di Santa Cesarea Terme sorge sulla costa adriatica, nella zona sud-orientale del Salento. Dal punto di vista morfologico il territorio è individuato da un altopiano, caratterizzato dall’alternanza di blandi rilievi (serre – elevazione massima 190 m rispetto al livello marino attuale) ed estese e poco profonde depressioni (circa 120 m sul livello del mare) e risulta limitato verso mare da un ripido pendio roccioso.

Tutta la fascia costiera di Santa Cesarea presenta i segni dell’azione morfogenetica del mare. La scarpata, infatti, si presenta incisa da terrazzi marini, ora ridotti in lembi, tra i quali il più ampio e significativo è quello dei 20 – 25 metri di quota, su cui è ubicato il vecchio centro termale. A quote inferiori (10 m e 3 – 4 m) si rinvengono lembi di due altri terrazzi coi quali è correlabile buona parte delle famose grotte carsico-marine che si aprono in questo tratto di falesia (Romanelli, Zinzulusa, Striare, ecc.). Il tratto di costa considerato presenta un quadro di generale instabilità, con conseguenti dissesti in risposta a sollecitazioni da riferire a fattori esogeni (ambiente meteo marino) ed endogeni (geologia e tettonica). Tra i fattori esogeni è possibile individuare, le precipitazioni e l’azione del mare. Quest’ultima si manifesta attraverso il frangersi del moto ondoso sulla falesia. Le mareggiate più frequenti sono la causa del solco di battente presente ai piedi della parete rocciosa, che è alla base dei fenomeni di crollo di porzioni di roccia costituenti la falesia stessa. Un ruolo molto importante in tal senso è giocato dalla natura litologica della roccia che nel nostro caso, essendo carbonatica, è favorevole alla formazione del solco. Gran parte del tratto di costa considerata è già bordata da massi più o meno ciclopici calcarenitici, a testimonianza dei ripetuti crolli succedutisi nel tempo. Inoltre, gli effetti aloclastici dell’aerosol marino, unitamente alle precipitazioni meteoriche, possono provocare un ampliamento delle discontinuità esistenti, favorendo il loro estendersi verso l’entroterra, portando alla formazione di cavità ed al crollo di strati più resistenti su altri meno competenti.

Nel caso in esame, i venti, oltre che generare forti mareggiate, determinano l’abrasione diretta dei sedimenti che formano la falesia. Inoltre tra i fattori endogeni che determinano condizioni di instabilità della falesia, vanno considerati scivolamenti e crolli che possono interessare singoli blocchi o rotture globali del pendio. Ciò è particolarmente evidente nella porzione orientale del tratto di falesia investigato.

Le condizioni di instabilità della falesia dovute ai fattori endogeni possono essere peggiorate dall’intervento antropico, che spesso si manifesta attraverso la realizzazione di accessi incontrollati a ridosso della falesia con automezzi e la realizzazione nel corso degli anni di sottoservizi e canalizzazioni. Lungo la costa in argomento si osservano, quindi, le tipiche manifestazioni dell’azione morfogenetica del mare, quali anfratti, grotte, fenomeni di scalzamento al piede delle pareti calcarenitiche e, a luoghi, frane, che nel loro susseguirsi mostrano chiaramente la tendenza evolutiva della falesia in progressivo arretramento. Questi fenomeni hanno raggiunto un grado elevato di pericolosità (area classificata a pericolosità geomorfologica elevata PG3 dall’AdB/P), come dimostrano i crolli ed i distacchi di porzioni rocciose che hanno coinvolto negli anni precedenti (blocco massivo staccatosi in località Fontanelle) il tratto di costa considerato.

A fronte di queste constatazioni sono stati ritenuti necessari interventi volti a mitigare il rischio geomorfologico nella zona in oggetto. Con Determinazione Dirigenziale n° 319/64 del 21/10/2013 è stata indetta la Procedura aperta per la progettazione esecutiva ed esecuzione delle opere dei “Lavori di messa in sicurezza geomorfologica delle falesie costiere del territorio di Santa Cesarea Terme”, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, da redigere sulla base del progetto preliminare approvato dall’Ente con Delibera G.C. n. 119 del 21.10.2013. L’appalto è stato aggiudicato, mediante offerta economicamente più vantaggiosa, dall’ATI Idrogeo s.r.l. – Sub Technical Edil Service s.r.l., con progettisti indicati il RTP prof. ing. V. Cotecchia – ing. F.D. De Fabrizio – ing. L. Cretì – ing. G. Pino, arch. Valeria Giannetta e geol. Maurizio De Rinaldis.

Nel maggio 2015 il progetto definitivo è stato rivisto e revisionato (Revisione 01) sia a seguito delle osservazioni espresse dai vari Enti nella Conferenza dei Servizi dell’11/02/2015, sia per rendere gli elaborati progettuali adeguati per il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale.

Il progetto definitivo ha quindi ricevuto, nell’ambito della procedura VIA, il parere favorevole con prescrizioni ed è stato approvato dal Comune di Santa Cesarea Terme con Deliberazione di Giunta Comunale nr. 15 del 01/03/2018.

La progettazione è stata indirizzata verso l’individuazione di interventi poco invasivi e conservativi, tali cioè da modificare al minimo le condizioni morfologiche e la lettura geologica che il sito oggi offre, e che in sintesi rappresentano il suo spettacolare valore paesaggistico. In particolare, gli interventi previsti sono di sei tipi: disgaggi e pulizia della parete rocciosa mediante l’intervento di appositi rocciatori, con lo scopo di rimuovere dalla superficie del costone di tutto quanto dannoso per la roccia; interventi di consolidamento delle pareti rocciose consistenti nella realizzazione di ancoraggi passivi; interventi di consolidamento consistenti nella realizzazione di strutture in cemento armato; interventi di consolidamento consistenti nella realizzazione di micropali armati; consolidamento dei livelli marnosi erodibili presenti nella formazione calcarenitica, consistente nella impregnazione dello strato superficiale, nonché nell'esecuzione di iniezioni a bassa pressione, con resina; risarcitura di fratture da realizzare mediante iniezione di resine epossidiche.
Il Quadro Tecnico Economico relativo al progetto è stato approvato con Determinazione Dirigenziale n° 43/190 del 30.06.2014, per un importo complessivo di € 4.053.827,37; l’intervento “Lavori di messa in sicurezza geomorfologica delle falesie costiere del territorio comunale” è stato poi acquisito al POR PUGLIA 2014/2020 - Fondo FESR – Azione 5.1 per € 4.053.827,3 con Determinazione Dirigenziale della Sezione Difesa del suolo e Rischio Sismico - Servizio Risorse Naturali n. 107 del 14.04.2016. In seguito nella Deliberazione n° 97 del 31.07.201 l’importo lavori diventa di € 2.544.140,43

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

La ditta Idrogeo si è aggiudicata i lavori nel 2014, ben tre anni dopo la pubblicazione del bando avviando solo minime operazioni di disgaggio; in seguito alla morte del titolare di Idrogeo, alla realizzazione del progetto si è affiancata nel 2014 l’impresa Edil Costruzioni (oggi rinominata MGM), che ha avviato da subito contenziosi con il Comune, risolti solo nell’ottobre 2021. L’accordo trovato si sarebbe dovuto concretizzare nel proseguimento dei lavori, tuttavia solo nella zona presso il Circolo Nautico è stato realizzato qualche intervento. Erano inoltre state costruite delle impalcature ma in seguito alla mareggiata buona parte del materiale è caduto in mare, costituendo un ulteriore ostacolo al completamento dei lavori, che ad oggi rimangono fermi.

Risultati

Non è stato possibile valutare l’efficacia dell’intervento - Es. il progetto non ha ancora prodotto risultati valutabili

I risultati sono nulli in quanto il progetto non è concluso

Punti di debolezza

A proposito degli svantaggi di quest’opera è opportuno evidenziare una peculiarità delle falesie: il loro rischio al crollo rimane permanente. Questo rischio è dunque destinato a rigenerarsi, in seguito alla continua erosione della roccia dagli agenti esogeni. L’architetto Sticchi ha spiegato durante l’intervista che ci sono stati degli elementi aggiuntivi che hanno rallentato ulteriormente la realizzazione del progetto. Uno di questi è la caduta di materiali in mare durante il disgaggio dei massi delle falesie.
La sovrintendenza è un organo istituzionale che approva i progetti prima che vengano avviati. Lo scopo principale di quest’organo è la salvaguardia della bellezza del territorio, garantendo che non venga apportata nessuna modifica al luogo. A causa di questo intento, secondario per l’amministrazione, sono passati 4 anni in cerca di un’approvazione che ha tardato ad arrivare.

Punti di forza

I vantaggi che si otterranno dalla realizzazione di questo progetto sono senz’altro la messa in sicurezza di un’opera pubblica che diventerà nuovamente accessibile a cittadini e turisti. Di fatto, il sindaco Pasquale Bleve ha evidenziato l’importanza della salvaguardia personale come primo fondamento dell’intervento edile.
Un altro vantaggio significativo, questa volta riguardante il settore terziario, è il turismo: la zona di Santa Cesarea Terme ha infatti diverse aree balneari di notevole bellezza, ma il lungomare interrotto dalle impalcature penalizza le attività locali, che hanno subito una cospicua perdita economica negli ultimi anni.
Alcuni imprenditori intervistati dal team di Affondo Perduto, hanno dichiarato di aver subito un calo del profitto, specialmente durante la stagione estiva. Infatti da ottobre 2018 ad oggi sono state perse tre stagioni, a ulteriore danno dell’epidemia da coronavirus.

Rischi

Uno dei rischi che si fa sempre più imminente è la perdita dei fondi. Correva il 2013 quando la vecchia amministrazione presieduta dall’ex sindaco Cretì riceveva lo stanziamento di €5.000.000,00 per la messa in sicurezza delle falesie di Santa Cesarea Terme. Ad oggi, nel 2022, è stato utilizzato solo il 3% dei fondi a disposizione, e verrà perso se i lavori non riprenderanno a breve. Il team ha cercato spiegazioni sulla data di scadenza dei fondi, ma non è stata fornita una risposta abbastanza esauriente da parte delle fonti intervistate. È visibile un forte malcontento dei cittadini, ormai stanchi di vedere la situazione invariata. Le testimonianze lamentano il temporeggiare dell’amministrazione e lavori che non procedono mai.

Soluzioni e Idee

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Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

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  • Facebook
  • Instagram
  • Blog/Sito web del Team

Connessioni

  • Sindaco, Comune Santa Cesarea
  • Ingegnere direttore tecnico dei lavori, Comune Santa Cesarea
  • Architetto,

Contatti con i media

  • Giornali Locali
  • Giornali Nazionali

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Risposte generiche
  • Promesse concrete

Descrizione del caso

il team di (AF)FONDO perduto si è reso consapevole delle tante complesse problematiche burocratiche e amministrative (ma non solo) che hanno ostacolato il proseguimento del lavori nel corso degli anni; sulla base di questo abbiamo motivo di credere che almeno nel breve periodo non ci saranno cambiamenti positivi relativi al progetto. A fronte di un decennio durante quale i lavori hanno proceduto con estrema lentezza, a poco può essere servito Il nostro monitoraggio.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Sindaco, esperto architetto, direttore tecnico dei lavori

Domande principali

- Questo problema delle falesie ha influito sul turismo di Santa Cesarea? Quanto?
-Dove è opportuno cercare per trovare la causa o i responsabili di questo ritardo nell'inizio dei lavori?

Risposte principali

-Sicuramente ha influito sul turismo, soprattutto per coloro che arrivano a Santa Cesarea senza essere a conoscenza che molte zone non sono accessibili a causa dei lavori. (Sindaco)
-Questo evento ha fermato l'economia del paese, ha fermato tutto. È mancato un amministratore che pensasse al bene comune e che prendesse in mano la situazione. Ci sono molte case in vendita, molte persone si sono pentite di aver acquistato casa qui perché non hanno trovato nel tempo quello che avevano pensato di trovare quando hanno acquistato. Non ci sono i servizi, il Pronto soccorso estivo non c'è più da diversi anni. (Cittadini)

- Prima che il progetto venisse approvato dalla Sovrintendenza sono passati quattro anni, ciò significa che una prima causa va ricercata nel sistema burocratico dello Stato, ma non solo. Il sindaco, il Comune fa gli interessi del cittadino, la ditta fa i propri interessi. Senza dubbio le controversie che ci sono state tra ditta e amministrazione hanno contribuito a ritardare l' inizio dei lavori. (Sindaco di Santa Cesarea)