REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RECUPERO, RESTAURO E VALORIZZAZIONE DELLE MURA URBICHE A GALLIPOLI (LE)

Inviato il 23/04/2020 | Di STREETCREW | @streetcrew16

Descrizione

Il progetto monitorato riguarda il recupero, il restauro e la valorizzazione delle mura urbiche del centro storico di Gallipoli, rinomata località turistica del Salento in Provincia di Lecce. La città di Gallipoli si compone di un centro storico, interamente bagnato dal mare Jonio, e di una parte moderna, chiamata “borgo”; funge da collegamento tra le due parti un ponte in muratura formato originariamente da dodici arcate, che risale al Seicento e che ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli.
La città di Gallipoli fu concepita inizialmente come presidio fortificato e l’abitato era circondato da possenti mura lunghe circa due chilometri, che terminavano con il Castello Angioino e il Rivellino. La funzione delle mura era difendere gli abitanti dalle minacce provenienti dal mare.
Le mura, infatti, furono edificate a partire dal XIV secolo, dopo l’eccidio di Otranto da parte dei Turchi (1480) e ammodernate nel Cinquecento in epoca spagnola. Di questa cinta muraria resta oggi la sola parte bassa, essendo stata demolita la parte alta fino al livello stradale tra il 1879 e il 1887. Per il resto la città vecchia ha sostanzialmente conservato immutato il suo impianto urbanistico, caratterizzato una fitta trama di vicoli e corti.
La cinta muraria era caratterizzata dalla presenza di dodici bastioni, molti dei quali esistono ancora.
La nostra scelta è ricaduta sul progetto di recupero delle mura urbiche, in quanto rappresentano una delle attrattive turistiche più significative della città.
Il progetto di restauro e valorizzazione delle mura, programmato dalla Regione Puglia e attuato dal Comune di Gallipoli, risale al 2008; i lavori sono iniziati, come previsto, nel 2009 e risultano conclusi nel 2016, con un ritardo di circa tre anni rispetto alla data stabilita (2013).
L'obiettivo principale era quello di riportare le mura al loro antico splendore, risanando le parti danneggiate dagli agenti atmosferici, per valorizzarle come attrazione turistica della città.
Con i finanziamenti ottenuti, il Comune ha potuto eseguire gli interventi programmati solo sul tratto che dal “confine” del bacino di San Giorgio giunge sino al bastione Sant’Agata, nelle vicinanze della chiesa di San Francesco d’Assisi e che racchiude la spiaggia della Purità.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto monitorato risulta concluso

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Dalle indagini effettuate e dagli esiti del questionario somministrato ai concittadini, emerge che buona parte degli intervistati ritiene che l’intervento sia stato efficace e abbia determinato una valorizzazione delle mura, nel tratto interessato dall’intervento.
Le mura sono considerate un’importante attrazione turistica della città dal 96% degli intervistati, ma risulta difficile affermare che il loro restauro abbia causato un incremento degli arrivi di turisti, in particolare stranieri, come auspicato dagli obiettivi del POR CONV FESR PUGLIA.
E’ emerso inoltre che la quasi totalità delle persone interpellate riterrebbe opportuno il restauro di tutta la cinta muraria.

Punti di debolezza

Dalle indagini effettuate è emerso che nell’attuazione del progetto il Comune di Gallipoli ha incontrato difficoltà di vario genere. Il restauro è durato quasi sette anni: avviato nell’ottobre del 2009 e terminato dopo alcune interruzioni con il collaudo definitivo del 28 ottobre del 2016. La presenza di condotte elettriche e idrico-fognarie, di reperti archeologici, due varianti di progetto, nonchè l’avvicendarsi di due ditte appaltatrici hanno causato rallentamenti. La conclusione dei lavori pertanto è avvenuta con oltre tre anni di ritardo sulla data prevista.

Punti di forza

I punti di forza del progetto monitorato sono evidenti nella bellezza del luogo: le mura restaurate, infatti, incorniciano una suggestiva spiaggia libera e accessibile a tutti, a forma di mezzaluna, facilmente raggiungibile a piedi da tutto il centro storico di Gallipoli e da sempre frequentata dalla popolazione locale e, negli ultimi anni, anche dai numerosi turisti che scelgono di alloggiare nel centro storico.
Inoltre, durante i lavori, sono state riportate alle luce antiche feritoie e l’antica torre circolare della Purità.

Rischi

Probabilmente, data la natura del bene e la posizione in cui si trova, saranno necessari ulteriori interventi di restauro

Soluzioni e Idee

Il team Streetcrew auspica che gli interventi di recupero e restauro siano effettuati sull'intera cinta muraria, dato che il progetto monitorato ha riguardato meno di un terzo delle mura che circondano la città vecchia.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

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Connessioni

  • Assessore Centro Storico, Comune di Gallipoli
  • Giornalista, Stampa locale
  • Giornalista, Stampa locale
  • Giornalista, Stampa locale

Contatti con i media

  • Giornali Locali
  • Altro

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Promesse concrete

Descrizione del caso

L'Assessore Comunale al centro storico riferisce: "...Allo stato, non sono state presentate altre richieste di finanziamento per il restauro delle altre parti delle mura, ma questa Amministrazione ha intenzione di farlo in prosieguo."

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Il team StreetCrew, nonostante gli sforzi e la disponibilità di tutti, non ha potuto effettuare le interviste programmate per le difficoltà determinate dall’attuale situazione di lockdown, pur avendo preso contatti con:
il Sindaco Stefano Minerva e l’Avv. Biagio Palumbo, Assessore per il centro storico,
i tecnici Ing. Luisella Guerrieri e Arch. Mauro Bolognese, funzionari comunali,
gli architetti Maria Piccarreta e Giovanna Cacudi, funzionari della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Lecce,
Vittorio Calosso, giornalista, autore di alcuni articoli sull’argomento.
Ad oggi, le uniche risposte pervenute sono quelle di Vittorio Calosso.

Domande principali

1 - Quali sono le motivazioni che hanno indotto la Regione Puglia e il Comune di Gallipoli a chiedere il finanziamento di questo progetto?
2 - Perchè è stata restaurata solo la parte delle mura che si affaccia sulla Purità? Sono state presentate altre richieste di finanziamento per il restauro della restante parte delle mura?

Risposte principali

1 - Le motivazioni che hanno indotto la Regione Puglia e il Comune di Gallipoli a finanziare questo progetto sono legate essenzialmente alla necessità di tutela e valorizzazione delle antiche mura urbiche da un punto di vista sia strutturale, in quanto ormai deteriorate dal tempo e dall’erosione, che anche promozionale per il recupero conservativo e il restauro del patrimonio culturale. Tra gli obiettivi primari quello di valorizzare al meglio le risorse naturali, culturali e paesaggistiche del centro storico, tra cui le mura e i bastioni a cominciare dalla zona della Purità, trasformando le stesse in vantaggio competitivo per aumentare l'attrattività, anche turistica del territorio.
2 - E’ stata restaurata solo la parte delle mura che si affaccia sulla Purità perché era quella prevista nel primo lotto degli interventi “Lavori di Recupero, restauro e valorizzazione delle Mura Urbiche” ammesso a finanziamento nell’ambito dell’Accordo di programma Quadro “Beni ed attività culturali - Atto Integrativo - Intervento di restauro della cinta muraria”. Il progetto di restauro riguardava il tratto che dal “confine” del bacino San Giorgio giunge sino al bastione Sant’Agata, nelle vicinanze della chiesa di San Francesco d’Assisi.
Nelle previsioni del piano delle opere pubbliche è da tempo inserito un secondo lotto di interventi che prevede il restauro ulteriore delle mura dal torrione Sant'Agata sino al Castello (sul versante di scirocco della riviera Armando Diaz). Ma al momento non risultano reperiti i finanziamenti per dare avvio a nuovi lavori. Alcuni interventi straordinari e di massima urgenza sono stati effettuati in questi anni su tratti pericolanti e pezzi crollati della cinta muraria nelle zone prospicienti la chiese del Crocifisso o degli Angeli sulla riviera Diaz, ma si è trattato perlopiù di interventi tampone.