REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E URBANA DELL' AREA DEMANIALE TRA LA VIGNA, AREA DISMESSA EX SAI, PARCO DEL PIDOCCHIETTO E LUNGOLAGO

Inviato il 9/03/2021 | Di CHECKPOINTSAI | @CheckpointSai

Descrizione

Il progetto monitorato, finanziato dal POR FESR Umbria 2014-2020 per euro 445.000, si propone di raggiungere l'obiettivo specifico di miglioramento dell'offerta e della fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale. Rientra nell'asse prioritario 5 -Ambiente e cultura .Migliorando, infatti, i servizi e l'accessibilità delle aree protette e della rete Natura 2000, la Regione Umbria intende favorire la valorizzazione del paesaggio e la conservazione della biodiversità oltre alla promozione del turismo culturale. L'intervento aumenta l’attrattività delle risorse naturali attraverso opere di riqualificazione paesaggistica di aree urbane trascurate e degradate e realizzazione d'interventi che consentono la fruizione di percorsi panoramici e storici, lungo le vie principali o lungo le vie d'acqua. Nello specifico, si tratta della valorizzazione di un'area di 840 mq, accessibile e fruibile da parte della popolazione residente e turistica tramite la realizzazione di un percorso ciclopedonale antistante l' area industriale dismessa della ex SAI Ambrosini e il lungolago. Esso è il frutto di una procedura negoziale, una Convenzione(21/7/2017), tra la Regione Umbria e l'Unione dei Comuni del Trasimeno, nata nel 2016, per volontà associativa dei Comuni di Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano, Piegaro e Tuoro, con lo scopo, tra altri, di utilizzare lo strumento finanziario ITI, Intervento Territoriale Integrato, previsto dall' art. 36 Reg (CE) N. 1303/2013, già strumento di programmazione negoziata nel “Contratto di paesaggio” per 15 milioni di euro(DGR 621/2015) per la gestione sostenibile del territorio, confluito successivamente nel Progetto integrato d’area del bacino del Trasimeno e avviato con delibera(DGR 93/2016).
Nella programmazione ITI, il progetto è inserito nell'Asse I (Ambiente e cultura), avente come obiettivo tematico “la tutela e valorizzazione dei beni ambientali e culturali”- Linea di intervento "Il Lago Trasimeno: tutela e valorizzazione delle sponde dell'area a Parco Regionale" .
Nell'ambito di tale linea, l'Unione dei Comuni del Trasimeno, ente programmatore, con la determina del 15-12-2017 autorizza l'esecuzione dei primi due progetti presentati dal Comune di Passignano, ente beneficiario, di cui uno è il complemento dell'altro. Infatti, oltre alla valorizzazione dell'area compresa tra la ex SAI e il Voc.La Vigna, si sono ottenuti finanziamenti anche per la riqualificazione del lungolago riguardante l'area demaniale compresa tra il Parco del Pidocchietto e il pontile della Provincia di Perugia per un valore di 380.000 euro. In sintesi, è stato previsto di realizzare le scogliere a difesa di quelle esistenti oltre a una struttura in legno per ampliare la passeggiata lungolago per non far interferire i pedoni con i ciclisti e di riorganizzare lo spazio del parco con opere sostenibili.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Entrambe i progetti esecutivi iniziano il 04/12/2018 , ma la riqualificazione dell'area antistante la ex SAI era stata prevista già nel 2015, in seguito ad un'iniziativa di Lega Ambiente “Puliamo il mondo”, una giornata di pulizia, che ha coinvolto l'associazionismo locale, in particolare l' ASD Centro Rematori e le Istituzioni di allora, ai quali matura l'idea di riqualificarla a fini turistico ricreativi. L'area demaniale ripulita, a confine con le sponde del lago Trasimeno, in pieno stato di abbandono, viene così concessa in gestione al Comune di Passignano che comincia ad attivarsi per finanziare l'opera a beneficio della comunità. Inizialmente si pensava di intervenire solo sulla scesa in cemento, area militare degli idrovolantisti, che serviva come attracco delle barche dell'ASD Centro Rematori, con finalità sportive. Successivamente si è pensato a tutta l'area demaniale sia ad est che ad ovest della scesa in cemento. Sono state indette due gare d'appalto, una per la nomina del progettista e una per la ditta appaltatrice dei lavori per entrambe i progetti. I lavori per l'area ex SAI sono consistiti in :
-consolidamento delle sponde della scesa e la scesa in cemento
-ripulitura dell'area
-demolizione di un piccolo fabbricato lungo la riva
-realizzazione di una pista ciclopedonale
- attraversamento carrabile su un fosso solo di motocarri utili per la pulizia e la manutenzione dell'area verde.
Durante i lavori si sono verificati delle perizie di variata distribuzione, senza incremento di spesa, per problematiche non rilevabili al momento della progettazione e, nel secondo caso, per variazioni di prezzo dei materiali, rientranti negli imprevisti tipici della Direzione dei lavori. Entrambi i progetti si sono conclusi il 18/04/2019. I lavori appaltati hanno avuto un costo totale di 377.013,07, per la realizzazione del percorso ciclopedonale, con conseguenti economie dovute al ribasso d'asta pari ad euro 60.720,35 e di 318.667,35 con economie pari a € 42'783,62 per ribasso di gara per la valorizzazione dei giardini del parco urbano del Pidocchietto. Le economie sottese, sono state impegnate dall'amministrazione attuale per due nuovi progetti, in attesa ancora di apposita autorizzazione di liquidazione delle somme da parte della Regione e dell'Unione dei Comuni. Il primo comprendente lavori di realizzazione di strutture complementari, come una pista pump track da illuminare, in terra battuta, aree di sosta panoramiche pedonali, panchine in pietra per il riposo dei visitatori e altri lavori di sistemazione e pulizia delle piante secche della scesa della Vigna al fine di migliorare l’accesso all’area. Il secondo per il ripristino della pavimentazione dell'anfiteatro esistente e illuminazione, per la pulizia delle piante arboree secche pericolanti, per la sostituzione di un vecchio impianto di irrigazione e per il collegamento con il percorso ciclopedonale antistante l'ex SAI.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Entrambe i progetti sono conclusi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Tutta l'area in cui si è intervenuti è stata definita dai mass media "il salotto con vista sul Lago Trasimeno” Infatti chi vi sosta puo' godere della vista lago e dei bei tramonti all'orizzonte. L'area è anche ben illuminata per passeggiare anche durante le ore notturne. Si può dire che essi rappresentano il primo intervento pubblico di valorizzazione dell'area antistante l'ex SAI, tra i max progetti che si sono succeduti dal 2003 al 2013, puntualmente bocciati da istituzioni sovracomunali per “eccesso di cementificazione”o per "verifiche ambientali del sottosuolo" per i quali l'Amministrazione comunale ha dato grandi speranze alla cittadinanza con diversi riadattamenti al ribasso delle volumetrie edificabili del Piano attuativo di recupero.(dai 192 .000 mc agli attuali circa 152.000mc corrispondenti all' 11,95% rispetto alla superficie totale dell'area ex SAI).

Punti di debolezza

Nessuna

Punti di forza

Punti di forza :
- la tempistica con la quale sono stati avviati i lavori e conclusi e la qualità dei materiali usati coerenti con i criteri di sostenibilità ambientale;
- la sua progettazione realizzata tenendo conto di eventuali allagamenti, come avvenuto nel passato per la pista ciclabile dell'Anello del Trasimeno, in caso di fenomeni atmosferici avversi;
-la mobilità dolce, il percorso ciclopedonale realizzato permette ai cittadini di andare a fare la spesa con la bici o a piedi senza usare la macchina e in tutta sicurezza.

Rischi

Il rischio è quello di non vedere nel breve periodo un'intesa tra i vari livelli di Amministrazione pubblica e la proprietà privata dell'area EX SAI, affinchè l'area industriale dismessa, venga riqualificata e restituita ai cittadini nel pieno rispetto degli obiettivi dell'Europa 2020, indicati nel POR FESR 2014-2020 e relativi ad una crescita " smart," "inclusiva", "sostenibile " oltre agli obiettivi dell'Agenda 2030.Infatti esiste un progetto(il terzo) che scadrà nel 2022 ma i cantieri ancora non sono partiti .Sono trent'anni che se ne parla e ancora, a tutt'oggi, si discute sulle possibili idee di riqualificazione .Sembra che tutta l'attività svolta dalle amministrazioni che si sono succedute dal 1992, data del fallimento della gloriosa industria aeronautica, ad oggi , sia ancora in embriogenesi. E' una “mission im(p)ossible”per riprendere il senso del titolo dell'omonimo film?.

Soluzioni e Idee

Per i due progetti monitorati non ci sono criticità tali da proporre delle soluzioni e delle migliorie. Mentre per i 13,5 ettari di area dismessa si auspica un partenariato tra pubblico e società privata, come già era avvenuto con il Protocollo d'Intesa tra Regione, Provincia, Comune di Passignano e società Michelangelo Costruzioni, durante il mandato del Sindaco Claudio Bellaveglia, poi revocato dagli enti sovracomunali, che dovrebbe realizzare opere tali da ridurre al minimo la copertura del suolo, vista la "vocazione paesaggistica del sito", e tali da avere una destinazione d'uso rivolta ad un turismo sostenibile e al mantenimento della memoria stessa del luogo, in un equilibrio coerente con un ecosistema rispettoso dell'ambiente naturale .Si potrebbero utilizzare alcuni capannoni, per esempio, mantenendone l'originaria struttura, con destinazione d'uso per una galleria d'arte, museo e biblioteca pubblica tale da creare un polo di elevata attrazione culturale oltre che ambientale e un grande centro Fiere e Congressi che vada ad alimentare l'indotto sul territorio. Il tutto utilizzando le tecniche della bioarchitettura. In epoca di pandemia occorre cogliere delle opportunità. Il tanto chiacchierato Recovery Plan potrebbe giocare un ruolo fondamentale per lo sviluppo della città, del turismo congressuale e culturale con aumento di posti dei lavoro per i giovani.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

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  • Instagram
  • Blog/Sito web del Team

Connessioni

  • Giornalista , Messaggero

Contatti con i media

  • Giornali Nazionali
  • Altro

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Problema risolto

Descrizione del caso

Il nostro monitoraggio ha avuto un certo impatto su coloro che lo hanno attuato e sui principali artefici della realizzazione dei due progetti sulle aree demaniali antistanti la ex SAI .In particolare, abbiamo ricevuto, di sua iniziativa, da parte del già Sindaco Claudio Bellaveglia(2003-2013), nonchè assessore nella giunta Rossi(2013 -2018) il libro che ha scritto sulla storia della SAI Ambrosini dal titolo " Aeronautica sul Trasimeno "-Storia della SAI Ambrosini di Passignano(Murena Editrice) di cui racconta il glorioso passato e le vicende storiche del suo mandato e al difficile rapporto tra la politica, l'ambiente e sviluppo. Ascoltando l'audio e leggendo alcuni tratti del libro si perviene alle motivazioni recondite del perchè ancora dopo 30 anni esiste quell'area dismessa. Lo stesso dicasi per la disponibilità manifestata dall'Associazione ASD Centro Rematori, dell'ex sindaco Ermanno Rossi, del consigliere regionale Eugenio Rondini e del Dott. Contini Diego.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Eugenio Rondini :Consigliere regionale della Lega ex Vice sindaco nella giunta Rossi
Ermanno Rossi : Sindaco dal 2013 al 2018
Diego Contini -Agronomo -progettista
Altri cittadini

Domande principali

Eugenio Rondini: Come si è pervenuti all'idea della pista ciclopedonale?
Ermanno Rossi :Come mai ancora, a tutt'oggi, chi passeggia nell'area demaniale riqualificata si trova di fronte ad un'area industriale dismessa in completo stato di abbandono e degrado? Quali progetti per quest'area?
Dott. Diego Contini :Ha previsto nel progetto la possibilità che la pista possa allagarsi per le piogge insistenti? I materiali utilizzati sono ecosostenibili?
Cittadini anonimi: Quale proposta vorrebbe che venisse realizzata nell'area dismessa ex SAI?

Risposte principali

Eugenio Rondini :ricordo che nel 2015 ero vice Sindaco e con l'occasione della manifestazione “Puliamo il mondo” che Lega Ambiente organizzò a Passignano, insieme con le associazioni di volontari, Asd Centro rematori, squadra di calcio, di basket e di pallavolo, ripulimmo la zona demaniale e con il sindaco Rossi maturammo l'idea di chiedere l'area in gestione e di intercettare contributi per valorizzare l'area.
Ermanno Rossi :dopo il fallimento della SAI del 1992, la curatela fallimentare ha ceduto il terreno e gli immobili ad una società privata. Doveva essere acquistato da Sviluppumbria, ente finanziario della Regione, ma all'ultimo momento si è ritirato, permettendone l'acquisto da parte dei privati. Si sono succeduti tre progetti che l'Amministrazione comunale aveva approvato con varianti urbanistiche al Piano Regolatore Generale. Il primo venne bocciato dalla Provincia di Perugia nel 2007 per “compensazione volumetrica “. L'area edificabile è di 192.000 mc a cui si aggiunge il 50% in più di edificabilità previsto per le aree dismesse. Il secondo, nonostante la riduzione della cubatura a circa 172.000mc fu bocciato dalla Regione per problemi ambientali per la verifica del sottosuolo in quanto presenti vasche di decantazione galvanica della SAI.
Il progetto attuale, il terzo, redatto dall'ufficio tecnico di un'altra società ha portato la cubatura a circa 152.000 mc, è stato approvato nel 2012 , scaduto nel 2017, rinnovato con scadenza 2022. Prevede oltre al museo degli idrovolantisti, un centro commerciale, una residenza per anziani pubblico-privata, un albergo 5 stelle di 150 camere, la caserma dei carabinieri e la palazzina degli ex uffici della Sai, 1000mq, ceduta a titolo gratuito al Comune, che può essere adibita a fini sociali o per lo spostamento della scuola di via Gramsci, più 30 appartamenti verso La Vigna. In tutto la copertura prevista è 5,5 ettari, tutto il resto è area verde. Non si è potuto realizzare per la crisi dell'edilizia e per l'attuale pandemia.
Diego Contini :proprio perché l'area è lungo il lago occorre prevedere interventi che tengano conto sì dello stato attuale del lago ma anche di come potrebbe divenire. Molti interventi devono tenere conto dello zero idrometrico in modo che se si dovesse alzare il livello del lago la pista non si dovrebbe allagare. L'intervento ha previsto l'uso di materiali naturali, il sito fa parte della rete Natura 2000 e pertanto tutti gli interventi in tale zona non devono creare problemi per la fauna migratoria e per la vegetazione. Per le sponde, il consolidamento è avvenuto con dei massi, appoggiati senza malta, per le sedute, oltre alle panchine in pietra, sono state previsti dei veri e propri massi, cioè materiali che non sono danneggiabili al contrario delle panchine in legno.
Cittadini anonimi :Il 25,8% del campione(152) propone un parco acquatico, il 18,4% un museo, il 10,5% residenze per uso abitativo, il 15, 8% un centro commerciale, l'11,8% una scuola ,l'1% ha dato varie risposte poco rappresentative.