REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
ARCHE' CENTRO TERRITORIALE DI INCLUSIONE' - C02 MADDALONI

Inviato il 10/03/2023 | Di TEAM Fare Breccia | @https://twitter.com/BrecciaFare?t=lM8RgJOmXQX2zUb5WSy8oA&s=09

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

L’ambito territoriale C02 è uno dei dieci ambiti territoriali della provincia di Caserta, corrisponde al distretto sanitario, raggruppa i comuni di Maddaloni (capofila), Cervino, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, Arienzo, Valle di Maddaloni ed è la sede principale della programmazione degli interventi dei servizi sociali, in stretta collaborazione con l’ASL e con le istituzioni scolastiche.
Il progetto ARCHE' CENTRO TERRITORIALE DI INCLUSIONE è una proposta progettuale dell'ambito territoriale C02 in partenariato con le cooperative sociali Antigone e Medi Hospes e la scuola di formazione Cash di D’Addio Dario, relativa all’avviso pubblico non competitivo D.D, n 191 del 22/06/2018 “I.T.I.A. Intese Territoriali di Inclusione Attiva” della Regione Campania, a valere sul Por Campania FSE 2014/2020.
Il bando è finalizzato alla realizzazione di Centri Territoriali di Inclusione per l’attuazione di misure di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale e per la promozione dell’innovazione sociale. La Regione Campania ha messo a disposizione degli Ambiti Territoriali, circa 60 milioni di euro per la realizzazione di servizi di supporto alle famiglie (Azione A), percorsi di empowerment (Azione B) e tirocini di inclusione sociale (Azione C)
Il progetto è ammesso a finanziamento con D.D. n. 98 del 10/04/2019 con 90 punti e per una cifra di euro 926.743,02.

Attività previste

Le attività previste si svolgono prevalentemente nel centro famiglie presso l’ex Macello in via Napoli a Maddaloni.
L’obiettivo strategico è quello di realizzare una presa in carico di nuclei familiari multiproblematici e/o persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione.
In sede la cooperativa sociale Antigone gestisce lo sportello famiglie, attraverso il lavoro di diverse figure professionali, l’assistente sociale, lo psicologo, il mediatore familiare, il mediatore culturale; accoglie la famiglia con la quale costruisce percorsi di sostegno alla genitorialità di mediazione familiare, anche in caso di separazione, e di mediazione scolastica.
La cooperativa sociale Medi Hospes realizza azioni educative presso il domicilio delle famiglie per la gestione della vita quotidiana, dei conflitti e di supporto alla costruzione della relazione genitoriale.
Le famiglie non si rivolgono direttamente al centro famiglie, ma vi sono indirizzate dall’operatore di sportello dei servizi sociali presente in ogni comune dell’ambito, a cui è stato dato il nome di “antenna”, perché raccoglie il bisogno del nucleo familiare o del singolo individuo.
Alcune famiglie sono indirizzate al centro dal tribunale dei minori e molto importante è il lavoro di collaborazione con le ASL per la risoluzione, ad esempio, di tutte quelle situazioni in cui i genitori fanno fatica ad accettare le difficoltà dei propri figli.
Nella sede di via Napoli vi è un spazio neutro, ovvero una stanza in cui avvengono, alla presenza di un operatore, gli incontri tra figli minorenni di genitori che attraversano fasi conflittuali, al punto da interrompere l’esercizio del diritto di visita da parte del genitore non affidatario o ai figli minorenni di genitori che hanno ricevuto dei provvedimenti che limitano i contatti fra essi a causa di gravi motivi (maltrattamenti, trascuratezza, violenze domestiche).
Tali incontri sono consentiti dal Tribunale e l’operatore relaziona sull’incontro, con l’obiettivo di rendere possibili, nel tempo, gli incontri sicuri e senza mediazione.
Per l’azione B, percorsi di empowerment sono stati realizzati 7 corsi di formazione: comunicare in lingua inglese (80 ore), chiavi digitali (80 ore), imparare ad imparare (40 ore), operatore dell’infanzia (600 ore) collaboratore domestico-colf (80 ore), SMA –SAB (corso per l'Abilitazione attività di Commercio nel Settore Merceologico Alimentare e di Somministrazione di Alimenti e Bevande ) ((ex REC-registro esercenti commercio ormai soppresso)160 ore, addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi (120 ore). I corsi sono terminati, è in completamento solo il corso collaboratore domestico-colf.
I tirocini formativi sono stati svolti presso i Comuni dell'ambito e presso aziende private in collaborazione con la scuola di formazione Cash di D’Addio Dario.

Origine del progetto

Nel testo del programma POR FSE Campania 2014/2020 si legge un incremento della percentuale di nuclei familiari campani che presentano situazioni di maggiore difficoltà.
I dati della rilevazione ISTAT del 2013 sulla povertà in Campania, riferisce in povertà famiglie numerose, con persone non autosufficienti a carico, in particolare minori, famiglie monoreddito o con bassi livelli di reddito, famiglie monoparentali, famiglie con bassi livelli di istruzione.
Da questa analisi della situazione in Campania nasce il DD n. 191 – DG 5 del 22/06/2018, rivolto agli Ambiti Territoriali della Regione Campania e finalizzato alla costituzione di Intese Territoriali di Inclusione Attiva con i soggetti del territorio impegnati nelle azioni di contrasto alla povertà, attraverso le tre azioni.

Soggetti Beneficiari

Tra i soggetti beneficiari del progetto vi sono famiglie di neogenitori, monoparentali e omogenitoriali, famiglie di migranti, famiglie a rischio di esclusione sociale, famiglie in via di separazione o divorzio, famiglie con minori a rischio di disagio sociale e psicologico, persone a rischio di esclusione sociale, in situazione di svantaggio e con disabilità che vivono nei paesi dell’ambito C02.

Contesto

L’ambito C02 è beneficiario di altri finanziamenti per il contrasto della povertà, dell’esclusione sociale e dell’innovazione sociale:
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/4mlit039-av01-2020-cam13-001/ (AVVISO 3/2016 CAM_13 , sintesi di progetto :RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI TERRITORIALI PER LA ATTUAZIONE DELLE MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO)
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/4mlav3-2016-cam_13/ ( AVVISO 1/2019 PAIS, sintesi di progetto: RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI TERRITORIALI PER L'ATTUAZIONE DEI PATTI PER INCLUSIONE SOCIALE (PAIS) IN CONTINUITÃ CON AVVISO 3/2016)

Avanzamento

Il progetto Archè ha avuto inizio nel gennaio 2020, durante la visita di monitoraggio abbiamo scoperto che fino a marzo 2023 sono stati erogati euro 648.720,12, ovvero il 70% della cifra totale, a conclusione del progetto, prevista per la fine di Aprile 2023, sarà erogata la rimanente parte, ovvero il 30% del finanziamento totale. L’intesa territoriale chiederà una proroga del progetto fino a giugno 2023.

Risultati

Durante la visita di monitoraggio è apparso chiaro che le azioni del progetto sono efficaci, nel centro sono seguite 90 famiglie mentre 41 sono gli interventi educativi familiari, 12 gli incontri nello spazio neutro.
Hanno partecipato ai corsi 109 persone selezionate con avviso pubblico e con i seguenti requisiti generali: beneficiari del reddito di Cittadinanza, soggetti che si trovano in condizione di svantaggio (ai sensi del DM 17 ottobre 2019), persone con disabilità.
Per l’azione C sono stati realizzati 18 tirocini rivolti a persone svantaggiate e 8 tirocini rivolti a persone con disabilità presso aziende private e presso i comuni dell’ambito.
Il progetto Archè ha ricevuto un altro finanziamento regionale di euro 47000 per il centro della famiglia, con cui è stato possibile integrare le figure professionali del sessuologo, del mediatore culturale e del tecnico del lavoro.

Punti di debolezza

Non abbiamo riscontrato punti di debolezza.

Punti di forza

Durante la visita di monitoraggio abbiamo avuto modo di osservare la professionalità degli educatori e delle figure coinvolte nel progetto, abbiamo visitato la struttura che ospita il centro per le famiglie nell'ex mattatoio di Maddaloni nel cuore della città non lontano dalla stazione ferroviaria e ci è sembrata accogliente e spaziosa. L’organizzazione delle diverse fasi , dall'accoglienza alla strutturazione del progetto di sostegno alle famiglie che ne hanno fatto richiesta è sicuramente efficace e di aiuto concreto.

Rischi

Il centro famiglie è importante per le persone che ne hanno fatto uso e che potrebbero farne in futuro, è dunque necessario che possa continuare anche dopo la chiusura del progetto e dell’erogazione totale del finanziamento. La dott.ssa Maddalena Varra, funzionaria del Comune di Maddaloni e coordinatrice dell’ambito C02, ci ha garantito, durante l’intervista, che il centro per le famiglie non sarà chiuso.
Ci saranno altri finanziamenti, il fondo nazionale politiche sociali, fondi regionali e il fondo per la povertà, istituito nel 2018 ed erogato agli ambiti con delle indicazioni di utilizzo per alcuni servizi.

Soluzioni e Idee

Non abbiamo idee da proporre.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Durante la visita di monitoraggio abbiamo incontrato al centro per le famiglie la Dott.ssa Maddalena Varra, funzionaria del Comune di Maddaloni e coordinatrice dell’ambito C02,il Dott. Calogero Alì, presidente cooperativa sociale Antigone,la Dott.ssa Rosanna Oliviero, l'assistente sociale Antigone, la Dott.ssa Maddalena Cortese, l'assistente sociale Antigone, la dott.ssa Addolorata Albachiara, la psicologa/psicoterapeuta Antigone, la Dott.ssa Mariangela Motta, psicologa Antigone.

Domande principali

La dott.ssa Maddalena Varra ha risposto alle seguenti domande :
1. Sul portale Open Coesione non è riportata la data della conclusione del progetto, e si evince che sono stati erogati solo il 6% dei fondi stanziati. Corrisponde al vero?
2. Il centro per le famiglie ha funzionato durante la pandemia di Covid 19? Cosa ne sarà di questo servizio a progetto concluso e finanziamento completamente erogato?

Risposte principali

1. Il progetto è ancora in corso, il centro famiglie funziona, i tirocini e i corsi di formazione sono terminati, deve concludersi solo il corso colf e badanti.
E' stato erogato il 70 % del fondo previsto, il restante 30% sarà dato a chiusura del progetto, prevista per fine Aprile 2023, ma chiederemo una proroga fino a fine giugno.
2. Alcuni servizi del centro famiglie hanno funzionato durante la pandemia fornendo aiuto concreto, anche scolastico ai bambini costretti a casa . il centro continuerà a funzionare perché ci saranno assegnati altri finanziamenti, il fondo nazionale politiche sociali, fondi regionali e il fondo per la povertà, istituito nel 2018 ed erogato agli ambiti con delle indicazioni di utilizzo per alcuni servizi.
Del resto abbiamo già partecipato ad un bando regionale che ci ha permesso di integrare la cifra di altri euro 47000, grazie ai quali abbiamo introdotto altre figure professionali, il sessuologo e il mediatore culturale.