REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
REALIZZAZIONE LAVORI PER NUOVO OSPEDALE DI VIBO VALENTIA

Inviato il 11/03/2021 | Di Thebuilders | @https://twitter.com/TheBuilders20?s=08

Descrizione

Il progetto monitorato riguarda l'acquisizione di attrezzature sanitarie e lavori per il nuovo ospedale di Vibo Valentia, che ancora però non è stato costruito. Monitorare questo progetto significa, in realtà, analizzare un contesto (quello della provincia di Vibo Valentia) e seguire più da vicino le fasi della costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, la cui presenza in questo momento di emergenza sanitaria sarebbe stata significativa. Monitorare il progetto significa immaginare il futuro della nostra provincia e della sanità calabrese.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto risulta attualmente in corso, ma non sono ancora state erogate somme, in quanto per la sua attuazione è necessario attendere la costruzione effettiva del nuovo ospedale di Vibo Valentia.

Risultati

Non è stato possibile valutare l’efficacia dell’intervento - Es. il progetto non ha ancora prodotto risultati valutabili

Il progetto non è ancora stato avviato.

Punti di debolezza

La natura stessa dei fondi pone dei limiti e delle regolamentazioni al loro utilizzo: le linee guida da rispettare sono imposte dall’Unione Europea e questi fondi non sono a tempo indeterminato. Il loro mancato utilizzo o un uso non conforme ne comporterà l’immediata revoca.

Punti di forza

Il progetto finanziato dall’UE risulta nel complesso ben organizzato: l’ospedale una volta compiuto avrà già a disposizione le apparecchiature per i reparti previsti dal progetto. Inoltre le attrezzature che è previsto vengano acquistate con in fondi acquisiti hanno una durata operativa medio-lunga, che permette di ammortizzare la spesa negli anni di operatività. L’opportunità offerta da questo finanziamento è cruciale per evitare un eccessivo appesantimento finanziario della Regione Calabria e della provincia di Vibo Valentia; i finanziamenti europei permetteranno l’acquisto di attrezzature mediche senza gravare direttamente sulla popolazione della provincia e della regione che, inoltre, avrà accesso ad attrezzature all’avanguardia per far fronte a una precarietà sanitaria che persiste da troppo tempo nel vibonese.

Rischi

I fondi hanno una scadenza che ne potrebbe compromettere l’utilizzo: i continui ritardi del progetto e i sequestri dei cantieri potrebbero compromettere l’utilizzo di questa importante risorsa finanziaria e, quindi, arrecare un danno consistente al completamento ultimo dell’opera.

Soluzioni e Idee

L'acquisto delle apparecchiature ospedaliere dovrà avvenire negli ultimi 6 mesi prima della completa realizzazione dell'opera.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con altre tipologie di persone

Ingegnere Pasquale Gidaro, responsabile del settore opere pubbliche a titolarità regionale e dell'edilizia sanitaria della Regione Calabria.

Domande principali

(Ad Ing. idraulico Pasquale Gidaro)
- Qual è il motivo che ha spinto alla decisione di realizzare un nuovo ospedale dato che è già presente l'ospedale "G. Jazzolino"?
- Un progetto che viene sequestrato a causa di illegittimità, può riprendere in brevi periodi di tempo o risulta irrimediabilmente bloccato?

Risposte principali

(Ing. idraulico Pasquale Gidaro)
- Il motivo che ha spinto alla decisione di realizzare un nuovo ospedale a Vibo Valentia, è quella di sostituire l'ormai struttura obsoleta dello "Jazzolino", in quanto non conforme agli standard sanitari, funzionali, edilizi, impiantistici e strutturali.

- I lavori di un progetto che viene sequestrato a causa di illegittimità possono riprendere. Un esempio è quando il 09/05/2019 il cantiere del nuovo ospedale di Vibo Valentia venne sequestrato preventivamente dalla guardia di finanza. Il motivo risultava essere la non autorizzazione da parte della sovrintendenza archeologica di Vibo alla Regione Calabria. Per cercare una soluzione proficua per ambo le parti, venne stipulato un accordo basato sulla tutela dei beni archeologici e il diritto della salute. La procura, in seguito ad approfondimenti e valutazioni esterne, ordinò il dissequestro del cantiere e delle aree circostanti. Il 15 dicembre, però, la Guardia di Finanza ha nuovamente sequestrato il cantiere a causa del rischio idrogeologico dell'impianto idrico del Fosso Calzone.