REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Piattaforma tecnologica ReASSET

Inviato il 15/03/2024 | Di Team MAST | @team_MAST_

Cosa abbiamo scoperto

Obiettivi del progetto

Il progetto “ReASSET” ha avuto come obiettivo principale la realizzazione di una piattaforma tecnologica “as a Service” per la fornitura di servizi innovativi nell’ambito del Facility Management e della digitalizzazione degli asset immobiliari. La piattaforma consiste in un nuovo modello organizzativo MaaS (Maintenance as a Service) basato su tecnologie Blockchain e IoT (Internet of Things), che garantisce trasparenza, tracciabilità e sicurezza dei dati delle attività di manutenzione, e mette a disposizione servizi web ad elevato contenuto di conoscenza (Knowledge-Intensive) secondo un nuovo Modello Organizzativo (Community Fiduciaria) che consente di monitorare lo stato di efficienza degli asset, di aggiornare in tempo reale l’anagrafica tecnica e di “tracciare e certificare” (ante-post) l’effettiva esecuzione e la qualità delle attività contrattuali di manutenzione al fine di migliorare i servizi, pianificare in anticipo il lavoro e migliorare i tempi di attesa. Il progetto risulta particolarmente interessante e soprattutto utile, perché consente di favorire la consapevolezza del patrimonio, il mantenimento e l’incremento del valore degli Asset tecnici, di consentire una riduzione di almeno il 20% degli sprechi di tempo e risorse, e quello di ridurre di almeno il 40% i costi del servizio conservando efficacia ed efficienza.

Attività previste

Il progetto è stato articolato in 4 attività concatenate le une alle altre:
- Identificazione univoca degli asset della rispettiva proprietà;
- Geolocalizzazione e configurazione tecnica;
- Interazione tra i diversi operatori;
- Stakeholder coinvolti nel servizio di manutenzione.

Il periodo di sviluppo del suddetto progetto è di 36 mesi, iniziato il 02/09/2020 e concluso il 01/09/2023, come ci è stato confermato dai responsabili di Arethusa S.R.L.

Origine del progetto

Il progetto nasce nell’ambito del PON Imprese e Competitività 2014-2020, che prevedeva nell’Asse 6 REACT di “promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di Covid-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia”. Lo strumento attuativo è stato il Bando FCS, un’agevolazione definita dal decreto ministeriale 5 marzo 2018 in favore dei progetti di ricerca e sviluppo promossi nell'ambito delle aree tecnologiche “Fabbrica intelligente” (alla quale appartiene il progetto “ReASSET”), “Agrifood” e “Scienze della vita”, coerenti con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente, approvata dalla Commissione Europea nell'aprile del 2016. L’intervento agevolativo è stato attuato secondo la procedura valutativa a sportello, poiché il progetto ReASSET rientra tra quelli con costi ammissibili compresi tra 800 mila e 5 milioni di euro nell'ambito delle aree tecnologiche “Fabbrica intelligente” e “Agrifood”, condizione stabilita dal decreto ministeriale 1° giugno 2016.

Soggetti Beneficiari

Numerosi sono i settori di interesse del progetto ReASSET, pertanto molti risultano essere i beneficiari. In primis Arethusa S.R.L., che ne è anche beneficiario, è riuscita a realizzare un prodotto-servizio innovativo con la finalità di soddisfare le esigenze di rendere qualitativamente ed economicamente più sostenibili i servizi di manutenzione in vari settori. Poi tutti gli enti pubblici e privati (Ministeri, Enti Locali, Università, Strutture ricettive) che basano i loro servizi sulle tecnologie blockchain, e che fanno affidamento sul facility management. Altri soggetti, sono le imprese che operano nel settore dell’agricoltura (si allega intervista all’imprenditrice agricola) che hanno visto migliorare le condizioni lavorative, grazie all’utilizzo di IoT e Blockchain riescono a garantire la tracciabilità e la trasparenza del prodotto che diventa fondamentale sia per la sicurezza alimentare da destinare al cliente finale, sia per conoscere tutta la storia dei lotti di produzione nel momento in cui viene richiesto. Oltre a ciò è importante anche l’utilizzo di robot e droni, nonché di macchine innovative e attrezzature all’avanguardia per i campi. Inoltre, le imprese del settore del turismo (si allega intervista all’imprenditore Gino Pellegrino ai Laghi Nabi) che otterranno maggiori benefici dallo sviluppo delle tecnologie blockchain, poiché mirano ad utilizzare valute virtuali andando a migliorare e rendere più sicure le transazioni online. Risultano utili le tecnologie blockchain anche per la pianificazione della manutenzione, al fine di migliorare il servizio, pianificare in anticipo il lavoro e migliorare i tempi di attesa. Infine, il progetto dà vantaggi a tutti i sottosettori che verranno direttamente e indirettamente impattati dal progetto. Tra essi troviamo il settore industriale, che viene costantemente riadattato e sviluppato per stare al passo con la ricerca tecnologica, oltre al settore edile e delle infrastrutture, che sfrutta l'utilizzo di mezzi e tecnologie innovative per migliorare la sicurezza e la qualità del lavoro.

Contesto

In una società che fa della tecnologia, dell’innovazione e della organizzazione un pilastro del futuro si deve investire nella sicurezza. Nel passato è successo spesso che essa sia stata bypassata da hacker che, con sistemi altamente tecnologici, hanno manomesso sistemi di sicurezza ritenuti imbattibili. E’ per questo motivo che la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie blockchain, applicate al facility management, sono state finanziate e supportate in tutto il mondo senza alcuna limitazione, al fine di generare un nuovo modello organizzativo in grado di creare un ecosistema digitale finalizzato a garantire la trasparenza, la sicurezza e la tracciabilità dei dati delle attività. Non si rilevano progetti analoghi di utilizzo delle tecnologie blockchain applicate al facility management, ma solo interventi simili, che dotano le imprese di un’elaborazione ad alta disponibilità e tolleranza ai guasti che consente loro di eseguire applicazioni mission-critical in modo sicuro e in remoto senza tempi di inattività su data center per trasformare i dati in informazioni utili.
- Sistemi di sicurezza che non devono fallire azienda Stratus Technologies (https://resource.stratus.com/it/video/always-on-for-building-security/)

Avanzamento

Il progetto si è concluso con la realizzazione di una piattaforma i cui componenti sono:
- Piattaforma servizi MaaS
- Servizi di Digitalizzazione del Patrimonio e degli Asset
- Infosfera (Dati, Info)
- Sistema di Gestione della Community Fiduciaria per il Facility Management
- Sistema di Gestione delle Transazioni tecnico-economiche (Smart Contract) tra i diversi attori (Detentori, Appaltatori, Fornitori, Enti di Controllo) della Community
- Sistema di Monitoraggio Intelligente dei Processi e delle Prestazioni degli Asset
- UIP/IoT(unità Intelligenti di Prossimità)

Fonte: intervista ai responsabili Arethusa S.R.L.

Risultati

Il progetto, da quanto si evince dall’intervista al dott. Andrea Abbondanza, responsabile blockchain Arethusa S.R.L., ha portato notevoli miglioramenti nel settore della tracciabilità, nella certificazione dei dati di manutenzione e delle transazioni, oltre all’efficacia “ante post” dell’intervento di manutenzione secondo il modello organizzativo (Blockchain) collaborativo e innovativo di manutenzione (IoT). La piattaforma MaaS (Maintenance as a Service) mette a disposizione servizi web ad elevato contenuto di conoscenze (Knowledge- Intensive) secondo un modello Organizzativo (community Fiduciaria), ossia un cambiamento di paradigma che consente di monitorare lo stato di efficienza degli asset (soprattutto quelli critici), di aggiornare in tempo reale l’anagrafica tecnica e di “tracciare e certificare” (ante-post) l’effettiva esecuzione e la qualità delle attività contrattuali di manutenzione. Tutto ciò sulla base dell’utilizzo di tecnologie “Blockchain” e dell’Intelligenza Artificiale e dell’IoT (Internet of Things), nonché dell’utilizzo di tecnologie di Gamification (premialità) atte a favorire l’abbassamento delle barriere culturali verso il cambiamento di paradigma proposti. Inoltre, il progetto propone una nuova e più sostenibile riorganizzazione del servizio di manutenzione, basata su una ridistribuzione del “Valore” tra i diversi Stakeholder (Detentori, appaltatori, fornitori) finalizzata ad ottenere una interrelazione “Win-Win” dove tutti gli Stakeholder ci guadagnano e sono motivati a dare il meglio.
Fonte: https://rsi-na.it/progetto-di-ricerca-reasset/

Punti di debolezza

Uno dei principali punti negativi è la mancata regolamentazione delle tecnologie utilizzate, ovvero l’assenza di chiarezza normativa e di linee guida coerenti sull’utilizzo delle criptovalute e delle tecnologie blockchain. Fortemente incisiva è l’influenza che le normative e le politiche governative possono avere sulla crescita del settore, portando restrizioni o divieti su determinate attività legate alle criptovalute e alla blockchain. Inoltre, è da sottolineare anche la fragilità della tecnologia stessa. In varie occasioni, soprattutto in passato, si è avuta l'impossibilità di funzionamento dei sistemi informatici per attacchi hacker, guasti elettrici o per disastri naturali.

Punti di forza

Il progetto permette di tutelare l’aspetto della manutenzione in maniera innovativa, grazie all’integrazione delle tecnologie Iot e Blockchain, le quali permettono la creazione di un ecosistema “Trustless“, cioè non basato sulla fiducia tra detentore degli asset tecnico-impiantistici e manutentore, poiché le tecnologie coinvolte garantiscono sicurezza, trasparenza e immutabilità dei dati raccolti. Inoltre è del tutto eliminato l’errore umano. L’operatore potrebbe svolgere in maniera scorretta la raccolta di dati riguardanti gli asset, ma tramite l’utilizzo dell’IoT e dei sensori, si possono prelevare e catalogare in maniera sistematica tutte le informazioni necessarie per il processo manutentivo senza errore. Altro aspetto distinto è la forte versatilità del progetto, che grazie all’utilizzo della piattaforma MaaS è a servizio di coloro che necessitano di un lavoro di manutenzione.

Rischi

Tra i rischi che pensiamo possano presentarsi e avere ripercussioni sulla società odierna, ma soprattutto su quella futura è la perdita dei rapporti umani. La nostra società è spesso intesa come un'entità estremamente dipendente dalla tecnologia, a tal punto da definire la tecnologia stessa una parte integrante della vita. Tuttavia siamo convinti che lo sviluppo tecnologico è, e deve rimanere, anche in futuro un semplice mezzo in grado di facilitare il nostro operato. L'idea di società ideale, portata avanti dal nostro team, è quella di una società basata sulla tecnologia senza esserne mai sottomessa. Un altro dei rischi futuri riguardanti le tecnologie blockchain riguarda la sicurezza: allo sviluppo delle tecnologie ne consegue lo sviluppo truffa. Attualmente è impossibile prevedere l’eventuale realizzazione, in un futuro prossimo, di metodi per irrompere nelle sicure “catene di blocchi”, per questo motivo, nonostante il crescente interesse e i continui investimenti nelle tecnologie blockchain, l'adozione, di esse, su larga scala rimane limitata. La mancanza di consapevolezza, comprensione e fiducia nel settore può rallentare la sua adozione da parte delle imprese e del pubblico generale.

Soluzioni e Idee

Crediamo fortemente in una notevole implementazione dei prodotti del progetto ReASSET e per questo abbiamo pensato di avvicinare le realtà del progetto (la manutenzione sicura ed efficiente) all’agricoltura locale. L’efficacia delle soluzioni ReASSET e l’efficienza economica che ne consegue, potrebbero giovare fortemente il mondo agricolo, in questo periodo storico in cui gli agricoltori si sentono poco tutelati dallo Stato. Con le nostre interviste all’Assessore all’agricoltura della Regione Campania, dott. Nicola Caputo e all’ imprenditrice agricola, dott.ssa Maria Pezone della società agricola Egiziaca, ci siamo convinti che le applicazioni delle nuove tecnologie blockchain possano avere un grande futuro nell’agricoltura.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Facebook
  • Instagram
  • Eventi territoriali organizzati dai team
  • Blog/Sito web del Team
  • Richiesta di audizioni o incontri a porte chiuse
  • Interviste ai media

Connessioni

  • Assessore all'agricoltura, Regione Campania
  • CEO, Arethusa S.R.L.
  • Responsabile dei finanziamenti, Arethusa S.R.L.
  • Responsabile blockchain, Arethusa S.R.L.
  • Capo dell'osservatorio blockchain WEB3, Politecnico di Milano
  • Ricercatore e analista all'Osservatorio blockchain WEB3, Politecnico di Milano
  • Deputato alla Camera, Parlamento Italiano
  • Deputato alla Camera, Parlamento Italiano
  • Responsabile dell'ufficio tecnico, Finanza della Camera dei Deputati
  • Imprenditore e Sindaco di Parete, Oasi Naturale Laghi Nabi e Comune di Parete
  • Produttrice agricola, Società agricoli Egiziaca
  • Presidente, Rete San Leucio Textile
  • Presidente, Camera di Commercio Caserta
  • CEO e Co-founder, Authentico
  • Vicepresidente, Parlamento UE
  • Chair of the tax technology committee, Commissione Europea

Contatti con i media

  • TV Locali
  • Giornali Locali
  • Giornali Nazionali
  • Blog o altre news outlet online

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Risposta parziale
  • Promesse concrete

Descrizione del caso

L'interesse che il team MAST ha mostrato verso il progetto ReASSET ha colpito gli attuatori stessi del progetto. I responsabili di Arethusa S.R.L. non si aspettavano tanta passione verso un argomento così lontano dal mondo dei giovani.
Lo dimostra l'entusiasmo dei beneficiari del progetto nell'incontrare il team per trasmettere notizie o discutere su argomenti correlati a ReASSET.
Il nostro team ha anche tenuto un incontro con dei rappresentanti di Arethusa S.R.L. al Palazzo Ducale di Parete, durante il quale vi è stato un confronto, che ha fatto riflettere autorità ed imprenditori locali riguardo l'utilizzo delle tecnologie blockchain nelle loro aziende.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Abbiamo intervistato i seguenti soggetti:
- Dott. Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania
- Dott. Cesare Ferone, CEO di Arethusa S.R.L.
- Ing. Roberto De Renzi, responsabile dei finanziamenti Arethusa S.R.L.
- Dott. Andrea Abbondanza, responsabile blockchain Arethusa S.R.L.
- Dott. Giacomo Vella, capo dell’Osservatorio Blockchain Web3, Politecnico di Milano
- Dott. Davide Ghezzi, ricercatore e analista all’Osservatorio Blockchain Web3, Politecnico di Milano
- On. Gerolamo Cangiano, deputato alla Camera, Vicepresidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari
- On. Marcello Coppo, deputato alla Camera, Commissione Parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati
- Dott. Luca Bellardini, responsabile Ufficio Tecnico Commissione Finanza della Camera dei Deputati
- Arch. Luigi Vito Pellegrino, sindaco di Parete, imprenditore e gestore dell’oasi naturale “Laghi Nabi"
- Dott.ssa Maria Pezone, produttrice agricola della società agricola Egiziaca

Domande principali

- Dott. Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania
1) “Abbiamo attualmente visto come la Campania ha attuato il sistema blockchain. Per quanto riguarda le altre regioni però, e in particolar modo l'Italia, c'è la possibilità che questo sistema venga applicato?
2) “Quali sono gli obiettivi principali del progetto di sviluppo, di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti agroalimentari ed ittici in Campania tramite la blockchain?“

- Dott. Cesare Ferone, CEO di Arethusa S.R.L.
1) “Come funziona il processo di manutenzione previsto dai vostri prodotti?”
2) “Quali sono i vantaggi nell'utilizzare un programma di manutenzione che sfrutta il sistema blockchain?”

- Ing. Roberto De Renzi, responsabile dei finanziamenti Arethusa S.R.L.
1) “Quanto è importante introdurre nuove tecnologie in diversi ambiti?”
2) “Che rapporto c'è tra imprenditore e innovazione? E quali sono degli esempi di innovazioni sostanziali?”

- Dott. Andrea Abbondanza, responsabile blockchain Arethusa S.R.L.
1) “Come riesce la blockchain a garantire sicurezza nel progetto?”
2) “Come è strutturato un processo manutentivo?”

- On. Marcello Coppo
1) “Come valuta l’implementazione della tecnologia blockchain da parte di ReASSET per la gestione degli Asset tecnico-impiantistici, e quali vantaggi ritiene che possa offrire rispetto ai sistemi tradizionali di gestione degli asset?”
2) “Quali crede che siano i principali vantaggi che ReASSET offre rispetto ai sistemi tradizionali di gestione degli Asset?”

- Dott. Luca Bellardini
1) “Qual è la posizione dell'Italia rispetto all'Europa nell'adozione e nell'implementazione della tecnologia blockchain?”
2) “Quali sono le sfide e le opportunità specifiche che l'Italia affronta nell'adozione di tecnologie innovative, come la blockchain, nel settore del facility management rispetto ad altri paesi europei?”

- Arch. Luigi Vito Pellegrino
1) “Secondo lei una piattaforma come ReASSET, potrebbe aiutarla a rendere più efficiente la sua impresa?”
2) “Come gestisce il facility management nella sua struttura?”

- Dott.ssa Maria Pezone
1) “Come gestite la tracciabilità del vostro prodotto all'interno dell'azienda?”
2) "Lei crede che con le tecnologie blockchain si possa avere una certificazione maggiorata, della tracciabilità di un prodotto?”

Risposte principali

- Dott. Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania

1) “Di blockchain si parla moltissimo già da tanto tempo ormai, anche a livello nazionale, è stata anche costituita al Senato una commissione parlamentare per favorire questi sistemi. Molte regioni si stanno muovendo, infatti da poco siamo anche riusciti a constatare che ci sono davvero dei sistemi in grado di assicurare questo tipo di servizio, essendo la blockchain una strada obbligata su tutti. Se si parte in tempo può rappresentare qualcosa in più, andando a portare le aziende, così come il cittadino comune, tutte sullo stesso livello, in questo modo gli enti pubblici e privati dovranno impegnarsi sempre di più per superare gli altri.”

2) “La blockchain è l'elemento cruciale per la valorizzazione e la tutela dei consumatori, in Campania l'agricoltura è molto sviluppata, principalmente orientata dalle nostre origini e condizioni geografiche. La blockchain è quell'elemento in più di una istituzione o di un sistema economico che va ad assicurare la filiera produttiva. Gli obiettivi che ci poniamo sono la massima trasparenza, ma soprattutto la tracciabilità con l'obiettivo di rassicurare i consumatori sulle origini e sulle qualità del prodotto.”


- Dott. Cesare Ferone, CEO di Arethusa S.R.L.

1) “Il processo di manutenzione si divide innanzitutto in una prima attività di rilievo, censimento e anagrafica tecnica di tutto quello che è l’oggetto di manutenzione. Per esempio abbiamo svolto un’attività al CIRA. Abbiamo diviso 160 ettari di terreno in isole produttive che per noi erano praticamente il sistema, o se vogliamo, il primo step. Poi abbiamo diviso l’isola produttiva negli oggetti che troviamo al suo interno come l’impianto elettrico, il sistema di compressione o il sistema di riscaldamento tutti i singoli livelli sono stati per noi il secondo step. Dopo di che, dal sistema abbiamo diviso i livelli nei singoli componenti, e così via. Con questo meccanismo siamo riusciti a fare la scomposizione ad albero e ad avere una serie di oggetti raggruppati all’interno del nostro sistema informativo manutentivo. Per ogni oggetto è previsto lo svolgimento di una serie di attività: c’è l’attività di manutenzione banale che è la verifica anche semplicemente visiva, ma anche quella di sostituzione di un componente che lo costituisce perché evidentemente va ad usura o perché ha un certo numero di ore di funzionamento, quindi ciclicamente deve essere sostituito per garantire le condizioni di efficienza. Le attività di manutenzione, ripetute per tutti gli elementi che compongono il sistema oggetto di manutenzione, vengono poi programmate nell’arco di riferimento temporale di un anno, consentendo di poter rispettare le indicazioni e richieste del costruttore e di poter far sì che, guardando e leggendo il programma quotidianamente, si possa saturare le squadre operative da tenere sul posto, quindi dimensionando il numero di risorse necessarie per poter mantenere l’impegno contrattuale che l’ operatore economico, ho intrapreso nei confronti del committente.”

2) “Come visto precedentemente, fatta la scomposizione della struttura ad albero, gli elementi che compongono il sistema da salvaguardare sono innumerevoli e per ognuno bisogna svolgere all’incirca cinque o sei attività manutentive, inoltre può entrare in gioco l’errore umano e ci si potrebbe dimenticare di svolgere alcune azioni. In aggiunta, per svolgere tutte queste attività avremmo bisogno di un numero di persone più o meno pari a quelle che l'operatore economico ha messo in campo per eseguire le attività per controllare le attività che svolge il manutentore. Perciò ci siamo interrogati e ci siamo chiesti: “E’ possibile che non riusciamo a fare qualcosa del genere utilizzando i sistemi che oggi abbiamo a disposizione e magari controllare queste attività rimanendo comodamente dietro una scrivania davanti a un computer?” “Se possiamo accendere il riscaldamento tramite il nostro smartphone mentre stiamo arrivando in montagna, perché non potremmo fare qualcosa che ci permette di poter cominciare ad evitare di aver bisogno di tante azioni di controllo?”. Abbiamo pensato che a queste domande ci fossero risposte affermative e allora abbiamo cominciato a studiare, fino ad arrivare alla conclusione di implementare a bordo dei componenti più importanti, quelli che valgono di più dal punto di vista di manutenzione, un sensore IoT, che sia in grado anche di poter conservare delle informazioni o interagire con un sistema esterno, magari collegandosi anche ad un server. Abbiamo pensato che questo si potesse fare, perciò abbiamo verificato. Ci siamo poi posti la domanda: “Possiamo fare in modo che le informazioni redatte, gestite, sviluppate, siano sicure e controllate?” Ed è qui che è uscita fuori l'idea dell'utilizzo delle blockchain, che tramite un registro distribuito digitale non modificabile, garantisce anche questo tipo di aspetto. Si è quindi pensato che con ReASSET si poteva e abbiamo realizzato un nuovo paradigma: qualcosa che ha completamente rivoluzionato quelli che sono oggi gli aspetti contrattuali.“


- Ing. Roberto De Renzi, responsabile dei finanziamenti Arethusa S.R.L.

1) “Lo sviluppo di un paese è legato alla sua capacità di fare innovazione: voglio spiegarvi perché si da’ sempre massima importanza e priorità all’innovazione: perché c’è stato uno sviluppo delle interconnessioni delle dinamiche economiche e produttive che, soprattutto negli ultimi trent’anni, in qualche modo ha accelerato quello che è il confronto tra paesi nelle diverse aree del mondo sviluppate ed emergenti. pensiamo ad esempio ai centri produttivi emergenti di Asia, Africa, America che stanno un po' rivoluzionando quello che è l’orizzonte concorrenziale soprattutto dei prodotti a media tecnologia. Mi soffermo su questo tipo di prodotti perché è una parte importante del sistema produttivo italiano, e hanno aumentato quello che è il premio competitivo nell’introduzione sul mercato di prodotti avanzati. Ancora bisogna dare massima priorità all’innovazione perché, per contrastare fenomeni di crisi, e sappiamo che negli ultimi 3-4 anni, prima con la pandemia COVID e poi con il conflitto in Ucraina, che purtroppo si sta dilungando più del previsto, le imprese hanno dovuto affrontare periodi di crisi: crisi di fatturati, crisi di approvvigionamento in materie prime, crisi nei rapporti con il mercato; la letteratura accademica e quella sul management, in qualche modo, è ricca di definizioni dell’innovazione, però tutte queste definizioni che si possono trovare hanno in comune il fatto che l’innovazione costituisce il motore per la creazione di qualcosa di nuovo, quindi è un processo di cambiamento che crea valore.”

2) “Giusto per farvi degli esempi di innovazione radicale, partiamo dal più vecchio: sicuramente l’introduzione di internet che ha introdotto un modo rivoluzionario di fare comunicazione, faccio sempre l’esempio del telefono cellulare che ha comportato il passaggio del segnale dal cavo di rame alla trasmissione via internet, poi in ordine abbiamo la blockchain e le criptovalute che ovviamente hanno introdotto un nuovo modo di pensare alla valuta e alle transazioni finanziarie, abbiamo ancora l’introduzione delle tecnologie rinnovabili quindi con i pannelli solari e le turbine eoliche che hanno portato un nuovo modo di produrre e consumare l’energia, fino ad arrivare all’introduzione dell’intelligenza artificiale con ambiti applicativi in svariati campi, dalla medicina alla guida autonoma, che, ovviamente, ha cambiato il nuovo modo di pensare all’analisi dei dati e alla risoluzione dei problemi. Sicuramente l’innovazione è solitamente frutto della ricerca e sviluppo. Se è vero che però fare innovazione rappresenta la massima priorità per i paesi e per il tessuto industriale, se andassimo a parlare con gli imprenditori molto spesso parlano di un rischio imprenditoriale percepito molto alto, questo perché sono super raddoppiati i costi per portare sul mercato un nuovo prodotto processo in servizio è ancora in rischio, sono dati certi di insuccesso di un’innovazione e in un range tra il 65%e l’80%. Ovviamente c’è la ricerca verso cui possono ripiegare le imprese soprattutto le IPMI ricerche sviluppo a supporto dell’innovazione, questo perché sicuramente la ricerca consente alle IPMI di rimanere competitive in un mercato che subisce repentini cambiamenti ed evoluzioni. Le imprese che fanno ricerca sicuramente sono in grado di prendere quel background tale per rimanere al passo con queste continue evoluzioni. Posso dire che la ricerca stimola l’innovazione e quindi genera possibilità di produrre nuovi prodotti che mi consentono di raggiungere nuovi mercati e nuove clientele. Posso dire che la ricerca sostenibile oggi è di fondamentale importanza essendo che otteniamo dei prodotti, dei processi che sono rispettosi dell’ambiente e che quindi in qualche modo generano delle buone ricadute in termini di immagine verso i consumatori finali.”


- Dott. Andrea Abbondanza, responsabile blockchain Arethusa S.R.L.

1) “La blockchain è l’aspetto più dirimente di ReASSET. E’ un ibrido tra rete decentralizzata e distribuita. Una delle più importanti proprietà della blockchain è quella di garantire l'immutabilità dei dati e questo poi comporta anche la possibilità di tracciare i dati perché se io so che un dato non può essere modificato sono sicuro che il suo tracciamento è affidabile. Ciò è reso possibile dalla funzione di hash, è una funzione matematica che ha la proprietà di essere irreversibile: dall’hash di un dato non si può risalire alla sorgente. Una password è memorizzata con il suo hash che è una stringa solitamente di 64 caratteri. Quindi se quel database viene rubato, nessuno può risalire alla password. Questo meccanismo è stato applicato al concetto di memorizzazione dato. Quando si registrano delle transazioni su blockchain, si crea un blocco di dati che contiene l'hash della raccolta dati del blocco precedente. Quindi nell'istante in cui si dovesse andare sulla blockchain e modificare lo storico dei dati, quindi andare a cambiare il blocco precedente, la funzione di hash tornerebbe un altro valore. Quindi il blocco successivo saprebbe che il blocco precedente è stato modificato. E da qui l'immutabilità è tracciata. In una community, dove ci sono i vari attori relativi al detentore, come posso fare in modo che queste persone lavorino al meglio tra loro? Posso farlo monitorando, ma il detentore potrebbe non fidarsi di me. E qui rientra in gioco la blockchain che consente di creare con la sua trasparenza e mutabilità dei dati e soprattutto con la sua proprietà di identificazione, perché una blockchain necessita che tutti gli attori siano identificati, di creare un ambiente trustless, ossia un ambiente senza fiducia. Dato che questi dati, come abbiamo detto, sono analizzati su blockchain, sono certi, sono immutabili, quindi se il detentore sa che sono veri e sono accessibili, può effettuare il calcolo delle performance nella operazione manutentiva, e nessuno si può appellare perché sono dati oggettivi, immutabili e trasparenti.”

2) “Solitamente il processo manutentivo parte da una segnalazione, che va, peró, convalidata prima, magari da un manager manutentore. Questa segnalazione poi va affidata ad un operatore di manutenzione, e alla fine deve essere inoltrata al detentore quando è stata conclusa. Per farlo abbiamo degli algoritmi di interpretazione esperta MQC, abbiamo le UIP, e poi c'è l'area di testing. Questo schema parte dalla digitalizzazione, passa per la segnalazione di errori, poi con la richiesta di eventuali forniture si arriva all'effettiva manutenzione con l'aggiornamento dell'anagrafica, e rappresenta lo schema standard di quella che è un'attività manutentiva. Ovviamente tenete presente che ognuno può declinare le fasi come meglio crede, ma la base è questa. Da questo punto di vista ReASSET ci ha dato dei risultati. Il risultato concreto è che abbiamo realizzato quello che si chiama prototipo dimostrativo, cioè qualcosa di funzionante, con dei casi d'uso applicati in funzione al lavoro da svolgere. Quindi ReASSET non è un’idea, ma è effettivamente del codice di un software che potrà essere utilizzato in qualunque momento.”


- On. Marcello Coppo

1) “Andiamo sulle cose concrete e oggettivizziamo quella che è la nostra valutazione sulle cose. La gestione ordinaria del management rispetto a questa nuova applicazione manca di istantaneità: tutto è concatenato e nulla si perde, con la possibilità di andare ad accedere a informazioni anche di qualche anno fa e soprattutto la possibilità di rendere queste informazioni intelligibili in maniera molto semplice, per andare anche a fare delle valutazioni sul ciclo produttivo, su quello che può essere aggiustato o non aggiustato o, addirittura sul controllo di gestione.”

2) “Andiamo nello specifico di quello che è la blockchain. Immaginate quando andrete a lavorare: se lavorate come dipendenti vi danno la busta paga o il cedolino, che è collegato ad un altro libro che si chiama “Libro unico Del Lavoro”. Possiamo definirlo come una bella Chain: perché questi dati sono mandati direttamente all'INPS, all'INAIL e all'Agenzia delle Entrate con uno scambio di informazioni. Se dalla busta paga si riesce, tramite una Chain collegata ad un sistema di rilevamento presenze, collegato a un sistema di rilevamento assenze con le relative mansioni e collegato magari a una banca dati che, grazie a un po' di intelligenza artificiale, ad individuare qual è la motivazione dell'assenza e riuscissi a individuare magari i mesi in cui c'è maggiore malattia e magari riesci a ad applicare una tecnologia che vada a ridurre il numero di batteri, come quelle tecnologie con i raggi UV che puliscono l'aria e negli stabilimenti riesci grazie a questa tecnologia a monitorare le malattie puoi capire le assenze di lavoro che fanno i dipendenti in maniera reale, veloce e istantanea. Quindi si può verificare, tramite blockchain, ed avere in maniera diretta, reale e istantanea informazioni utili e importanti.


- Dott. Luca Bellardini

1) “L'Italia ha lanciato una strategia nazionale nel 2020, quindi parliamo di un altro periodo, c'era appena stata la prima fase della pandemia, quindi si cercava di pensare in maniera forse anche un po' pionieristica o probabilmente avventata sotto altri aspetti, quali potesse essere il futuro in un post pandemia. Oggi, la situazione è diversa, quindi non c'è più bisogno di pensare in un'ottica emergenziale. Quale possa essere il futuro della tecnologia, si deve tornare a un ragionamento più pacato sui vantaggi, ma anche sui rischi riguardo ad alcune applicazioni della blockchain e invito a non pensare alla blockchain soltanto come confinata all'ambito delle criptovalute, anche se sicuramente è uno degli ambiti su cui gli sforzi del regolatore sono in questo momento più presenti per ovvi motivi, per tutti i rischi connessi alla stabilità finanziaria, alla necessità di tutelare gli investitori e così via. La blockchain è una tecnologia che ha molte applicazioni. L'Italia si pone, si è sempre posta, continua a porsi in una posizione di apertura alle novità tecnologiche, ma tale non è, è soltanto un modo nuovo di fare cose che i nostri antenati facevano in modo diverso. Anche se sicuramente, questa è una novità nel senso della maggiore efficienza. Quindi, l'approccio favorevole senza preclusioni prosegue. Ovviamente, quello che si sta cercando di capire è, da un lato, le implicazioni strettamente finanziarie per le applicazioni finanziarie della blockchain e, dall'altro, ovviamente, come questa tecnologia interagisce con tutta una serie di diritti nel campo civile, ma anche in quello sociale pubblico che possono avere delle conseguenze potenzialmente negative dall'applicazione della blockchain. In Italia abbiamo ben chiari quali possano essere i limiti dell'ordinamento a tutela, ovviamente, non solo delle persone intese come individui ma anche, appunto, dell'ordine sociale. Quindi, ci sono alcuni diritti che chiaramente sono intangibili, la tecnologia non può complessare. Evidentemente, la tecnologia deve porsi con l'obiettivo di stimolarli, di ampliarli, di rendere possibile anche, per esempio, la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Ci sono tanti esempi, molti soltanto ideali, ma alcuni sono in fase più implementativa del cosiddetto e-government, quindi della possibilità per i cittadini, di usare la tecnologia per partecipare alla vita civile e sociale. Non vuol dire necessariamente democrazia diretta in un'accezione che è stata prevalente fino a pochi anni fa e che ha una connotazione ideologica, quindi la partecipazione ma anche la partecipazione al sistema finanziario tramite blockchain, è evidente che l'inclusione finanziaria e anche auspicabilmente l'alfabetizzazione finanziaria possono crescere usando una tecnologia che consenta appunto una partecipazione più diffusa e quindi c'è il tema di come contemperare lo sviluppo tecnologico e tutti i benefici associati allo sviluppo tecnologico con la difesa di conquiste individuali, sociali, civili in senso lato e anche economiche, di libertà economica che sono state fatte nei decenni. Quindi, questa è decisamente la maggiore preoccupazione del legislatore e del regolatore, non comprimere, non scardinare alcune delle libertà e dei diritti che sono stati conquistati finora ma cercare appunto di far sì che dalla tecnologia nascano nuove opportunità per tutti. Poi, a seconda del settore, dell'ambito di applicazione, ci possono essere, insomma, diverse specifiche esigenze da tutelare e anche diversi possibili scenari per il futuro.”

2) “Allora, per molti settori commerciali e industriali, inclusi quello del facility management, non c'è un'applicazione regolatoria specifica, quindi non ci sono norme specifiche che si rivolgono all'applicazione della blockchain a quel settore. Tuttavia, c'è la caratteristica principale della blockchain, cioè il fatto di essere decentralizzata, che la rende facilmente trasportabile a diversi settori. Quindi, la preoccupazione principale del legislatore è che diversi ambiti economici siano permeabili alla possibilità di usare la blockchain per finalità evidentemente positive, quindi di miglioramento dell'efficienza produttiva, di ottimizzazione dei processi, di anche potenziale ingegnerizzazione di nuovi processi produttivi e creazione di nuovi prodotti. Nel facility management è evidente che la connessione con il cosiddetto Internet of Things, che include anche un'altra serie di concetti tecnologici, tra cui quello del Cloud cui accennava prima l'onorevole, è una delle applicazioni più feconde per la blockchain. Quindi, l'importante, come credo anche in tanti altri settori, più in generale, è che il legislatore non freni una tecnologia se è usata per il verso giusto. Ovviamente ci sono tanti rischi da cui, non nel facility management direi, se non per quanto riguarda la possibile interazione con il diritto alla privacy, comunque con la protezione dei dati personali, ma al netto di questi rischi da cui è bene provare a proteggersi. Se c'è un possibile miglioramento, anche banalmente, della qualità della vita grazie all'adozione di questa tecnologia in un settore come il facility management, beh, questo deve essere evidentemente portato avanti senza preclusioni.”


- Arch. Luigi Vito Pellegrino

1) “Sicuramente! Da quello che ho ascoltato capisco che è solo un prototipo, però potrebbe aiutare a risolvere numerosi problemi, soprattutto quelli relativi al monitoraggio perché ci permette di sapere le ore che impiegano le persone a fare gli interventi e se l'intervento viene effettuato. Sarebbe dunque molto utile per le grandi aziende.”

2) “Noi abbiamo un responsabile relativo alla manutenzione, tuttavia suddividiamo i ruoli in base al genere di manutenzione, per esempio abbiamo il responsabile della manutenzione delle piscine, il responsabile delle camere, un idraulico e un elettricista. Abbiamo inoltre un gestionario, ovvero un modulo che ricopre anche il campo della manutenzione, tramite cui riusciamo a pianificare e assegnare i ruoli riguardante la manutenzione. La difficoltà sta nel capire quante ore impiega un lavoro o un controllo fisico della struttura, molte volte infatti quando gli ospiti ci segnalano interventi di manutenzione non fatti è troppo tardi. Una struttura come la nostra deve agire prima che l'ospite segnali un intervento non fatto, per questo siamo sempre alla ricerca di funzioni tecnologiche che ci permettano di migliorare.”


- Dott.ssa Maria Pezone

1) Ogni lotto di produzione ha un proprio nome che lo identifichi, ad esempio, gruppo Venezia, lotto 3. Quindi, al momento della raccolta, trasferiamo questa informazione a chi sviluppa il documento di trasporto e su ogni pallet di produzione, andiamo così anche a segnare quello che appunto è il lotto di produzione. Quindi è una cosa che facciamo noi manualmente,però ecco andiamo comunque ad identificare sia sul documento di trasporto, sia su una scheda di tracciabilità per pallet. Questo è il modo attraverso il quale manteniamo la nostra tracciabilità, che diventa fondamentale sia per concetti quali quelli di sicurezza alimentare da destinare al cliente finale, conoscere tutto ciò che c'è stato, tutta la storia di questo lotto di produzione nel momento in cui ci viene richiesto. E’ molto interessante avere una tracciabilità precisa di campo per chi fa agronomia tutti i giorni e deve conoscere quelli che sono i bilanci di massa, ovvero quanto produce precisamente nel proprio lotto di produzione, se non si fanno reso agronomiche poi non c'è nemmeno un ritorno per l'azienda agricola."

2) “Assolutamente sì. Penso sia poi fondamentale che tutti applichino quella che è una tracciabilità precisa e definita, perché chiaramente, quello che spesso capita è che ci sono imprese che investono nell' andare a seguire economicamente con tecnica, quello che è la propria produzione e quindi anche la tracciabilità. Alla fine del percorso tutto risulta essere trasparente ed è giusto, poiché siamo tutti sullo stesso mercato, tutti ci impegniamo a produrre con tecnica prodotti di qualità e prodotti di cui conosciamo proprio ogni singolo aspetto, come si suol dire dal seme fino alla tavola. Noi ci impegniamo ed è giusto che tutti seguano comunque questa strada. È fondamentale sia per il produttore e sia per il consumatore."