REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE

Inviato il 1/03/2023 | Di OpenMuseum | @_OpenMuseum_

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

L’obiettivo è di migliorare la fruibilità del museo e di valorizzarlo all'interno di un più ampio ambito culturale che interessa l'intero polo museale ragusano e siracusano, per rivolgersi ad una più ampia platea di utenti.

Attività previste

Come previsto dal progetto, sono stati effettuati interventi di progettazione, che riguardano i ripristini architettonici e strutturali, il rifacimento degli impianti elettrici, di condizionamento e antintrusione, e il museo è stato fornito di strumentazioni elettroniche e audiovisive.
Infatti, è stata aggiunta un’area di proiezione video al primo piano e alcune vetrine espositive con sistema di controllo attivo del microclima e sistema di controllo passivo dell'umidità relativa. Inoltre, lungo il percorso espositivo sono stati istallati monitor e postazioni PC, video proiettore LCD, schermo flat elastic, diffusori sospesi e tablet.
Effettuato inoltre un intervento Architettonico e di Riparazione Strutturale che comprende il recupero delle scale di alloggio in acciaio, una nuova struttura in profilo tipo IPE 1000, la riparazione della zona "C" e di alcuni trencher.

Origine del progetto

Il progetto fa parte di un Piano d’Azione Coesione 2007/2013 ed era previsto un costo pubblico di circa due milioni e cinquecentomila euro. Al 2017 risulta un avanzamento di pagamento del 69%.
Il programmatori del progetto è il MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI DEL TURISMO e il beneficiario è la REGIONE SICILIANA.
E’ stato approvato in linea amministrativa il contratto di appalto per l'esecuzione dei lavori Opere di riqualificazione e
valorizzazione del Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi Siracusa (CUP G37HI1300193005 - CIG 5683964B77)
Rep. n. 4943 del 29/06/2015 , registrato presso l'Agenzia delle Entrate di Noto (SR) competente il 30/06/2015 al n. 1162,
stipulato il 29/06/2015 fra il Soprintendente reggente Dott.ssa Maria Musumeci, in qualità di legale rappresentate della
Stazione appaltante, e il sig. Trono Corrado in rappresentanza della Costruzioni e Restauri s.r.l. con sede in Rosolini (SR).

Soggetti Beneficiari

Questo progetto permetterà di ampliare l'offerta culturale della nostra città, Siracusa. Il Museo archeologico, già inserito in un programma più ampio di valorizzazione del quartiere in cui è ubicato, la Neapolis, esalta il patrimonio storico e archeologico delle origini del nostro territorio ed è uno tra i più importanti e prestigiosi musei d’Europa per la quantità di reperti in esso contenuti. La sua valorizzazione permette di sensibilizzare la cittadinanza locale alla tutela e al maggior interesse nei confronti del patrimonio culturale del nostro territorio, con ulteriori esiti di recupero produttivo, attrattivo ed economico di tale settore.Un altro impatto che il nostro monitoraggio spera di ottenere è quello di sollecitare le istituzioni per l’organizzazione di eventi attrattivi per i giovani nell’ambito della promozione della cultura.

Contesto

La città di Siracusa è una città turistica, quindi la manutenzione del Museo o di altre attrazioni turistiche porterebbe ulteriore beneficio al comune.
Un progetto simile al nostro è stato effettuato nel 2015 dal team “INSOLERA TEAM”, formato dall’Istituto “Insolera” di Siracusa e dall'Istituto “IISS PRINCIPE" di Napoli e ha titolo: “MUSEO ARCH.P.ORSI INTERVENTI PER LA RIQUALIFICAZIONE E L'ADEGUAMENTO FUNZIONALE - SIRACUSA (PROG.A.CAVALLO)”. L’obiettivo generale del progetto precedentemente citato è quello di valorizzare le risorse naturali e culturali per l’attività e lo sviluppo, obiettivo comune a entrambi i progetti.

Avanzamento

Dal sito di Opencoesione risulta che il progetto sia attualmente in corso al 69% del suo completamento, tuttavia in seguito alla nostra ricerca siamo riusciti a contattare il dirigente della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Siracusa, dott. S. Martinez, il quale ci ha confermato che i lavori sono stati conclusi ufficialmente nel 2016, come si evince dal decreto D.D. n. 4907 del 2017, ed evidenziando il mancato aggiornamento sul sito di OpenCoesione. Abbiamo rilevato,inoltre, dal Programma Operativo Interregionale. Attrattori Culturali, Naturali e Turismo FESR 2007-2013 che gli interventi hanno riguardato principalmente i ripristini architettonici e strutturali, il rifacimento degli impianti elettrici, di condizionamento e anti intrusione. Il Museo è stato dotato di un nuovo sistema di scaffalature mobili al piano terra (scaffalature costituite da rotaie a scorrimento e di guida in acciaio zincate fissate sopra la pavimentazione esistente, carrelli mobili, armadi metallici scaffalati).
Dai dati in nostro possesso risulta che il Museo è stato fornito di strumentazioni elettroniche, audio e visive volti a migliorare la fruibilità del museo. Infatti, è stata aggiunta un’area di proiezione video al primo piano e alcune vetrine espositive con sistema di controllo attivo del microclima e sistema di controllo passivo dell'umidità relativa. Inoltre, lungo il percorso espositivo sono stati istallati monitor e postazioni PC, video proiettore LCD, schermo flat elastic, diffusori sospesi e tablet.
Effettuato inoltre un intervento Architettonico e di Riparazione Strutturale che comprende il recupero delle scale di alloggio in acciaio, una nuova struttura in profilo tipo IPE 1000, la riparazione della zona "C" e di alcuni trencher. Tuttavia durante il nostro sopralluogo abbiamo notato che l'impianto elettrico e quello di riscaldamento non erano totalmente funzionanti. I fondi non utilizzati, derivanti, per esempio, dal ribasso d'asta nell'aggiudicazione dei lavori, sono state trattenute dal ministero.

Risultati

I lavori effettuati hanno reso il museo più all'avanguardia da un punto di vista multimediale: le postazioni pc, la sala proiezioni, le postazioni audio e la possibilità della visita virtuale del museo favoriscono una fruizione interattiva e più accattivante. L'illuminazione all'interno dei pannelli espositivi crea un'atmosfera immersiva e la presenza di vetrine espositive con la presenza attiva di un microclima protegge i reperti dagli agenti atmosferici.
Il progetto ha quindi ottenuto i risultati desiderati.

Punti di debolezza

Durante la visita, il percorso, tra un settore e l'altro, era carente di segnaletica; il settore D era totalmente chiuso.
Nella riproduzione degli impianti visivi è stato riscontrato un volume molto basso; in alcuni reperti erano assenti le scritture in braille; la temperatura del museo era piuttosto bassa a causa dell'inefficienza del riscaldamento. Inoltre sono presenti infiltrazioni di umidità e sporcizia nelle vetrine. La struttura necessita di un punto di ristoro e della supervisione di certi reperti poco protetti.
Quindi il museo necessita di interventi complementari.
É inoltre emerso come problemi di natura amministrativa, tali la mancanza di personale e la difficoltà di distinguere quali fondi europei facessero effettivamente parte del progetto interessato, abbiamo portato ad un rallentamento dei lavori.
Infine, sarebbe opportuno se il museo attuasse una migliore campagna pubblicitaria in quanto le attività e i progetti da esso svolto sono spesso sconosciute alla popolazione.

Punti di forza

Visitando il museo Paolo Orsi emergono diversi punti di forza, tra cui la possibilità di effettuare un tour virtuale del museo, la presenza di numerosi reperti archeologici e di scritture in Braille.
Inoltre, il museo presenta una sala conferenze, una biblioteca a cui è possibile accedere su prenotazione, può organizzare eventi per attirare i giovani ed è disponibile per le attività di PCTO.

Rischi

Le difficoltà che il progetto potrebbe riscontrare riguardano soprattutto problematiche di tipo amministrativo e la mancanza di personale tecnico atto a progettare ulteriori interventi con il residuo finanziamento. Il museo affronta attualmente entrambe le difficoltà ma potrebbero essere aggravate dalla mancanza d'interesse da parte dell'amministrazione regionale e dei cittadini. La cittadinanza non è al corrente della situazione del museo, parte dei più giovani sconoscono persino l'esistenza del museo.

Soluzioni e Idee

Da un sondaggio somministrato alla cittadinanza locale sono emerse le seguenti proposte che potrebbero migliorare la fruizione del museo:
- Maggiore pubblicità
- Laboratori didattici per giovani
- Giornate dedicate ai giovani con conferenze di esperti

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Facebook
  • Instagram
  • Eventi territoriali organizzati dai team

Connessioni

  • Referente Didattica Museale, Museo
  • Dirigente della Sovrintendenza ai BBCC, Sovrintendenza ai BBCC
  • Radio Locale, Radio Locale

Contatti con i media

  • Altro

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Risposta parziale

Descrizione del caso

Alla luce del nuovo documento fornitoci nelle ultime settimane dalla Sovrintendenza ai BB. CC. di Siracusa che, contrariamente a quanto risulta nel sito www.opencoesione.gov.it, attesta che i lavori al Museo P. Orsi sono definitivamente conclusi, la nostra ricerca non ha avuto l'impatto sperato sui soggetti coinvolti. L'idea che il nostro team si prefiggeva era quello di proporre migliorie affinché il Museo fosse più attrattivo per i giovani. Nonostante ciò, continueremo a monitorare ulteriori finanziamenti futuri al fine di riproporre le idee che sono nate da un nostro sondaggio e che rispecchiano le esigenze della comunità giovanile locale

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento

Abbiamo contattato il museo Paolo Orsi e si è resa disponibile all'intervista la Dott.ssa Giuseppina Monterosso in qualità di referente alla didattica.
Inoltre abbiamo contattato il dirigente alla Sovrintendenza ai Beni Culturali, dott. S. Martinez inviandogli una e-mail. Abbiamo però riscontrato problemi nel contattare il rappresentate della ditta di costruzioni e restauri che ha svolto i lavori nel 2015 e la dirigente dell'unità operativa “Progettazione, valorizzazione, promozione, ricerca scientifica, manutenzione e restauro, gestione siti dipendenti” del Servizio S.39 – Parco archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro del Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

Domande principali

Una delle domande più importanti che abbiamo posto alla dott.ssa Monterosso riguarda i lavori effettuati relativi al fondo speso.
Inoltre, è stato chiesto che cosa, dovrebbe essere fatto affinché il museo possa avere la giusta considerazione, accrescendo il numero dei visitatori e in tal caso come sia possibile pensare ad una fruizione diversa dello spazio museale, sul modello dei grandi musei europei rendendolo anche un luogo di aggregazione per i giovani. Inoltre abbiamo anche chiesto se fosse stato utile un sondaggio che esprima le esigenze dei più giovani al fine di una migliore fruizione del Museo.

Risposte principali

La Dott.ssa Monterosso, alla prima domanda ha elencato gli interventi eseguiti dal 2005 al 2015 tuttavia non è stata chiara su quali fondi sono stati usati perché la gestione dei finanziamenti fa capo ai dipartimenti regionali.
Gli ultimi lavori più importanti sono stati effettuati nel 2015 e sono 3:
1. Il primo è su un bando europeo con cui è stata rifatta tutta la pannellistica del museo.
2. Nel secondo progetto sono state realizzate basi di Corten, proprio per creare un percorso all’aperto infatti è un museo en plain air.
3. Con il terzo e ultimo progetto è stata ripristinata l’illuminazione delle vetrine e sono stati sistemati 2 depositi importanti. I finanziamenti di questi progetti sono stati presentati nel 2008.
La risposta della Dott.ssa Monterosso alla seconda domanda ha risposto che da anni il museo si è occupato di didattica museale in collaborazione con le scuole, ma in quel periodo non esisteva l’idea di didattica museale e la struttura del museo è stata realizzata senza prendere in considerazione questo tipo di esigenza pertanto non sono presenti molti spazi dove svolgere attività didattiche.
Infine ha suggerito una maggiore collaborazione con le scuole anche in relazione a percorsi di scuola lavoro e di varie attività che possono avvicinare i giovani.